DOMENIE AI 7 DI FEVRÂR 2016

Domenie ai 7 di Fevrâr 2016, il moviment civic culturâl alpin-adriatic dal Fogolâr Civic e il circul universitari furlan de Academie dal Friûl ur àn mandât vie, scrit dal lôr dean, prof. Alberto Travain, un apel di cûr ai sindics di dut il Friûl Vignesie Julie par che a proclamin corot citadin par ogni Comun de regjon in onôr dal zovin ricercjadôr furlan dot. Giulio Regeni, copât fûr in Egjit che al è pôc.

NOTIZIE sociâl pe stampe taliane – Udin, 7.II.2016

Domenica 7 febbraio 2016, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” hanno inviato “all’urgente attenzione dei Sindaci dei Comuni del Friuli Venezia Giulia” una missiva avente come oggetto “invito alla proclamazione diffusa del lutto cittadino in omaggio a Giulio Regeni (9 febbraio 2016)”. Eccone il testo, a firma del presidente prof. Alberto Travain. “Pregiatissimi, i sodalizi in firma vivono la tragica vicenda del giovane corregionale assassinato in Egitto con sentimenti di schietto dolore e indignazione furente, poiché ragazzi di simile tempra sono l’orgoglio della nostra terra e della nostra gente, il fiore migliore della nostra gioventù. Oltre a insultare come ogni violenza l’Umanità intera, l’oltraggiosa morte di quel valente e degnissimo figlio di una terra antica e moderna di martiri e combattenti per il bene comune e contro le tirannidi di ogni tempo costituisce offesa intollerabile per tutti noi, popolo molteplice del Friuli Venezia Giulia, erede diretto della grande lezione di civiltà, resistenza e apertura della Madre Aquileia di cui il “nostro” Giulio Regeni ha saputo fino all’estremo, nei fatti, essere testimone. Si invitano, pertanto, le Signorie Loro a voler proclamare immediatamente, presso le rispettive comunità locali, il lutto cittadino, in previsione delle esequie annunciate per il prossimo 9 febbraio, con esposizione d’insegne a mezz’asta e pubblicazione del logo funebre sui siti internet municipali. Con sollecita e accorata istanza. ‘Mandi Giulio, degn furlan des tieris di Aquilee e positîf citadin dal mont!’”. I due storici sodalizi, pur non conoscendo personalmente Regeni se ne dicono profondamente ammirati per l’idealistica tenacia e rabbiosamente sconcertati per la tragica fine: “un oltraggio che offende l’intera nostra comunità regionale” dice Travain: “comunità il cui migliore civismo non potrà permettere che si dimentichi o si soprassieda per preponderante interesse economico e politico riguardante le relazioni con la terra d’Egitto”.

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