EuroAquileienses 03.12.2021/I (fur)

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 3 Dicembar 2021

SINDACO DI TUTTI OPPURE DI NESSUNO!”

La reazione del presidente di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl di fronte alle gravi dichiarazioni di parzialità del Primo Cittadino di Udine in ordine alla propria rappresentanza sul tema della riforma dello Statuto municipale.

Non sono il sindaco di tutti, rappresento quella parte che si riconosce nei valori della cristianità”. Questa la frase, riportata dalla stampa il 1° dicembre 2021 ed attribuita al Primo Cittadino di Udine, prof. Pietro Fontanini, alle prese con una riforma dello Statuto municipale in cui si è voluto anche definire nello specifico il concetto di famiglia da promuovere e tutelare, concetto, secondo il Sindaco, corrispondente a quello cristiano tradizionalista, integrante un uomo e una donna capaci di generare. Il 3 successivo, il presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, prof. Alberto Travain, si è sentito in dovere di scrivere, ancorché informalmente, al Capo dell’Amministrazione udinese per rappresentargli il proprio dissenso, ritenendo inaudito, sul piano politico-istituzionale, che un Pubblico Rappresentante possa pervenire a dichiarazioni simili, soprattutto trattandosi di un Fontanini, con un curriculum eccezionale in Friuli in termini di carriera in seno alle Istituzioni rappresentative. In buon friulano, Travain ha, perciò, ricordato al “suo” Sindaco anche certo il dovere di rappresentare non solo chi crede “tai principis cristians ma ben in tancj altris che la Civiltât e à metût dongje ancje te Mari Aquilee, che no je dome stade di patafebancs”. Non soltanto, quindi, una rimostranza di ordine politico-legale ma anche una ferma rivendicazione – da figura eminente nel campo della valorizzazione identitaria delle memorie del locale passato – di pluralità di vene culturali e valoriali cui attingere nella tradizione stessa del territorio e della sua grande madre ideale ossia Aquileia antica, crogiolo e fucina di civiltà e di sensibilità plurali, non solamente di bigottismo e clericalismo medievali. “Giuridicamente e politicamente, il Sindaco di Udine deve essere il Sindaco di tutti gli udinesi, altrimenti non può farne il Sindaco. Culturalmente, pur serbando le idee personali e quelle del suo partito, sarebbe opportuno che trovasse il modo di conciliarle con le altre sensibilità che, nel presente come nel passato, rilevano tra la sua gente. Ciò detto senza acredine ma non senza meraviglia”.

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