Civic fin dal an a Udin

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 1 Zenâr 2019

SAN SILVESTRO CIVICO UDINESE PRESSO LA CROCE DI BONAVILLA

Il civismo culturale raccolto dal Fogolâr Civic a Udine rinnova l’annuale omaggio al mitico cimelio del Patriarca Bertrando nella periferia della Capitale del Friuli Storico.

Nel giorno di San Silvestro 2018, una delegazione di “fedelissimi” del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ha rinnovato il tradizionale omaggio sociale di fine anno alla “Crôs di Cjasemate” ovvero alla “Croce di Bonavilla”, nel cuore del Friuli, alle porte di Udine, tra Martignacco e Pasian di Parato, cimelio legato al mito popolare del patriarca aquileiese Bertrando, patrono dei cittadini contro tiranni e malfattori attentanti alla serenità della regione friulana e dei territori contermini soggetti un tempo alla Chiesa di Aquileia od al suo principato temporale, sorta di “euroregione” ante litteram. Della partita, il leader del movimento, prof. Alberto Travain, accompagnato dal cameraro dell’Arengo udinese, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, anche presidente del Club per l’Unesco di Udine, nonché da stretti collaboratori quali lo storico Alfredo Maria Barbagallo, la segretaria Iolanda Deana e le sodali Renata Marcuzzi e Mirella Valzacchi. Durante il momento cerimoniale, Travain ha rimarcato come il cimelio bertrandiano sia stato proposto alle pubbliche attenzione e celebrazione dal movimento civista-fogolarista, nella fattispecie dallo storico Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, attraverso memorabile manifestazione culturale realizzata nel 1999, iniziativa da cui ebbe a procedere negli anni a seguire varia e più o meno opportuna azione di tutela del sito storico: “Chel culì al è lûc sacri e magjic, rimpin di liendis de contrastive civiltât di un popul, piere di scandul par cui che al trate di meti sot i furlans!”. Parlando per conto della rifondata assemblea popolare udinese istituita, nel Medioevo, proprio da Bertrando, la prof.ssa D’Aronco si è detta assolutamente in linea con l’azione del Fogolâr Civic volta utilmente a rinnovare nell’attualità il mito di quel principe medievale fustigatore e vittima dei potenti della regione, riferimento valido e radicato per un’attualizzata ed edificante identità valoriale delle genti friulane, alpine e adriatiche: un auspicio anche teso alla santificazione cristiano-cattolica del personaggio, percorso arduo eppure da percorrere in un quadro completo di valorizzazione della leggenda storica bertrandiana. Su questo si è soffermato, poi, lo studioso Barbagallo, sostenendo l’utilità di riprendere l’avviato percorso che ha provvisoriamente condotto alla beatificazione di Bertrando nel Settecento. Rappresentati per l’occasione anche il Circolo Universitario Friulano Academie dal Friûl”, il Coordinamento Euroregionalista Friulano Europa Aquileiensis” e il Coordinamento Civico Udinese Borgo Stazione”.

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