El Rengo de Ùdine sasinà de ‘l Comun

Noda ARENGUM/ARENGO/RENC par gazete taƚiane – Ùdine, 30 setenbre 2020

L’ARENGO UDINESE SI AUTOSOSPENDE PER PROTESTA CONTRO IL COMUNE

Dopo cinque anni di attività, l’Assemblea popolare di Udine, risalente all’età medievale e rifondata nel 2015, chiude i battenti provvisoriamente denunciando l’Amministrazione comunale di mancate considerazione e collaborazione. Al Protocollo municipale, ultimo atto di una generosa testimonianza di cittadinanza attiva. 

Con una lettera indirizzata all’attenzione di “Sindaco, Assessori e Consiglieri” municipali, con all’oggetto la “sospensione dell’istituto arengario cittadino a causa dei mancati riscontri da parte del Comune”, martedì 29 settembre 2020, il cameraro presidente dell’Arengo popolare udinese, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, si è presentata personalmente al Protocollo comunale, compiendo, così, amaramente eppure orgogliosamente, l’ultimo atto non soltanto del suo mandato, ma anche della stessa iniziativa civica che aveva portato, nel 2015, alla rifondazione spontanea dell’Assemblea storica partecipativa della cittadinanza locale. “Pregiatissimi – ha scritto la D’Aronco – come da annuncio formalizzato in occasione delle celebrazioni popolari spontanee per il 797° natalizio urbano, tenutesi a Udine il 13 settembre 2020 presso la Guglia del Mercatonuovo in Piazza Matteotti, celebrazioni alle quali era assente ingiustificata ogni rappresentanza ufficiale del Comune, si partecipa amaramente ai Loro indirizzi, con la presente, che, da quest’anno, l’Assemblea civica popolare udinese denominata Arengo, istituto storico di democrazia diretta avviato nel Medioevo dal patriarca aquileiese Bertrando, Patrono Civile municipale, e rivitalizzato nel 2015 da volenteroso civismo locale, sospende le sue attività sine die, causa mancata considerazione da parte dell’Amministrazione comunale, la quale, negando anche mero riscontro alle civiche istanze avanzate dal Consesso, ne ha screditato tanto gravemente funzioni e significato, pregiudicandone, allo stato attuale, qualunque proficuo sviluppo futuro in armonia costruttiva con l’Ente insediato a Palazzo D’Aronco. Questo, nonostante l’impegno specifico a ‘riconoscere e sostenere politicamente e istituzionalmente l’iniziativa arengaria spontanea avviata nel 2015, volta allo sviluppo di periodiche pratiche di partecipazione civica collegiale autodeterminata, propositiva e deliberativa, giuridicamente pur non vincolante, nella prospettiva di una sua integrazione nell’ordinamento municipale’, assunto il 6 maggio 2018, con sottoscrizione di documento, presso la fontana di Piazza San Giacomo, dai candidati alla poltrona di Sindaco ammessi all’ultimo ballottaggio amministrativo locale. Per cinque anni, regolarmente, ogni anno, l’Arengo ha depositato presso gli Uffici municipali le proprie delibere assembleari, a disposizione dell’Amministrazione. Con quali risultati, oltre allo sporadico, personale e comunque onorevole ma estemporaneo interessamento del passato sindaco prof. Honsell? Quali conseguenze costruttive ha avuto l’unico incontro tenutosi tra il Primo Cittadino in carica prof. Fontanini e le magistrature arengarie il 20 settembre 2018? Siamo alla frutta! Affinché la generosa fiammella di antica democrazia partecipativa, che aveva portato nel 2015 alla riproposizione dell’Arengo a Udine in chiave attualizzata, non debba spegnersi ora con la ben motivata rinuncia alla convocazione dell’Assemblea popolare, che avrebbe dovuto, secondo costume, riunirsi oggi, 29 settembre, San Michele Arcangelo, tradizionale sua ricorrenza, seguiranno senz’altro iniziative civiche consonanti di cui già formula bella menzione l’allegato verbale dell’ultima adunanza delle deputazioni arengarie in scadenza, tenutasi l’8 settembre scorso. Se il Comune, alla fine, saprà ravvedersi e recuperare iniziative e forze notoriamente e generosamente votate alla promozione della dignità civile e culturale del Popolo udinese, tornerà a suo merito, come a suo demerito, oggi, invece, incombe inesorabilmente l’ignominiosa accusa di affondamento silente e furbesco di un istituto di democrazia riemerso dal passato, quello più glorioso, della nostra Udine, un passato in grado di farsi lezione per il presente e di suscitare tra la più virtuosa cittadinanza nuove rivendicazioni di peso e considerazione nella gestione del territorio. Con formale ossequio e l’orgoglio sincero di aver tentato di dare un futuro agli insuperati antichi diritti di partecipazione dei cittadini di questa nostra pretesa comunità urbana, per l’assemblea civica partecipativa udinese detta storicamente ARENGUM o Arengo / Renc, il CAMERARIUS Cameraro / Cjamerâr 2019-2020 prof.ssa Renata Capria D’Aronco”. Al documento, inequivocabile, è stata, dunque, allegata copia del verbale dell’ultima riunione delle magistrature arengarie udinesi, tenutasi l’8 settembre passato. Per completezza, eccone il testo. “Oggi, martedì 8 settembre 2020, a Udine, presso lo storico Caffè Contarena, sotto le volte di Palazzo D’Aronco, sede comunale, si riunisce un consiglio delle magistrature popolari elette nella tornata del 30 settembre 2019 dall’assemblea civica partecipativa udinese storicamente denominata ARENGUM o Arengo / Renc, consiglio raccolto a mezzo avviso SMS / WhatsApp indirizzato ai singoli soggetti dal CANCELLARIUS o Cancelliere / Cancelîr, in base a disposto del CAMERARIUS o Cameraro / Cjamerâr. ORDINE DEL GIORNO: I) apertura di seduta; II) comunicazione e proposta del CAMERARIUS; III) chiusura di seduta. Punto I o.d.g. Alle ore 10.30 il CAMERARIUS prof.ssa Renata D’ARONCO, presidente d’assise, dichiara aperta la seduta consiliare, assumendo la segreteria il CANCELLARIUS prof. Alberto TRAVAIN e constatandosi la seguente accolta: CAMERARIUS Renata D’ARONCO presente; PROCURATOR Marco APOSTOLICO assente; PROCURATOR Maria Luisa RANZATO presente; CANCELLARIUS Alberto TRAVAIN presente; CONSILIARIUS (Q. AQUILEIA) Marisa CELOTTI presente; CONSILIARIUS (Q. AQUILEIA) Renata MARCUZZI presente; CONSILIARIUS (Q. GLEMONA) Luisa FARACI presente; CONSILIARIUS (Q. GLEMONA) Paola TAGLIALEGNE assente; CONSILIARIUS (Q. GRATIANUM) Giuseppe CAPOLUONGO presente; CONSILIARIUS (Q. GRATIANUM) Jolanda DEANA presente; CONSILIARIUS (Q. GRATIANUM) Rosalba MENEGHINI assente. Punto II o.d.g. Il CAMERARIUS prof.ssa D’ARONCO introduce il punto all’ordine del giorno, ringraziando gli intervenuti ed in particolare il CANCELLARIUS prof. TRAVAIN per il presidiante impegno profuso. In vista dell’imminente tradizionale convocazione dell’Arengo cittadino a ridosso della storica scadenza di San Michele (29 settembre), il CAMERARIUS rimarca una situazione di grave angustia, sia per ragioni di ordine sanitario, che sconsigliano assembramenti ed inibiscono ovvero riducono l’accesso a strutture usualmente ospitanti il Consesso civico, sia per ragioni di ordine politico, che certo invocano riconsiderazione immediata e radicale di strategie, tattiche ed ordinamenti, risultando l’Assemblea arengaria – fucina d’istanze popolari rivolte in particolare all’Amministrazione municipale – socialmente screditata dai mancati riscontri diretti da parte dell’Ente Comune, naturale ma carente interlocutore, nonostante gli impegni preelettorali assunti dai capi dei due schieramenti in lizza alle ultime comunali. Rimembrando il dichiarato spirito progressivo della costituzione dell’Arengo udinese contemporaneo, fondata sulla sulla sperimentazione nel solco della tradizione, il CAMERARIUS, nell’esercizio delle sue funzioni presidenziali, ricusa, nelle condizioni sopra descritte, di convocare l’Assemblea arengaria per l’annuale seduta del 2020, implicando, questo, scadenza delle cariche e loro mancato rinnovo, e concorda con i sottoscritti delegati presenti una proroga susseguente dell’impegno assunto, sino a garanzia di sviluppi auspicabili per tale civica Istituzione, sotto la forma del sodalizio di fatto, senza scopi di lucro, denominato PRO ARENGO UDINE – ASSOCIAZIONE UDINESE PER IL RECUPERO DELLA DEMOCRAZIA STORICA PARTECIPATA, organizzazione mirante a rivitalizzare ed attualizzare l’antico istituto arengario cittadino, di cui assume provvisoriamente e ancorché parzialmente iniziative e costumi oltre ad archivi ed insegne rimandanti all’ultimo quinquennio di attività assembleare 2015-2020, adottando, comunque, come proprio specifico logo, nella prestigiosa riproduzione di Lodovico Antonio Muratori, il sigillo seicentenario della Comunità medievale di Udine recante il motto leonino ‘Est Aqvileiensis Fides Hec Vrbs Vtinensis’, riferimento alle matrici aquileiesi delle civiche virtù locali. Detto Sodalizio sarà aperto a chiunque ne condivida sinceramente ed onestamente le finalità e ne rispetti le regole, non superando gli aderenti a ciascuna lista o partito in Consiglio comunale la massima quota del 10% dei Soci, ammessi per via ordinaria entro 30 giorni dal recapito della domanda in apposito modulo, su disposto insindacabile del Consiglio sociale, senza obbligo di motivazione. Organo sovrano e regolatore del Sodalizio sarà l’Assemblea, composta da tutti i Soci e convocata in seduta ordinaria annualmente a ridosso della scadenza storica arengaria udinese del 29 settembre (San Michele Arcangelo). Principali cariche sociali saranno quelle, gratuite, di Presidente ossia di responsabile dell’Associazione e dei suoi beni e sostanze, soggetti a divieto di spartizione ed ammessi a devoluzione verso soggetti sociali analoghi o a fini di pubblica utilità qualora si giunga a uno scioglimento del Sodalizio deliberato dall’Assemblea; di Segretario, anche con funzioni di Vicepresidente e burocratiche di Tesoriere; di Consigliere, con mansioni di consulenza e supporto: cariche tutte elettive con mandato annuale deliberato dall’Assemblea e formanti il Consiglio sociale, organo d’indirizzo, nel quale gli aderenti a ciascuna formazione politica presente in Consiglio comunale non devono superare la quota massima di un 1/3 dei componenti. Per le votazioni in seno agli organi sociali, ordinariamente a maggioranza dei presenti o rappresentati, sarà ammessa non più di una delega scritta per Socio. Detta Associazione esordirà il 1° ottobre 2020 e avrà sede presso il domicilio del suo Presidente oltre ad un recapito operativo disposto dal Segretario in carica. Il Sodalizio avrà una scadenza illimitata ed il suo esercizio sociale annuale si chiuderà il 13 (tredici) settembre, natalizio della città di Udine. Per quanto non regolato dalla presente illustrazione e dai seguenti disposti dell’Assemblea sociale, varranno le norme generali inerenti alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Segue discussione. Essendo quella del consiglio delle moderne magistrature arengarie udinesi per il momento istituto informale nel quadro di una costituzione assembleare “in fieri”, conferenza di cariche monocratiche non configuranti collegio deliberante, bensì mero abboccamento per la definizione di eventuali convergenze e liberi accordi conseguenti, si procede con la fondazione del Sodalizio proposto, cui concorrono, in qualità di fondatori, i seguenti delegati arengari in scadenza di carica. CAMERARIUS Renata D’ARONCO presente; PROCURATOR Marco APOSTOLICO assente; PROCURATOR Maria Luisa RANZATO presente; CANCELLARIUS Alberto TRAVAIN presente; CONSILIARIUS (Q. AQUILEIA) Marisa CELOTTI presente; CONSILIARIUS (Q. AQUILEIA) Renata MARCUZZI presente; CONSILIARIUS (Q. GLEMONA) Luisa FARACI presente; CONSILIARIUS (Q. GLEMONA) Paola TAGLIALEGNE assente; CONSILIARIUS (Q. GRATIANUM) Giuseppe CAPOLUONGO presente; CONSILIARIUS (Q. GRATIANUM) Jolanda DEANA presente; CONSILIARIUS (Q. GRATIANUM) Rosalba MENEGHINI assente. Abbandonata la riunione dal CONSILIARIUS prof.ssa FARACI, dichiarantesi favorevole in ogni caso ai conseguenti esiti, i suddetti, seduta stante, costituiscono l’Assemblea del Sodalizio in parola e procedono con l’elezione delle cariche sociali 2020-2021 da rinnovarsi in seno all’Assemblea ordinaria annuale a ridosso della tradizionale scadenza arengaria del 29 settembre. PRESIDENTE: D’ARONCO voti favorevoli 5 (cinque) – voti contrari 0 (zero) – astensioni 2 (due); SEGRETARIO: TRAVAIN voti favorevoli 5 (cinque) – voti contrari 0 (zero) – astensioni 2 (due); CONSIGLIERE: RANZATO voti favorevoli 6 (sei) – voti contrari 0 (zero) – astensioni 1 (una). Segue dibattito. Punto III o.d.g. Alle ore 12 il CAMERARIUS prof.ssa D’ARONCO dichiara concluso il Consiglio arengario”. 

Precedente Rosis su pes muris di Udin Successivo Udineser Arengum-Volksversammlung am Ende wegen der Gemeinde