“An unseren verratenen Ältesten”

FOGOLÂR CIVIC – Pressemitteilung (für die italienische Presse) – Udine (Weiden), 17 April 2020

AI NOSTRI ANZIANI, TRADITI DALL’UOMO E DAL CIELO”

Dedica del Fogolâr Civic udinese alla terza età massacrata dalla pandemia da Coronavirus.

Ai nestris viei, lidrîs e saponte de nestre vite, robâts dal Mâl e tradîts dal Ben, Fogolâr Civic riverent al dediche, mai perdonant ni al Om e ni al Cîl”: questo il testo della locandina elettronica in “marilenghe” friulana, diffusa a mezzo social, il 17 aprile 2020, dal Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e dedicata al defente ricordo dei “nostri anziani, radice e sostegno della nostra vita, rapiti dal Male e traditi dal Bene” nell’imperversare della corrente pandemia da Coronavirus. “Mai perdonant ni al Om e ni al Cîl”: di fronte al dolore e al massacro delle generazioni avanzate, particolarmente colpite dal morbo, il Fogolâr Civic, sotto la guida dell’intellettuale udinese prof. Alberto Travain, ha dichiarato di non perdonare “né all’Uomo né al Cielo”. “Quanto di questo massacro tra ospedali e case di riposo – ha commentato Travain – dipende dall’Uomo, dagli scarsi controlli, dagli scarsi interventi, dalla scarsa previdenza? E, sul piano culturale, quanta Umanità devota, di qualunque religione, avrà amaramente, nonostante la preghiera, potuto sentirsi alla fine abbandonata ad un destino crudele? Questa tragedia ci renda più esigenti nelle nostre istanze concrete e ideali volte ad un bene individuale e collettivo! Con una dedica a quei nostri anziani, traditi, alla fine, dall’Uomo e dal Cielo, rendiamo omaggio alle generazioni che hanno costruito il nostro benessere e che ci hanno sorretto nel suo declinare, generazioni di padri e di nonni, ultimo cardine di principi di civiltà ancorché tramontati e rimpiazzati dal nulla. Suggestivo e pregnante lo sfondo scelto per questo “Presint di popul particolâr pai vecjuts mancjâts cun tante soference in Furlanie e pal mont”: la “Vecchia in meditazione”, olio su tela del pittore secentesco friulano Antonio Carneo, opera custodita dai musei civici udinesi. “Un tempo si sarebbe parlato di giustizia divina irrompente sulla superbia dei peccati umani: oggi altro non si può sentire che di titanici umili eroismo e martirio di un’Umanità dolente ed indifesa, anche fatte salve tutte le credenze trascendentali!

PRESINT DI POPUL PAI VECJOS MUARTS DI CORONAVIRUS + FOGOLÂR CIVIC

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