EuroAquileienses 04.07.2022/I (it)

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 4 luglio 2022

DEMOCRAZIE E CITTADINANZE FALLITE: RIFLESSIONI DAGLI “STATES”

Pervenuta a Udine, al Fogolâr Civic, la pregnante missiva di un sodale americano in occasione della Festa nazionale USA: “Grazie a chi ancora è disposto a lavorare per la sovranità del popolo!”. Intanto l’astensionismo aumenta anche in Friuli Venezia Giulia delegittimando politicamente le rappresentanze elette.

In occasione del 4 Luglio, festa nazionale statunitense, la Presidenza del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ha ricevuto, a Udine, una lettera di civiche riflessioni da parte del giovane e “semper fidelis” sodale sig. Francesco Nicolettis, nativo udinese naturalizzato oltreoceano. Eccone il testo. “‘The democracy will cease to exist when you take away from those who are willing to work and give to those who would not!’ (La democrazia cesserà di esistere quando sarà tolto a chi è disposto a fare e sarà dato a chi non lo è!). Con queste parole del terzo Presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, voglio iniziare la mia classica missiva del quattro luglio. Difficile non notare come queste parole siano tutt’ora attuali! Da un paio d’anni a questa parte si è notato un lento ma costante calo di partecipazione dei cittadini nella vita democratica delle loro nazioni, molto spesso generato da un senso di inutilità delle proprie scelte, da un senso di impotenza e dalla convinzione che, siccome il nostro voto non conta, tanto meglio non recarsi nemmeno alle urne ma dare priorità alle proprie faccende. Lo abbiamo scoperto qui in America, nel 2016, quanto falsa sia questa teoria, con la maggioranza dei Democratici rimasta a casa, tanto quel mentecatto di Trump sicuramente non avrebbe vinto, per poi svegliarci in un incubo del quale stiamo ancora pagando le conseguenze, mentre gli Stati Uniti regrediscono precipitosamente. Si nota anche una certa propensione a cercare figure autorevoli, i cosiddetti: ‘uomini forti’, nella speranza che una volta eletti mettano in sesto il Paese da soli, dei novelli Augusti insomma. Che sia un altro tentativo da parte nostra di lavarcene le mani del nostro dovere come cittadini? Ci siamo forse dimenticati che, affinché una Democrazia possa funzionare, essa richiede il costante controllo dei rappresentati sui rappresentanti? La nostra tendenza, di quei pochi che votano, è quella di votare e… basta! Come se fosse uno di quei missili chiamati ‘lancia e dimentica, scordandoci invece che rimane nostro dovere monitorare l’operato degli eletti, che siano essi la nostra scelta oppure no. Una lancia in favore degli States la devo spezzare riguardo a questo punto, considerando che i rappresentanti e i Senatori devono regolarmente tornare nelle loro assemblee statali a rendere conto ai cittadini del loro operato, riunioni che molto spesso diventano dibattiti accesi e che possono costare la rielezione al politico in questione. Che sia quindi il caso di dichiarare il fallimento delle Democrazie come forme di governo? Se questo è il caso, siamo sicuri che sia la Democrazia ad aver fallito e non noi ad aver fallito la Democrazia? E se siamo noi ad aver fallito la Democrazia, come fare a tornare a sensibilizzare la popolazione al loro dovere? Beh, sicuramente il Fogolâr Civic ha trovato uno dei più potenti fini per fare ciò: prendere il nostro passato, attualizzarlo senza farlo decadere in insipide rievocazioni storiche che a parte lo spettacolo visivo non lasciano niente, e ripristinare quell’amore per la nostra terra, per quegli ideali democratici che portiamo avanti da millenni e che sono annidati nel tessuto nostro europeo e per i quali innumerevoli uomini politici e non solo si sono battuti nel corso della Storia! Grazie a tutti voi che quotidianamente portate avanti questa ‘crociata’, permettetemi di definirla così, molto spesso contro istituzioni sorde, nel migliore dei casi, o addirittura ostacolartici, nel peggiore. Grazie per il vostro continuo impegno sul territorio friulano ed europeo, nella vostra missione di ripristinare quei valori e far rivivere quelle figure che abbiamo purtroppo dimenticato e che sono state punti cruciali per lo sviluppo della nostra cultura. Infine, per parafrasare la frase iniziale, grazie per essere ‘those who are willing to work’. Mandi. Francesco Nicolettis”. “Sempre puntuale e pregnante il nostro sergentino americano” ha risposto cordialmente il presidente fogolarista udinese: “Nicolettis ci sprona ancora a procedere, combattivi, per la nostra strada, consapevoli che la nostra battaglia non sia affatto uno scontro di retrovia ma la prima linea di una civiltà che capillarmente contende il campo ad una barbarie oscurante le menti del popolo e volgendole a proprio sfavore. Anche nel nostro Friuli Venezia Giulia ora, alle appena svolte elezioni comunali, l’affluenza alle urne è calata anche sotto il 30%. Se con questi dati, giuridicamente, i Sindaci eletti sono ammessi a dirsi rappresentativi delle rispettive comunità, ancor meno remore avremo a riconoscere le delibere e le deputazioni create da civiche assemblee popolari come senz’altro non meno vivida espressione politica delle nostre cittadinanze!”.

Precedente EuroAquileienses 04.07.2022/I (en) Successivo EuroAquileienses 04.07.2022/I (fur)