Cuintri de “analfabetizazion”

20180911

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 11 Setembar 2018

LOTTA ALL’“ANALFABETIZZAZIONE”

Appassionata orazione pubblica di un giovane studente udinese agli incontri Unesco per la Giornata Mondiale dell’Alfabetizzazione.

Applauditissima la conferenza dello studente superiore udinese Riccardo Cutrino, membro onorario del Fogolâr Civic, conferenza tenuta venerdì 7 settembre 2018, nella cornice degli incontri pubblici organizzati dal Club per l’Unesco di Udine in relazione alla Giornata Mondiale dell’Alfabetizzazione, presso la sede universitaria locale di Palazzo di Toppo Wassermann, in accordo con lo stesso sodalizio “fogolarista”. Nell’ambito del suo intervento, intitolato “Scuola: lotta all’analfabetizzazione”, Cutrino ha ricordato come oggi la scuola sia di fronte e magari chiamata anche a supportare un processo di vera “analfabetizzazione” ossia di alienazione di talune intrinseche capacità fondamentali dell’Uomo, inerenti alla percezione e all’elaborazione di dati od oggetti, processo teso a mediare non di rado inopportunamente tali capacità attraverso strumentazioni terze, con il risultato di depauperare e svilire l’individuo nella sua costituzione umana. Il giovane conferenziere ha ripercorso, quindi, la storia dell’istruzione popolare, interrogandosi sul senso effettivo delle finalità pubbliche che, in tempi e luoghi diversi, portarono alla promozione di una formazione elementare, dalla Prussia e dall’Austria settecentesche di re Federico il Grande e dell’imperatrice Maria Teresa, sino, indietro, alla Udine rinascimentale di Antonio Savorgnan e alla Roma antica di Giulio Cesare. “A chi giova questa diminuzione della Persona se non a poteri sovraordinati necessitanti di ‘sudditi’ obbedienti perché incapaci sempre più di moto proprio?”: con questa esplicita domanda retorica Cutrino ha concluso la sua relazione, molto apprezzata, cui sono seguiti subito validi interventi del pubblico presente in sala, tra cui quelli della prof.ssa Beny Angioli, dello storico Alfredo Barbagallo, dell’arch. Amerigo Cherici, della civista Marisa Celotti, della dott.ssa Maria Luisa Ranzato e del prof. Alberto Travain.

Precedente Contro l'“analfabetizzazione” Successivo 'Italy must apologize!'