FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 12 July 2020
“EUROAQUILEIESI” IN FRIULI E NEL MONDO
Per la festa dei Santi Ermacora e Fortunato, patroni del Friuli Venezia Giulia e dell’antico Patriarcato di Aquileia, il Fogolâr Civic ha indirizzato a tutti i Comuni della Regione e ai friulani all’estero un foglio elettronico illustrativo del proprio impegno di promozione della cultura civica nel solco delle tradizioni di quella che fu l’Europa “aquileiese”.
“Spettabili Rappresentanze! Preseadis Rapresentancis! Dragi Predstavniki! Sehr geehrte Vertreter! Spetàbiłi Raprexentànse! La presente, nella ricorrenza tradizionale dei Santi Patroni regionali Ermacora e Fortunato, per dedicare ufficialmente, a mezzo Loro cortesia, alle mille e migliori espressioni delle comunità del nostro Friuli Venezia Giulia l’allegato numero unico elettronico di metà anno del trentennale Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico ‘Fogolâr Civic’, sodalizio friulano civista ed euroregionalista di cui detto documento è testimonianza sincera di civica dedizione a valori storici di cittadinanza, latamente intesa, incarnati nella vicenda e nel mito delle varie genti affratellate da Madre Aquileia, ora al sesto centenario dalla caduta dell’antico Stato transnazionale ad essa intitolato. A quel nostro molteplice ed articolato popolo vada la dedica di tanto impegno e del contributo culturale e morale che ci si augura sommessamente possa derivargli. Con distinzione e cordialità”. Questa l’accompagnatoria del foglio elettronico “EuroAquileienses_2020i”, inviata a firma del presidente del Fogolâr Civic, prof. Alberto Travain, domenica 12 luglio 2020, “alle cittadinanze locali del Friuli Venezia Giulia a mezzo loro Amministrazioni” ossia a tutti i Comuni della Regione. L’invio alle comunità in patria era stato preceduto da una spedizione all’indirizzo di tutti i “Fogolârs” nel mondo: “Cjârs sûrs e fradis furlans pal mont, te tradizionâl dì dai ‘Sants Patrons‘ regjonâi nostrans Macôr e Fortunât, di regâl ve culì numar ugnul di mieze anade dal Moviment Civic Culturâl Alpin-Adriatic ‘Fogolâr Civic’, clape di Udin di za trente agns. Mandi!”. Questo “EuroAquileienses_2020i” ovvero “Notis di libare culture civiche dal cûr furlan de Mittel-europe / Note di libera cultura civica dal cuore friulano della Mitteleuropa / Notes of free civic culture from the Friulian heart of Central Europe” ben si presenta nell’introduzione trilingue in friulano, italiano e inglese. “Chest sfuei eletronic culì al met dongje lis notis stampe vignudis fûr tal prin bocon dal 2020 sul blog euroregjonalist e civist furlan ‘EuroAquileienses‘, che i sta daûr il Moviment Civic Culturâl Alpin-Adriatic ‘Fogolâr Civic‘ trentenâl di Udin, Friûl Vignesie Julie, Italie, direzût dal prof. Alberto Travain: testemoneance preseose di floridure di une ativitât sociâl-culturâl e di une societât civîl la plui part scanceladis de stampe dal puest, robe di no crodi, croniche rare e document storic tant a dî crei e degnevul regâl pe culture civiche e pe civiltât cul partî de piçule ultime capitâl furlane de prime Mittel-Europe unide vâl a dî il primarûl Patriarcjât di Aquilee, a cavalot des modernis Austrie, Cravuazie, Gjermanie, Italie, Ongjarie, Slovenie e Svuizare. / Il presente foglio elettronico raccoglie i comunicati stampa comparsi nel primo semestre dell’anno 2020 sul blog euroregionalista e civista friulano ‘EuroAquileienses‘, a cura del trentennale Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico ‘Fogolâr Civic‘ di Udine, in Friuli Venezia Giulia (Italia), presieduto dal prof. Alberto Travain: una preziosa testimonianza di fioritura di un’attività socioculturale e di una società civile in gran parte incredibilmente oscurate dalla stampa locale, quindi rara cronaca e documento storico pressoché inedito oltreché rispettabile contributo alla cultura civica e alla civiltà procedendo dal piccolo ultimo capoluogo friulano della prima Mitteleuropa unita ossia l’originario Patriarcato di Aquileia, a cavallo tra le odierne Austria, Croazia, Germania, Italia, Slovenia, Svizzera e Ungheria. / This e-paper includes press releases appeared in the first half of 2020 on the Friulian euroregionalist and civistic blog ‘EuroAquileienses‘ by the 30-year Alpine-Adriatic Cultural Civic Movement ‘Fogolâr Civic‘ of Udine, Friuli Venezia Giulia, Italy, chaired by Professor Alberto Travain. It is a precious record of flourishing sociocultural activity and civil society incredibly in large part blacked by local press, therefore it is a rare newsletter and an almost unknown historical document as well as a respectable contribution to civic culture and civilization from the last little Friulian capital of the first united Central Europe, namely the original Patriarchate of Aquileia, between the present Austria, Croatia, Germany, Hungary, Italy, Slovenia and Switzerland”. “Un modo – ha commentato il leader civista-fogolarista prof. Travain – per rendere testimonianza e giustizia ad un piccolo, pluridecennale, popolare eppure qualificato ed attivo presidio di cultura della cittadinanza, localmente radicata ed internazionalmente aperta, nel solco rinnovato delle tradizioni morali e civili procedenti dall’antica metropoli friulana e transfrontaliera aquileiese. Piccolo presidio, nucleo composito, espressione di un nobile e libero ‘resto’, avanzante da una società civile non di rado di maniera, benpensante, ottusa, amorfa, banale, ancorché un tantino interessata, furbesca, certo più pragmatica che idealista. Messaggio in bottiglia affidato al mare magno al fine di sottrarsi ad una ‘damnatio memoriae’, a una ‘congiura dell’oblio’ attuata inspiegabilmente da gran parte degli organi di stampa local nei confronti del patrimonio enorme di iniziative e stimoli civico-culturali rappresentato dall’irriducibile persistere in Udine, cuore del Friuli, del pluridecennale piccolo, libero, movimento che ho l’onore e l’onere di guidare. Proprio in quell’aggettivo ‘libero’, cui per trent’anni ho garantito piena concretizzazione, sta probabilmente la ragione recondita della silente sentenza di ‘morte sociale’ pronunciata dalla stragrande maggioranza dei media, chiamati, invece, a dare risalto a ciò che ‘edifica’ sul territorio, non pertanto preferibilmente a ciò che divide e distrugge. Lo spirito ‘euroaquileiese’ ovvero quel senso di comunanza antica a cavallo dei persistenti confini politici alpino-adriatici non ha, in questi anni, parrebbe, altra espressione culturale socialmente militante, innovativa e approfondita. Oscurarne la proposta significa assumere deliberatamente una posizione politica, tesa ad evitarne un riscontro sociale. C’è anche da dubitare sul livello culturale medio del giornalismo friulano contemporaneo, che raramente, in trent’anni, è riuscito a focalizzare contenuti e messaggi delle iniziative messe in cantiere dalle varie espressioni del movimento civista da me promosso, sin dai tempi dell’assemblea civica del ‘Parlament Culturâl de Patrie dal Friûl’, passando per il Circolo Universitario Friulano ‘Academie dal Friûl’, per il Coordinamento Civico Udinese ‘Borgo Stazione’, per arrivare all’attuale Arengo popolare cittadino. Mancando i giornalisti, è chiaro, dunque, che, per documentare l’azione svolta, abbiamo dovuto ricorrere alle nostre risicate forze. Per amore della nostra terra non permetteremo che la nostra semina culturale debba andare persa!”.