EuroAquileienses 02.01.2023/I (en)

FOGOLÂR POLITIC press release (to the Italian press) – Udine, 2 January 2023

BASTA CON L’ITALICO ISOLAMENTO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA: FEDRIGA PROTESTI PER LA DIFFERITA TV DA VIENNA!”

Da Udine, il coordinatore di Fogolâr Politic, prof. Travain, ha invitato il Governatore regionale a rivendicare, come un tempo, la diretta televisiva del Concerto di Capodanno dalla capitale mitteleuropea alla cui civiltà internazionale le genti friulane e litoranee diedero antico e prezioso apporto: Lo faccia nel nome di Madre Aquileia!”.

Pregiatissimo, disturbo il Suo lavoro non solo per formulare al Rappresentante istituzionale del nostro popolo e, a mezzo Suo, anche a questo gli auguri sinceri di un 2023 proficuo nel sessantesimo della nostra Regione, composita e mai condivisa ed armonizzata per incultura e interesse di troppi, ma anche per chiederLe il gesto simbolico di una rimostranza nei confronti del servizio pubblico televisivo italiano che, per la ventesima volta, quest’anno, contro ogni logica benaugurale di condivisione internazionale, ha reiterato la differita del Concerto viennese di Capodanno, rito celebrante la civiltà non solo musicale comune europea prima della sciagura della Grande Guerra, civiltà storicamente cara alle nostre genti tanto al di là che al di qua dello Judrio. Voglia perorare, dunque, la causa di quest’identitaria espressione di autentico ed inguaribile europeismo non solo nostalgico, che si radica nell’orgoglio della terra e delle stirpi di Aquileia, madre e metropoli primigenia della Mitteleuropa“. Così il prof. Alberto Travain, coordinatore del neocostituito sodalizio friulano di cultura politica Fogolâr Politic “Europa Aquileiensis”, in un messaggio inviato il 2 gennaio 2023 al presidente della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia, dott. Massimiliano Fedriga, avente per oggetto appunto “sollecito rimostranze contro reiterata differita televisiva pubblica italiana del Concerto viennese di Capodanno nel Friuli Venezia Giulia”. Nel 2004, per celebrare la rinascita del distrutto teatro La Fenice di Venezia, fu avviato il costume di una diretta televisiva pubblica concorrente con quella oramai tradizionale dalla capitale austriaca, “iniziativa che assunse anche toni patriottardi di rivalsa contro il dominio asburgico da cui sarebbe nata l’Italia. Nulla di più illogico. Anche la Svizzera e i Paesi Bassi nacquero dalla cacciata degli Asburgo, eppure il momento unificante, europeo, internazionale, cosmopolita, del concerto dalla vecchia capitale asburgica anche in quei Paesi resta insindacabile” commenta Travain: “La musica è da sempre anche politica. A quella politica di raccordo europeo attorno a simboli di una civiltà che l’odierna ridicola Unione Europea si affanna più a calpestare che a tutelare pur nell’aspirazione legittima al progresso, noi offriamo il braccio friulano possente e il meticoloso studio, anche nei piccoli gesti!”.

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