Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 28 Otubar 2018
ASSASSINIO REGENI? “UNA VERGOGNA ITALIANA ED EUROPEA!”
Dedica bilingue, in friulano ed inglese, presso la Colonna della Giustizia, denuncia a Udine la conclamata inadeguatezza delle Istituzioni politiche d’Italia ed Europa a fronte delle legittime rivendicazioni di giustizia sul Caso Regeni a due anni e nove mesi dall’impunito scempio dell’“eroic student furlan / heroic Friulian student” assassinato in Egitto nel 2016.
Sul Caso Regeni non mollano a Udine quelli del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”. Alla balconata di Palazzo D’Aronco, sede comunale, come presso quella di Palazzo Florio, Rettorato universitario, dello “Stellini” come del “Sello” e della “Manzoni”, storiche scuole della città, ancora campeggiano grandi striscioni rivendicativi di verità sulla tragica fine in Egitto del giovane ricercatore di Fiumicello. La stessa Colonna della Giustizia, in Piazza Libertà, è divenuta, grazie alla tenacia del Fogolâr Civic e nonostante l’assoluta censura praticata dalla maggiore stampa cittadina, luogo deputato della memoria e della rivendicazione popolari in ordine all’obbrobrioso caso, dove la cittadinanza conviene spontaneamente recando dediche e accendendo lumi. Ogni mese, dal 25 gennaio 2017, il civismo raccolto a Udine dal Fogolâr Civic, si ritrova, infatti, presso quella colonna, il giorno 25, commemorativo del sequestro del probo studente al Cairo, avvenuto proprio il 25 gennaio 2016. “Un’ossessione” spiega il presidente dei due sodalizi, prof. Alberto Travain: “Un ricordo annuale sarebbe garbata memoria di un passato concluso. Il ricordo del Caso Regeni deve essere, invece, una vera ossessione nella coscienza delle Istituzioni e del popolo innanzitutto del Friuli e dell’intero Friuli Venezia Giulia, certamente d’Italia e certo anche d’Europa. Un ricordo assillante, richiamo continuo a rivendicare, a mobilitare, a non accettare fatalisticamente una simile offesa alla nazione ed al suo futuro: ecco il senso di questo ossessionante presidio mensile della memoria. Avevamo anche iniziato a scrivere mensilmente alla Prefettura di Udine, ma, dopo il deliberato rientro dell’ambasciatore d’Italia in Egitto, abbiamo risolto, come sodalizi, di disconoscere moralmente l’autorità dello Stato italiano sulla regione di Giulio Regeni, cittadino la cui difesa le Istituzioni politiche del Paese hanno mostrato di abbandonare a conclamatamente sconclusionati percorsi d’inchiesta ed a poco convinte e convincenti istanze diplomatiche. Per cui le lettere alla Prefettura non le abbiamo spedite più”. Dal 25 marzo 2018, il richiamo al Caso Regeni è associato anche al ricordo di quello del giornalista slovacco Jan Kuciak, giovane martire contro le mafie imperversanti nei Paesi dell’Europa Centrale: un omaggio, insomma, alla “meglio” gioventù della Mitteleuropa impegnata contro tiranni e malavitosi di casa e nel mondo. Il sito della Colonna della Giustizia è divenuto, quindi, in un anno e nove mesi, luogo pulsante di coscienza civica e di umanità, richiamo altro, biglietto da visita morale di Udine, stazione di riflessione per la cittadinanza, foto non banale per i visitatori della Capitale del Friuli Storico. Ecco allora, che, giovedì 25 ottobre 2018, a due anni e nove mesi dal dramma Regeni, Fogolâr Civic e Academie dal Friûl hanno deposto una targa bilingue, in friulano e inglese, presso la suddetta colonna forense, per cui, a denunciare all’universo mondo che “a son stâts 2 agns e 9 mês di impotence e vergogne talianis e europeanis!” si è affiancata alla debita frase in “marilenghe” la più internazionale proposizione “these have been 2 years and 9 months of Italian and European powerlessness and shame!”. Al ricordo udinese mensile dell’“eroic student furlan / heroic Friulian student”, erano presenti il prof. Alberto Travain, presidente di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl, insieme alle sodali fogolariste signore Marisa Celotti e Luigina Pinzano, oltreché il procuratore dell’Arengo cittadino, sig. Alfredo Maria Barbagallo, accompagnato dalla consigliera popolare sig.ra Jolanda Deana. Nella delegazione rappresentativa del più vario civismo socioculturale della città, anche la sig.ra Anna Maria Gisolfi, “capitano” paliesco dei Borghi udinesi e presidente dell’Associazione “Antico Borgo Aquileia”.