17 Otubar: “Zornade de Euroregjon”

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 18 Otubar 2019

CELEBRATO A UDINE IL GIORNO DELL’EUROREGIONE NELL’ANNIVERSARIO DEL TRATTATO DI CAMPOFORMIO

In Piazza Libertà il grande Tricolore Civico Europeo del Fogolâr Civic sotto la Statua della Pace donata ai friulani dall’imperatore asburgico Francesco II. Il promotore prof. Travain: “Tempi duri per l’europeismo centroeuropeo!”.

Giovedì 17 ottobre 2019, 222° anniversario del trattato napoleonico di Campoformio ovvero Campoformido, che riconsegnò, dopo tanti secoli di alienazione, la Terraferma friulano-veneta all’antico impero romano-germanico della Mitteleuropa, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ha celebrato la ricorrenza in Piazza Libertà a Udine, presso il monumento commemorativo dello storico accordo internazionale. “Nessuno chiese allora ai friulani e veneti – e nemmeno ad istriani e dalmati – se fossero o meno d’accordo di passare da uno Stato all’altro. Al massimo, fu imposto loro un giuramento di fedeltà ad un nuovo sovrano, mentre le passate rese o dedizioni alla Repubblica veneziana erano state pur sempre atti di autodeterminazione ovvero di sovranità locale anche se forzati e lo stesso dicasi del successivo plebiscito di annessione all’Italia nazionale. Non siamo a ricordare una liberazione, quindi, ma soltanto un’imposizione. Lontani, pertanto, dal celebrare la caduta di Venezia o Napoleone ovvero lo stesso avvento dell’Austria! Celebriamo piuttosto un destino che, per breve tempo, fece saltare divisivi e perniciosi confini politici tra noi e tante altre genti della Mitteleuropa, permettendoci di condividere nel bene e nel male quell’esperienza di Stato plurinazionale che unico può dirsi precursore degno della migliore unità europea. Non a caso il nostro sodalizio festeggia quella ricorrenza come ‘Giorno dell’Euroregione’, delle più remote nostre comunanze transfrontaliere, in un’epoca in cui sovranismi statali e reciproci preconcetti e sospetti tra popoli confinanti paiono far regredire anche i sogni più limpidi e generosi di una Mitteleuropa unita, cosciente e orgogliosa delle più eccelse proprie tradizioni di civiltà comune. Tempi difficili, dunque, i nostri, anche in questo campo!”. Così, il coordinatore fogolarista prof. Alberto Travain, cui ha fatto eco la presidente del Club per l’Unesco di Udine, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, rimarcando il valore supremo di ogni tensione verso una proficua unità delle genti, quali che siano le sue dimensioni. Momento clou della commemorazione, lo svolgimento del grande Tricolore Civico Europeo, lungo dieci metri, a ridosso della monumentale Statua della Pace, donata ai friulani dall’imperatore asburgico Francesco II. Tra le rappresentanze sociali convenute, anche le attiviste sig.ra Marisa Celotti, sig.ra Milvia Cuttini, sig.ra Iolanda Deana, sig.ra Renata Marcuzzi, dott.ssa Maria Luisa Ranzato, sig.ra Paola Taglialegne e sig.ra Mirella Valzacchi.

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