FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 28 April 2019
SAN MARCO “EUROREGIONALISTA” NELLA “NUOVA AQUILEIA” UDINESE
Deposte, nel duomo di Udine, presso l’altare dell’Evangelista, sette rose recanti i colori dei sette Paesi affratellati dall’antico patriarcato marciano aquileiese. Anche quest’anno, il Fogolâr Civic ha così celebrato il 25 aprile come autentico “Giorno della Cultura Euroregionale”, riconoscendo nel fondatore della Chiesa friulana ed alpino-adriatica la matrice tradizionale della civiltà mitteleuropea. Il presidente prof. Travain: “Siamo a celebrare una comune origine identitaria del Centro Europa oltreché un ponte privilegiato tra le due sponde del ‘Mare Nostrum’!”.
Udine, 25 aprile 2019, San Marco: “Giorno della Cultura Euroregionale” in omaggio all’evangelista padre dalla civiltà mitteleuropea, che, attraverso Aquileia, trasmise il verbo cristiano, basilare ingrediente identitario comune del consorzio umano internazionale alpino-adriatico. Sette rose recanti i colori dei sette Paesi – Austria, Croazia, Germania, Italia, Slovenia, Svizzera, Ungheria – affratellati storicamente dall’antico Patriarcato aquileiese, di ceppo marciano, sono state deposte simbolicamente, infatti, presso l’altare di San Marco nel duomo della cattedrale di Udine, erede della celeberrima metropoli spirituale del Centro Europa. A compiere il pregnante rito, sette signore udinesi al seguito del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, promotore dell’iniziativa, e rispondenti ai nomi di Marisa Celotti, Milvia Cuttini, Iolanda Deana, Luisa Faraci, Paola Taglialegne, Mirella Valzacchi e Maria Vittoria Zangrì. “Da anni oramai promuoviamo, in particolare in termini laici, una celebrazione ‘euroregionalista’ della ricorrenza marciana, slegata da limitativi riferimenti diretti all’antica repubblica lagunare di San Marco e tesa, al contrario, ad un coinvolgimento internazionale rimandante alle comuni radici paleocristiane transfrontaliere dell’area Alpe-Adria, per tanti secoli coltivate dalla missionaria Aquileia. L’Evangelista, che fu ‘patriarca’ del Cristianesimo aquileiese o mitteleuropeo, lo fu anche, ad un tempo, sino al martirio, dell’Africa Orientale, dall’Egitto all’Oceano Indiano, quale fondatore della Chiesa copta: ecco, allora, San Marco, matrice culturale della nostra Mitteleuropa, ma anche nostro ponte tra le due sponde del Mediterraneo, quindi ‘patrono’ di relazioni e di dimensioni fondamentali della nostra identità nel mondo!”. Così il presidente fogolarista prof. Alberto Travain, nell’inquadrare culturalmente l’iniziativa in un controverso contesto di scottante attualità. Il momento religioso è stato affidato al cappellano del Fogolâr Civic, il popolarissimo don Tarcisio Bordignon, che ha letto e commentato un passo del Vangelo marciano, quello stesso che, secondo leggenda, l’Evangelista avrebbe scritto nella magnetica duna costiera nei pressi di Aquileia, detta non a caso Pineta di San Marco, vero luogo matrice della civiltà mitteleuropea. Nelle parole del benemerito anziano sacerdote, è stato senz’altro centrale il richiamo al coraggio della testimonianza. “Fondamentale il riferimento all’Europa e al Mediterraneo come nostri orizzonti privilegiati storici e prospettiva necessaria del nostro presente!” ha detto il cameraro presidente dell’Arengo cittadino udinese, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, massima autorità elettiva del civismo del capoluogo friulano, anche presidente del Club per l’Unesco di Udine e priore nazionale del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo, figura cui il leader del Fogolâr Civic prof. Travain ha, per l’occasione, donato il “bocolo” di San Marco, remota tradizione veneziana che l’intellettuale udinese ha riconnesso a vetusti simbolismi del Friuli, evocanti ora il mito del Patriarca Bertrando, ora della fazione rinascimentale ‘democratica’ degli “zamberlani”. Ha preso, infine, la parola la consigliera arengaria locale prof.ssa Luisa Faraci, che ha rimarcato l’importanza dei miti e delle tradizioni alla base di processi di consolidamento e rafforzamento dei nessi comunitari. Tra le delegazioni, anche rappresentanze del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, del Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis” e del Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”.