EuroAquileienses 02.11.2022/I (en)

ARENGUM/ARENGO/RENC press release (to the Italian press) – Udine, 2 November 2022

A UDINE, DEPOSITATI IN COMUNE I VERBALI DEL 6° ARENGO CONTEMPORANEO

Recapitato a Palazzo D’Aronco il deliberato 2022 dell’Assemblea popolare cittadina fondata dal Patriarca Bertrando. Decine di pronunciamenti, istanze e dichiarazioni, prodotto dell’unico congresso civico partecipativo della città.

Depositati, a Udine, presso l’Ufficio Protocollo del Comune, i verbali dell’Arengo, storica assemblea popolare cittadina, antico istituto di partecipazione, spontaneamente autoriconvocatasi il 29 settembre 2022, per la sua tornata tradizionale nella ricorrenza di san Michele Arcangelo. Numerose le delibere, spazianti in diversi campi del civico interesse: dal rinnovo dell’impegno a favore di un riconoscimento del vero civismo come interlocutore privilegiato della politica, anche in vista delle prossime elezioni comunali, al tema di una conciliazione tra le variamente antitetiche realtà di Trieste e Udine, in un proficuo quadro di armonia regionale; da auspici di ripristino dell’ufficio municipale del Difensore Civico, utile mediatore nelle relazioni tra cittadinanza e Amministrazione, a voti di maggiore sicurezza per la mobilità ciclistica in ambito locale; dagli aspetti organizzativi di un’informazione sempre più incisiva, autonoma e capillarizzata sul territorio in ordine all’iniziativa arengaria ad una specifica promozione della realtà storico-culturale di Pracchiuso, che approfondimenti darebbero ricca di tratti significativi e peculiari; dal rinnovato intento a sollecito di un dibattito cittadino intorno ad opportunità di rilancio, a scopi identitari e turistici, della tradizione del Palio udinese ad un pronunciamento contro la tendenza di Palazzo D’Aronco ad esternalizzaze i servizi mensa scolastici a discapito dei superstiti casi di concorso sociale; da proponimenti di valorizzazione del prodotto culturale cinematografico costituito dal film “Maria Zef” di Vittorio Cottafavi (1981), cruda ed eroica interpretazione di un Friuli arcaico, a provvedimenti contro il degrado dell’ancona storica di Via Pradamano. Eppoi, fiere critiche sulla condotta “discriminatoria” marcatamente e variamente assunta anche dalla locale Amministrazione, nel periodo della cosiddetta pandemia Covid, ai danni di quella porzione di cittadinanza ammessa ad optare per modalità di prevenzione alternative ai vaccini. Ed ancora dissenso nei confronti del Comune per la mancata considerazione della ricorrenza storica dell’XI centenario di prima menzione della signoria Savorgnan, che non solo con la città condivise lo stemma ma visse per secoli in simbiosi con essa sino a farsene maggior paladina e garante di partecipazione democratica. Tra i più attivi nel sollecitare pronunciamenti dell’Assemblea: i cittadini Alfredo Maria Barbagallo, Marzia Bellin, Giuseppe Capoluongo, Renata Capria D’Aronco, Mario Rizzi, Giuseppe Vacchiano ed Alberto Travain. Il “6° Arengo Contemporaneo del Popolo Udinese”, riunito, ospite dell’Università, a Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, in Borgo Gemona, si era aperto, alle ore 10.30, con l’ostensione dell’icona laica del fondatore dell’Assemblea, il patriarca medievale aquileiese Bertrando, Patrono Civile della comunità udinese, per concludersi alle 19.30 con un omaggio alla memoria del compianto civista locale Edoardo Tomasetti, recentemente scomparso. Toccherà ora all’esecutivo espresso dal civico congresso – “Camerarius” ossia presidente: prof.ssa Renata Capria D’Aronco; “Procuratores” ovvero garanti: sig. Renato Placereani e dott.ssa Maria Luisa Ranzato; “Cancellarius” ossia segretario: prof. Alberto Travain; “Consiliarii” ovvero delegati rionali: sig. Alfredo Maria Barbagallo (Quintiere Mercatovecchio), maestra Manuela Bondio (Quintiere Gemona), geom. Giuseppe Capoluongo (Quintiere Grazzano), sig.ra Marisa Celotti (Quintiere Aquileia), sig. Daniele Salerno (Quintiere Grazzano), sig.ra Marie Christine Termine (Quintiere Gemona) – farsi carico di rappresentare espressioni e istanze emerse da quella che risulta essere ad oggi l’unica assemblea popolare deliberante della cittadinanza udinese.

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