DOMENICA 16 MARZO 2014

S’è rinnovato a Cividale del Friuli l’annuale omaggio civico spontaneo al mito di Giulio Cesare come fondatore di un Forum Iulii crocevia e sintesi dell’Europa, nella ricorrenza delle fatidiche Idi di Marzo del 44 a.C. in cui lo statista fu assassinato da proditoria mano aristocratica. Come si ripete dal 2001, domenica 16 marzo 2014, una delegazione del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, presieduti dal prof. Alberto Travain, ha deposto ai piedi del locale monumento cesariano una dedica floreale con i colori giallo-blu friulani ed europei costituita da ventotto rose, come i Paesi UE, a ribadire nell’attualità l’antica e molteplice centralità del Friuli in Europa e la sua missione di fratellanza tra le nazioni sotto la bandiera morale di Aquileia, garbato richiamo a cittadinanza, cultura e politica, a rivendicare per questo “compendio dell’Universo” un futuro all’altezza del ruolo assegnatogli da Geografia e Storia nel Vecchio Continente: un vivido auspicio nel centenario dell’immane tragedia della Prima Guerra Mondiale che certo anche in loco lacerò territori, popolazioni e coscienze. Un apprezzamento davvero sincero all’indirizzo dei due sodalizi è stato espresso, per l’occasione, dal Primo Cittadino di Cividale, Stefano Balloch, che ha parlato, riguardo all’evento, di “iniziativa popolare meritoria, che contribuisce da anni a dare lustro alla nostra amata città”. “In questi anni, con semplicità – ha rimarcato il presidente Travain -, spesso coinvolgendo anche le scolaresche, abbiamo cercato di recuperare i filoni originali del mito friulano di fondazione cesariana, celebrando il padre di un Forum Iulii non mero avamposto latino contro i cosiddetti ‘barbari’, bensì crocevia e compendio di tutte le nazioni e lingue “citramarine” ovvero europee: questi nostri fiori sotto la statua di Giulio Cesare sono a ricordare a cittadini e turisti che Cividale e il Friuli non sono stati soltanto e non devono mai più essere campo di battaglia, frontiera di popoli in lotta, ma fulcro, cardine, antico e glorioso, per tutte le genti del Continente”. Alla deposizione sono intervenuti, con le famiglie, anche due giovani studenti udinesi “fedelissimi” dell’iniziativa, il liceale Carlo Alberto Moretti e l’alunno delle scuole medie Marco Ciccarello (che ha deposto una rosa anche a nome della “repubblica studentesca” di cui è leader storico), in ideale rappresentanza delle scolaresche che dal 2008 si sono avvicendate nelle rimembranze del padre eponimo della regione cuore d’Europa: un modo fortemente simbolico per celebrare il quarto di secolo di un Fogolâr Civic che guarda al futuro affidandosi con fiducia alle nuove generazioni.

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