EuroAquileienses 01.09.2022/II (fur)

Note ARENGUM/ARENGO/RENC pe stampe taliane – Udin, 1 Setembar 2022

TRAVAIN: “L’ARENGO SIA LA RISCOSSA DI UNA CITTADINANZA UDINESE IRRIDUCIBILE!”

Il moderno “padre” della ricostituita assemblea democratica partecipativa della Capitale del Friuli Storico sintetizza la vicenda del congresso tra passato e presente, in vista della prossima seduta annuale, che avrà luogo il 29 settembre 2022.

Risale al 1989, forse, il primo collegamento esplicito, in età contemporanea, tra le memorie dell’Arengo cittadino mediate dal nome dall’omonima Campana e le mobilitazioni del “barricadero-salottiero” civismo culturale del centro della città di Udine, “Capitâl dal Friûl”. Fu allora, infatti, che debuttò la rubrica radiofonica “La Cjampane dal Arengo”, a cura dell’allora ventenne “tribuno” stracittadino Alberto Travain, lo stesso che, in un quarto di secolo e con l’aiuto di pochi, riuscì a trasformare una memoria ed un nome in un’assemblea popolare moderna del “popolo” udinese, deliberante e rivendicante un ruolo politico nell’attualità. Al prof. Travain, cancelliere oggi dell’Arengo cittadino risorto, la parola per sintetizzare la vicenda storica e presente del congresso civico partecipativo che si appresta a riunirsi il prossimo 29 settembre. “L‘assemblea storica generale del popolo udinese, denominata Arengo, termine germanico evocante antichi convegni di guerrieri, documentata sin dal secondo quarto del Trecento, venne fondata ovvero riformata, come strumento di democrazia in odio agli oligarchi, dal gran patriarca aquileiese Bertrando, oggi Patrono laico di cittadinanza, però, nel 1513 essa fu abolita dalla dominante Repubblica veneta, appoggiata da locale patriziato, in seguito ai tumulti popolari all’epoca fomentati dal tribuno friulano Antonio Savorgnan. L’Arengo, oramai ricordato solamente nell’intitolazione della campana civica che tuttora annuncia le sedute del Consiglio municipale, risorse, dunque, nel 2015, per iniziativa associazionistica presieduta dal movimento Fogolâr CivicAcademie dal Friûl, da tempo impegnato nella riproposizione sociale ed istituzionale di quella grande esperienza storica di partecipazione diretta dei cittadini al governo della cosa pubblica…”. E che cos’è attualmente l’Arengo udinese? “Oggi, l’Arengo a Udine – continua Travain – è, dunque, un’assemblea popolare spontanea, a numero chiuso in base alla capienza del luogo di riunione, aperta a tutti i cittadini del Comune, ad eccezione di chi ricopre cariche istituzionali d’elezione o nomina politica. I cittadini possono accedervi sino ad esaurimento posti, in persona o per delega, anche ammettendosi prenotazione, e proporre, discutere nonché votare ogni sorta d’istanza di pronunciamento teso all’interesse e al bene collettivi. Il funzionamento dell’assemblea è regolato dall’assemblea stessa e richiamato dal suo stesso bando di convocazione divulgato tramite media e social oltreché a mezzo pubbliche presentazioni sul territorio a cura del locale associazionismo. Caratteristica storica dell’Arengo udinese è senz’altro il voto nominale, palese, dunque non segreto, dei cittadini che vi partecipano, secondo antica tradizione friulana. L’assemblea è convocata, di consuetudine, per la ricorrenza di San Michele Arcangelo (29 settembre) e, dal 2016, si riunisce all’Università, a Palazzo di Toppo Wassermann, in borgo Gemona. eleggendo annualmente una deputazione di cittadini aventi l’incarico di promuovere liberalmente, nei modi e nelle sedi dovute, gli intenti deliberati in assise. Tale deputazione, in parte, è formata in base al quartiere di residenza, per cui i cittadini partecipanti sono ripartiti in cinque rioni storicamente detti ‘quintieri’ ossia Mercatovecchio, Mercatonuovo, Aquileia, Gemona e Grazzano…”. Il più agguerrito associazionismo civico culturale ora organizza una raffica di presentazioni sul territorio in preparazione di quello che già viene definito “6° Arengo Contemporaneo del Popolo Udinese“. Quell’Arengo sia la riscossa di una cittadinanza udinese irriducibile, di quella parte della nostra gente che non si è fatta soffiare l’anima e la dignità di costituire una comunità forte, battagliera, mai sottomessa all’imposizione e alla tirannia!”: così il cancelliere del moderno Arengo, prof. Travain, ricordando i sodali e i collaboratori più convinti e fedeli che l’hanno affiancato in questo quarto di secolo nell’impresa di restituire a Udine “un’insuperata istituzione democratica, patrimonio della storia locale ma anche istanza d’attualità”.

6. ARENGO CONTEMPORANEO DEL POPOLO UDINESE (2022) – PRESENTAZIONI

Precedente EuroAquileienses 01.09.2022/II (it) Successivo EuroAquileienses 02.09.2022/I (en)