Contro il “Conte Lucio”

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Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 28 novembre 2018

DON RODRIGO” FRIULANO

Presso la statua forense di Ercole, cimelio storico del tirannico “Conte Lucio”, il Fogolâr Civic celebra a Udine la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Mette a disagio pensare che Udine dedichi davvero la principale tra le sue sale pubbliche ad un bruto violentatore le cui malefatte e sventure sono da millenni immortalate dall’epica classica ossia Ajace d’Oileo. Eppure, cercando, tra i monumenti udinesi, messaggi confacenti a un richiamo alla lotta contro la violenza di genere, non si può affatto dire che gli esempi manchino. Indici puntati minacciosamente contro il nome del “conte Lucio”, settecentesca versione friulana del “don Rodrigo” di manzoniana memoria, nome scolpito ai piedi della statua udinese di Ercole o “Florean”, tratta dal palazzo di città del terribile castellano di Villalta, dimora gentilizia atterrata a furor di popolo in odio alla tirannide nobiliare e sostituita, in termini di monito, da un’ampia piazza commerciale urbana. Così il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ha celebrato simbolicamente, in Piazza Libertà a Udine, capoluogo friulano, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne in calendario domenica 25 novembre 2018. Il prof. Alberto Travain, presidente del sodalizio oltreché del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” e del Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis”, ha espresso l’auspicio che tale Giornata possa essere intesa come parziale occasione di sensibilizzazione e lotta totali contro la violenza in genere, non solo di genere e soltanto sulle donne. Soprattutto, ha rimarcato Travain, sia giorno di condanna della violenza ma non preconcetta celebrazione di una ragione tutta al femminile. L’intellettuale Alfredo Maria Barbagallo, a tal proposito, ha richiamato a basi di civile convivenza fondata su privati e pubblici principi sociali di collaborazione qualora i fondamenti di un amore reciproco dovessero inesorabilmente confermarsi come utopia. La promotrice culturale dott.ssa Laura Zanelli, presidente dell’Associazione Giulietta e Romeo in Friuli, ha voluto replicare, rimarcando il significato di una testimonianza di benevolenza in capo alle singole persone. L’arch. Amerigo Cherici, professionista e noto personaggio della cultura cittadina, ha richiamato alla necessità di una laica formazione etica, procedente dalla Costituzione repubblicana del 1948, formazione, a suo parere, mai adeguatamente decollata nelle scuole, soprattutto per carenza di volontà politica. Il consigliere arengario udinese prof.ssa Luisa Faraci ha parlato di scontro innato e insopprimibile, nella natura umana, tra il Bene e il Male. A trarre le conclusioni dell’evento civico, l’allocuzione del cameraro dell’Arengo udinese, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, anche presidente del Club per l’Unesco di Udine e rappresentante locale del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo, che ha sottolineato l’importanza di un impegno individuale e collettivo contro ogni forma di violenza. A chiusura, il cordiale saluto del consigliere municipale prof.ssa Elisabetta Marioni, delegato del Sindaco della città di Udine, prof. Pietro Fontanini. Presente, qualificata rappresentanza del corpo sociale del Fogolâr Civic, costituita anche dagli attivisti maestra Manuela Bondio, sig.ra Marisa Celotti, sig.ra Renata Marcuzzi, sig. Eugenio Pidutti, sig.ra Paola Taglialegne e sig.ra Mirella Valzacchi.

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