EuroAquileienses 05.05.2022/I (it)

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 5 maggio 2022

MAGGIO STORICO UDINESE… PRIVATO

Fogolâr Civic e Academie dal Friûl hanno rivisitato i riti popolari del Calendimaggio locale nella bella cornice del Parco del Cormor. Intitolato un “Mai” al barone von Czoernig e uno a “Paliodonna”. Gara tra “quintieri” fogolaristi: Mercatovecchio trionfatore nel “Palio delle Frittelle” mentre Borgo Aquileia vince la Tombola. Anche scacchi storici “pasoliniani” rievocativi de “I Turcs in Friul”. Il tutto all’insegna del volontariato del “di bessôi”…

Nonostante la ricca tradizione locale inerente alle feste di Calendimaggio, antico usanza primaverile propiziatoria del rinnovamento della natura e della comunità, diffusa in tutta Europa, con particolari ritualità di momenti ludici ed agonistici, il Comune di Udine mai si è speso, in questi decenni di decadenza di contenuti espressi e del ruolo stesso della città in relazione al territorio, in un recupero attualizzante, edificante, sapiente, di quei costumi per farne volano popolare e veicolo di rinascita o rifondazione di un nesso collettivo locale e regionale ripensato dalle fondamenta”. Così il presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” prof. Alberto Travain, giovedì 5 maggio 2022, a Udine, al Parco del Cormor, all’inaugurazione delle private celebrazioni sociali del Maggio Storico cittadino nella tradizione dell’un tempo atteso “Dies Iovis Crispellarum”, Giovedì delle Frittelle, giorno di riti, parate giovanili, scampagnate e addirittura del palio femminile. Iniziativa, insomma, spontanea e privata di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl, a dimostrazione dell’inventiva e della profondità d’intenti di certo libero civismo che nulla davvero ha da imparare da Palazzo D’Aronco e Palazzo Morpurgo. Un’iniziativa specificamente avviata nel 2002, con il “Mai Civic” o Festa Regionale dei Coscritti ovvero della Maturità Civica, dedicata all’accoglienza delle classi neomaggiorenni nella comunità adulta. Nel 2014, più declinato peculiarmente sulle tradizioni popolari udinesi, l’evento è stato riproposto giovandosi anche della preziosa collaborazione della Pro Loco di Città “Borgo Sole Udineovest”.

Le celebrazioni popolari 2022 hanno avuto inizio simbolicamente con la pregnante intitolazione di un enorme, plurisecolare, pioppo spontaneo alla memoria del barone Carl von Czoernig, vero padre contemporaneo dell’idea di una nazione friulana, ottimo soggetto cui dedicare, dunque, il “Mai” 2022, albero civico dell’anno, cadendo il primo giovedì del mese, quello appunto “des Fritulis”, nella ricorrenza del genetliaco del personaggio, classe 1804, coetaneo del santo udinese Scrosoppi. Ecco il testo bilingue, friulano-italiano, della targa di dedica, deposta ai piedi del gigante verde, con spiegamento di bandiere e stendardi del civismo locale: “Pes fraiis di popul dal Mai storic di Udin (Dies Iovis Crispellarum), fiestis de nature e de comunitât che si rignuvissin, che al è tornât fûr dal 2002 il studiât Alberto Travain chi dal puest, ve che il Moviment Civic Culturâl Alpin-Adriatic ‘Fogolâr Civic’ e il Circul Universitari Furlan ‘Academie dal Friûl’, in buine concuardie cu la Pro Loco di Citât ‘Borgo Sole Udineovest’ APS, a intestin cul cûr chest pôl grandonon a di chel studiôs e funzionari asburgjic baron CARL VON CZOERNIG (1804†1889), natîf di Boemie, che, tal 1857, in graciis di lui, l’Austrie si è cjatade il prin Stât di Ete contemporanie a ricognossi il furlan lenghe par so cont e i furlans nazionalitât de Europe: A DI UN VÊR PARI DE NAZION VÂL A DÎ DE CUSSIENCE NAZIONÂL FURLANE, te dì che al finirès juste 218 agns. / In occasione delle celebrazioni spontanee del Maggio storico udinese (Dies Iovis Crispellarum), festa di rinascita della natura e della comunità riproposta dal 2002 dall’intellettuale locale Alberto Travain, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico ‘Fogolâr Civic’ e il Circolo Universitario Friulano ‘Academie dal Friûl’, in accordo con la Pro Loco di Città ‘Borgo Sole Udineovest’ APS, idealmente intitolano questo imponente pioppo allo studioso e funzionario asburgico barone CARL VON CZOERNIG (18041889), nativo boemo, grazie al quale, nel 1857, l’Austria fu il primo Paese contemporaneo a riconoscere il friulano come lingua distinta e i friulani come nazionalità d’Europa: AD UN VERO PADRE DELLA NAZIONE OSSIA DELLA COSCIENZA NAZIONALE FRIULANA, per il suo 218° genetliaco”. “Auspicare rinnovata primavera della nostra comunità, significa riandare anche o innanzitutto alle radici della sua identità e della dignità da essa acquisita nella Storia. Poi che ad accrescerne tale dignità sia il riconoscimento promosso da illustri forestieri quali il von Czoernig è cosa che merita attenzione accentuata. È strano rilevare come questo ‘Padre della Nazione friulana’, intellettuale boemo innamorato del Friuli, capo del servizio statistico di Vienna che censì i friulani, per la prima volta, separatamente dagli italiani, addirittura provenisse dalla provincia ceca, come è singolare considerare che il Patrono Civile di Udine, sommo eroe del capoluogo friulano, fosse un provinciale francese medievale, ossia l’occitano Bertrand de Saint Geniès: anche questo un segno significativo dinterconnessione tra popoli europei” ha rimarcato il prof. Travain, al quale ha fatto seguito l’arch. Giuseppe Vacchiano, presidente di detta Pro Loco cittadina, che ha esordito con un parallelismo alquanto suggestivo tra la spontaneità dell’enorme pioppo associato ora dai fogolaristi e dagli accademisti friulani al von Czoernig e quella dell’impegno civista espresso oramai da decenni dalle sigle sociali convenute. Intervenuti anche l’ing. Gildo Solari, segretario della Pro Loco, oltre alle caposezione fogolariste sig.ra Paola Brochetta e sig.ra Marisa Celotti, alle consigliere sig.ra Anna Rosa Caeran e sig.ra Rosa Masiero e ai decani sociali maestra Manuela Bondio e sig. Eugenio Pidutti.

Seconda tappa del privato evento: l’adozione popolare di un tiglio, richiamo simbolico alla democrazia dei Comuni rustici borghigiani udinesi, pianta da intitolarsi alla rimpianta manifestazione “Paliodonna”, attualizzante il locale palio femminile trecentesco correlato alle feste di Calendimaggio, ludi dismessi vent’anni or sono causa divergenze tra organizzatori, partecipanti e Comune di Udine. “Si trattò di un evento, ideato e organizzato da privati – ricordo l’AMU, Associazione Manifestazioni Udinesi, capitanata dall’avv. Piero Colle –, che dal 1994 al 2002 rianimò la città dividendola in ‘Borghi’, unità storiche compositive del nesso urbano, e che il Fogolâr Civic prima avallò e culturalmente sostenne come utile stimolo alla rinascita della dimensione rionale della vita cittadina e vent’anni or sono tentò di contribuire a salvare in extremis scendendo in campo in rappresentanza ideale dei Quintieri della Città Storica. Una stagione che ci ha visti senz’altro propulsori di recupero e attualizzazione delle identità civiche della tradizione, al fianco o all’origine di variamente significative esperienze di ripresa o di reinvenzione dei nessi ‘borghigiani’ udinesi. Particolarmente pregnante il percorso fatto con la compagine del Borgo Sole, all’origine dell’odierna omonima Pro Loco urbana” ha detto Travain, ostentando la casacca con lo scaglione “savorgnanesco” di Udine, portata, nel 2002, dalla fantina capodistriana Martina Koslovic, che vinse l’ultimo “Paliodonna” sotto le insegne fogolariste. Un momento, dunque, per l’“amarcord” ma anche per riflettere e per auspicare rinnovati intenti in tale direzione.

È stata poi la volta del “Palio delle Frittelle”, tenzone dolciaria tra Quintieri sociali del Fogolâr Civic, che ha messo a dura prova la commissione giudicatrice esterna, presieduta dall’arch. Vacchiano ed integrante l’ing. Solari oltre al cittadino sig. Gianfranco Del Fabro. A coordinare il tavolo, la sig.ra Pasqualina Redivo. Vincitore il Quintiere di Mercatovecchio, al secondo posto quello di Gemona ed al terzo quello di Grazzano. Varie le tipologie di frittelle proposte: da quelle alle mele, presentate dalle consigliere maestra Bondio e maestra Rosalba Meneghini a quelle alla salvia, realizzate da quest’ultima; a quelle all’uvetta, cucinate dalla caposezione sig.ra Brochetta, dalla consigliera sig.ra Masiero e dalla simpatizzante sig.ra Valbona Rama; a quelle, infine, alle carote, prodotte dallo stesso presidente prof. Travain. Apprezzate anche le madeleine della consigliera sig.ra Caeran.

Dopo il previsto picnic campestre, è giunta l’ora della tombola fogolarista, presiduta dal decano sig. Pidutti, che ha rivisitato la tradizione popolare udinese, apportandovi originali innovazioni. Vittoriosa la caposezione sig.ra Celotti, seguita dal presidente prof. Travain e dalla decana maestra Bondio. A concludere la giornata, la sfida scacchistica – gran tradizione del popolo udinese – con pedine commemorative della pasoliniana epopea de “I Turcs tal Friul”, opera del prof. Travain, che, alla guida degli Ottomani ha travolto le schiere friulane capitanate dal sig. Pidutti, il quale ha subito chiesto la rivincita con scacchiera ordinaria, prevalendo infine sul presidente. Il prof. Travain, il sig. Giuseppe Capoluongo, la sig.ra Celotti e la maestra Meneghini hanno preso parte agli eventi in programma anche in rappresentanza della cittadinanza udinese riunita in arengo: il primo in qualità di cancelliere vicepresidente, gli altri come consiglieri del corpo civico. All’iniziativa sono pervenuti messaggi di plauso anche dal cameraro dell’Arengo cittadino, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, e dalla fogolarista onoraria prof.ssa Elisabetta Marioni, anche assessore all’Istruzione del Comune di Udine. “Un’iniziativa da riproporre, quanto meno come usanza sociale!” ha concluso il presidente di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl: “Un’usanza sociale che possa farsi anche testimonianza di attivismo civico contrapposto a miopa ed ignavia istituzionali!”.

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