EuroAquileienses 02.12.2022/I (en)

FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 2 December 2022

GAFFE LINGUISTICO-DIPLOMATICA NELLA “CAPITÂL DAL FRIÛL” FONTANINIANA

il presidente del Fogolâr Civic euroregionalista, prof. Travain, denuncia l’esclusione dello sloveno, terza lingua del Friuli, dalle formule di auguri proposte dalle luminarie natalizie inaugurate a Udine dal sindaco Fontanini: “Anche qui si mostra l’inadeguatezza di una retorica ‘Capitale’ friulana!”.

Se anche nel preambolo dello Statuto municipale riformato dall’Amministrazione Fontanini si citi ‘la città di Udine, (Udin in lingua friulana, Weiden in lingua tedesca e Videm in lingua slovena) nel tempo Utinum e Udene’, le luminarie natalizie inaugurate dal Sindaco nel Centro Storico, con tanto di banda e belle marce austroungariche, però tradiscono l’apertura di vedute geoculturali in quel senso specifico manifestata dalla Charta comunale. ‘Buon Natale’, ‘Bon Nadâl’, ‘Frohe Weihnachten’ ed globalista ‘Merry Christmas’, ma niente ‘Vesel Božič’: come se una Udine ignava o ignorante negasse un quarto della storia friulana, di quella patriarchina aquileiese e della sua stessa vicenda cittadina, con un duomo sorto sulla cappella evidentemente slava di San Gerolamo, patrono delle genti d’Oltralpe chiamate dai nostri Patriarchi a ripopolare il Friuli devastato dalle scorrerie degli Ungari. E ancora si dimentica l’importanza dei nostri rapporti passati e presenti con la vicina Slovenia, in larga parte un tempo Carniola ossia Carnia Minore dei padri celti… Per la Udine di oggi, tutte baggianate, facilmente sommerse dalla retorica superficiale del Comune fontaniniano!”. Così il prof. Alberto Travain, ideologo e guida dell’ultratrentennale Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” nonché del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, critica la gaffe linguistico-diplomatica ma anche di peso culturale oltreché politico rappresentata dall’esclusione dello sloveno, terza lingua regionale, in termini di parlanti, dopo italiano e friulano, dagli auguri di luce inaugurati nel Centro Storico di una “sempre meno adeguata ‘Capitâl dal Friûl’, capace persino di rinnegare lo spirito del proprio Statuto votato da appena un anno”. “Di che Udine parla Fontanini e di quale Friuli quando si azzarda ad affrontare i temi dell’identità, sempre cavalcati ma in termini semplicistici e grossolani?”: questo si chiede il “tribuno” Travain.

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