2119th birthday of FVG eponym Julius Caesar

FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 15 July 2019

IL GENETLIACO DELL’EPONIMO REGIONALE GIULIO CESARE: “OCCASIONE MANCATA PER CONSOLIDARE UN SENSO DI FRIULI VENEZIA GIULIA ANCORA PERICOLOSAMENTE INCONSISTENTE AL CENTRO DELL’EUROPA ODIERNA!”

Il Fogolâr Civic ha celebrato a Cividale del Friuli il compleanno cesariano con la deposizione di un mazzo di fiori dedicato al Padre della Patria.

Il 13 luglio sarebbe il compleanno di quel Giulio Cesare che dà il nome anche al mese oltreché al Friuli, ex Forum Iulii, e all’intero Friuli Venezia Giulia, regione che il giorno prima festeggerebbe poi i protomartiri aquileiesi come Santi Patroni. Su questo giorno e su questo mese che paiono naturalmente deputati ad una presa di coscienza di un senso regionale ancorché controverso ma diffuso e profondo nessuno ha mai puntato oltre al nostro piccolo ma impareggiabile ed insostituibile Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico ‘Fogolâr Civic’, sodalizio civista che per lo meno dal 2005 ha proposto la data come buona scusa per rifondare un’identità territoriale che va a rotoli. Una volta dissi, ad un alto dirigente regionale alla ricerca di strategie per promuovere l’immagine del Friuli Venezia Giulia, che bisognava innanzitutto procedere dal far percepire ai suoi abitanti la regione come piccola patria comune, come comunità articolata, composita, eppure coesa; che bisognava, insomma, innanzitutto, far amare questa regione innanzitutto dal suo stesso popolo… Io, forse, parlavo da statista mancato; lui, invece, agiva da imbonitore, interessato soltanto a ‘vendere’ all’esterno ed all’estero la carcassa di un territorio senz’anima. Sono, da allora, passati circa tre lustri e, nella sostanza, nulla pare cambiato. Fulcro delle celebrazioni promozionali di questa rigenerazione identitaria del Friuli Venezia Giulia procedente dal simbolo dell’eponimo Giulio Cesare doveva essere ovviamente Cividale, primigenia Forum Iulii, con l’ammirata statua del ‘pater patriae’ di fronte al municipio. Erano seguite, nei primi anni di questo tentativo di sensibilizzazione attorno all’idea di un genetliaco cesariano assunto come giorno dell’identità comune regionale, iniziative anche nei quattro capoluoghi di provincia: a Gorizia, alla statua di Cesare Augusto; a Trieste, presso l’Arco di Riccardo, a Pordenone, alla villa romana di Torre; a Udine, presso la statua di Ercole. Nel 2007, in quella stessa ricorrenza, nella Città Ducale, si lanciò anche un progetto di ‘coscrizione’ culturale regionale mobilitante le classi civiche neomaggiorenni. Fummo ospitati in municipio, ma la cosa non trovò, in seguito, interlocutori abbastanza tenaci e sufficientemente coerenti, per cui venne trasferita a Udine, in altre data e manifestazione. Energia e passione vennero affievolendosi attorno alle speranze frustrate di un’idea che, purtroppo, pare insuperata nella sostanza e nelle prospettive. Se, oggi, siamo qua, di nuovo, a Cividale, a deporre fiori sotto la statua di Giulio Cesare in occasione del suo compleanno, non è per volontà di fare chissà cosa, ma, forse, per piangere una delle ultime, estreme, occasioni perse da un’intera comunità regionale che, priva di un’identità forte, potrà essere prossimamente spazzata senza gran contrasto dalle dinamiche del centralismo e del nazionalismo oltreché di quelle della globalizzazione!”. Così, il prof. Alberto Travain, presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” oltreché del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” e del Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis”, delegato presidenziale del Club per l’Unesco di Udine in materia di formazione civica e cittadinanza attiva, che, accompagnato da delegazione fogolarista udinese costituita dalla segretaria sig.ra Iolanda Deana, dalla capo servizio cerimoniale sig.ra Marisa Celotti e dai collaboratori sig. Marco Apostolico, prof.ssa Luisa Faraci e sig.ra Mirella Valzacchi, sabato 13 luglio 2019, 2119° genetliaco dell’eponimo regionale Giulio Cesare, ha deposto presso il monumento cesariano cividalese un omaggio floreale riportante l’antica dedicazione fatta dalla plebe romana all’eroe civico assassinato dall’aristocrazia: “Parenti Patriae” ovvero “al Padre della Patria”, intesa, nel caso locale specifico, come “cor Europae”, cuore d’Europa. Su questo aspetto, di particolare pregnanza, per lo meno sin dal 1999, con avvio eventi pubblici dal 2001, Travain ed il movimento civico culturale da lui stesso ispirato e guidato hanno significativamente potuto puntare nel tentativo attualizzare ed ottimizzare a favore locale il mito di Cesare fondatore di un Friuli crogiolo e compendio d’Europa. Rinnovata agli Amministratori della Città del Natisone una lettera di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl, datata 18 gennaio 2016 e del seguente tenore. “Pregiatissimi, preso atto di una rinnovata disponibilità a considerare l’istanza avanzata per le vie brevi dai sodalizi in firma nel 2014 relativamente ad un’auspicabile integrazione dei cenni riportati sul sito web comunale in ordine alla vicenda del monumento cesariano locale, rispetto al quale e al soggetto storico-leggendario rappresentato, dal 2001 è senz’altro in corso un’azione socioculturale di recupero di filoni interpretativi radicati nella più gloriosa tradizione friulana, ecco riprodotto a seguire testo di una possibile nota aggiuntiva per la sede internet municipale”. Si proponeva, così, la seguente pregnante nota. “Recuperando i filoni originali del mito friulano di fondazione cesariana del Forum Iulii, non mero avamposto latino contro i cosiddetti barbari, ma crocevia e compendio di tutte le nazioni e lingue citramarine ovvero europee, dal 2001, presso quella statua, in occasione delle fatidiche Idi di Marzo, anniversario dell’assassinio di Giulio Cesare, viene ogni anno deposto un omaggio floreale in onore del padre eponimo di un Friuli cuore internazionale del Vecchio Continente, ciò nella cornice di un’iniziativa popolare spontanea, coinvolgente in genere cittadinanza, amministratori e scolaresche del territorio, avviata dal Circolo Universitario Friulano Academie del Friûl e dal Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico Fogolâr Civic, sodalizi impegnati oramai da decenni nella promozione di un rinnovamento della cultura civica procedente dal Friuli Venezia Giulia”. Tale testo, che si riferiva particolarmente all’altro anniversario, quello di morte, di Giulio Cesare, commemorato con gli stessi intenti regionalisti ed europeisti dalla compagine culturale in parola, sarebbe stato, poi, pubblicato nella scheda del sito internet comunale riservata alla statua, scheda successivamente e inspiegabilmente del tutto scomparsa dalla pagina ufficiale del Comune cividalese. “Tutte occasioni perse e sprecate per crescere e far crescere la nostra gente con una maggiore coscienza storica, che significa anche morale e politica, di un’identità regionale e di un ruolo internazionale unici e distintivi eppure in capo purtroppo a gente spesse volte non all’altezza! Dovremmo rassegnarci?” ha concluso amaramente il prof. Travain.

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