Noda FOGOLÂR CIVIC par gazete taƚiane – Ùdine, 25 dizhénbre 2020
“SUL CASO REGENI, CORRADO AUGIAS HA DATO DAVVERO UNA LEZIONE A TUTTI!”
Il civismo udinese a quasi cinque anni dalla tragedia del ricercatore di Fiumicello massacrato in Egitto.
Nemmeno a Natale il civismo udinese dimentica il “suo” Giulio Regeni, a quattro anni e undici mesi esatti dal rapimento e dal martirio in Egitto del probo giovane ricercatore friulano sotto il regime del generale Al Sisi. Rinnovata la visita alla locale Colonna della Giustizia, oramai consacrata culturalmente alla denuncia del caso e alla militanza civica della memoria. Rinnovata la firma di messaggi alle Pubbliche Istituzioni, indirizzati al Prefetto, da parte di varie associazioni locali. Ecco il testo bilingue, in friulano e italiano, della lettera scritta dal presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, prof. Alberto Travain: (versione friulana) “Siôr Prefet, a son cuatri agns e undis mês ve cumò di un Câs Regeni che al spie salacor ancje un plan internazionâl par vuastâ a pro di altris i rapuarts tra Italie e Egjit e che al à dal sigûr palesade la malecoerence di Paîs di Ocident democratics, vuardians di dirits e di libertâts, pronts cence padin, par cuistion di bêçs, a tratâ cu lis piês tiraniis levantinis, ve che l’at plui nobil di ribalton cuintri de doplece nemie dal onôr e de umanitât al somee juste chel fat dal gjornalist e scritôr di grant non tant che Corrado Augias, che al à tornade la Legjon d’Onôr vude di France par no vergognâsi di cjatâsi copari dal faraon di cumò jù pal Nîl, che cumò Paris i à fat regâl compagn! A son cuatri agns e undis mês ve cumò di une malepasche che e varès di ufindi ogni sclet orgoi nazionâl e inmò prin ogni uman rampit sintiment, e chê fradaie achì no pues ve discjolisi di rionzi, li di governants e sorestants parsore di cheste Republiche, instalade achì pal moment te regjon di Giulio Regeni, il riclam plui ferbint e plui dûr pal stuart pendolâ che si viodilu, tal concret, e no mai si ametilu, te condote politiche in dam di un regjim egjizian responsabil palês de muart dolorose di chel zovin studiôs furlan e infin de berline dal so ricuart e ancje de sô Patrie. Par mût che no vinci carognose dismentie…” / (versione italiana) “Signor Prefetto, a quattro anni e undici mesi da un Caso Regeni che sta smascherando fors’anche un piano internazionale per guastare a favore d’altri le relazioni tra Italia ed Egitto e che certo ha evidenziato l’incoerenza di Paesi occidentali democratici, tutori di diritti e di libertà, spregiudicatamente pronti, per ragioni economiche, a trattare con tirannidi levantine tra le più luride, il gesto più alto di ribellione all’ipocrisia nemica dell’onore e dell’umanità pare averlo compiuto un giornalista e scrittore di gran levatura quale Corrado Augias, che ha restituito la Legion d’Onore conferitagli dalla Francia per non condividerla vergognosamente con il moderno faraone nilotico, sino a tal punto ora omaggiato da Parigi! A quattro anni e undici mesi da una tragedia che dovrebbe offendere ogni sincero orgoglio nazionale e ancor prima ogni limpida sensibilità umana, il sodalizio in parola non può che rinnovare, presso i governanti e le autorità massime di questa Repubblica, insediata pro tempore nella regione di Giulio Regeni, la più accorata e fiera protesta per quello che giudica, nella concretezza, un insopportabile, ambiguo, languire dell’azione politica ai danni di un regime egiziano responsabile conclamato della dolorosa morte del giovane studioso friulano oltreché del dileggio della sua memoria e della sua Patria. Affinché non prevalga il più squallido oblio…”. Si sa, inoltre, di messaggi analoghi, inviati alla Prefettura locale dal Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, dal Club per l’Unesco di Udine e dall’Associazione Udinese per il Recupero della Democrazia Storica Partecipata “Pro Arengo Udine”. “Il 18 dicembre scorso – ha commentato il presidente fogolarista prof. Travain – il Parlamento europeo ha votato una dura risoluzione contro l’Egitto e i suoi compiacenti partner europei, che corteggiano il generale Al Sisi anche concedendogli onorificenze, come, inqualificabile, ha fatto la Francia, mentre l’Italia addirittura lo arma. Cosa fanno Governo e Quirinale di fronte ai casi Regeni e Zaki, di fronte allo scempio di un ricercatore friulano e alla detenzione di uno studente ‘bolognese’? Il giornalista Corrado Augias è stato grande a restituire al mittente parigino una Legion d’Onore da condividere con un tiranno della peggiore risma quale l’odierno ‘faraone’ del Cairo: ha dato una lezione non solo al presidente francese Macron ma anche al premier italiano Conte, al ministro degli esteri Di Maio e, diciamolo pure, anche a quella pasta d’uomo del capo dello stato Mattarella, che certamente non hanno brillato per espressioni intonate all’oltraggio subito dall’Italia da parte egiziana. Ed Augias ha dato una lezione anche al pontefice, a Papa Francesco, il cui silenzio assordante sul Caso Regeni è una brutta macchia su un pontificato per altri versi molto apprezzabile”.