EuroAquileienses 05.07.2021/I (fur)

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 5 Lui 2021

IL COMUNE DI UDINE RISCOPRE I TIGLI DEL FOGOLÂR CIVIC COMMEMORATIVI DEI BORGHI STORICI

Ricognizione cerimoniale dei simboli arborei delle tradizioni di autonomia e democrazia rionali della Nuova Aquileia del Patriarca Bertrando. Itinerario cicloturistico proposto dal Comune. Il presidente fogolarista Travain: “Quei tigli richiamino a valori civici radicati e alla friulanità di questa città!”. L’assessore Cigolot: “Il Comune promuoverà l’identità cittadina!”. La consigliera Marioni: “Rivitalizziamo il mito civile del Patriarca Bertrando. L’arch. Vacchiano: “Ricollegare i suburbi al centro!”.

Lunedì 5 luglio 2021, si è svolta a Udine la “BiciVuaite dai Borcs di Udin”, ricognizione civica dei tigli commemorativi degli antichi Comuni rustici aggregati alla città, secondo tradizione, dal patriarca aquileiese Bertrando, proclamato vent’anni or sono Patrono Civile municipale. L’iniziativa è stata promossa dal Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e dal Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Udine. Una staffetta, guidata dall’assessore comunale alla Cultura, sig. Fabrizio Cigolot, e dal presidente dei sodalizi promotori, prof. Alberto Travain, ha raggiunto in bicicletta i tigli dedicati al ricordo delle Circoscrizioni novecentesche (area verde termine via del Faula) e delle Decanie medievali udinesi dei Borghi Superiori (area verde Mc Bride, via S. Daniele), Pracchiuso (area verde Teatro Nuovo, via Trento), Aquileia (area verde piazzale D’Annunzio), Grazzano (area verde termine via della Vigna) e Poscolle (area verde Cappello, piazzetta Gorgo). Piantumati, per la prima volta, vent’anni or sono, nel 2001, da Fogolâr Civic e Academie dal Friûl, grazie in particolare all’impegno dell’indimenticato civista friulano Ermes Silvano Candido, quegli stessi tigli, memoria storica di autonomia e democrazia rionale, in gran parte ricollocati nel 2011 grazie alla collaborazione della Pro Loco di Città “Borgo Sole Udineovest”, sono ora anche tappe di un itinerario cicloturistico culturale, inaugurato per l’occasione, dall’Ufficio per la Lingua Friulana del Comune di Udine, a cura del sig. Francesco Passarino.

Presso ogni tiglio è stata appesa una coccarda con i colori bianconeri di Udine ed il verde dei suburbi cittadini oltre al nastro in riferimento al quintiere storico d’appartenenza di ciascun borgo nella Udine medievale. Sulle coccarde la dedica “par vîfs e muarts” di ogni singola comunità rionale. La manifestazione si è conclusa di fronte alla loggia dell’antica canonica del borgo Poscolle, in piazzetta Gorgo, storica sede rionale udinese, dove, prendendo la parola, il presidente sociale prof. Travain ha indicato nell’iniziativa il valore di civica testimonianza di una tradizione di autonomia e di democrazia capillarmente radicata nella storia municipale e si è congratulato per la cordiale condivisione mostrata su questo tema dall’Amministrazione civica. L’assessore Cigolot ha sottolineato l’importanza, per il Comune, d’investire non soltanto sulla città in senso urbanistico ma anche certamente culturale-identitario, con chiari scopi di promozione della coesione territoriale, ed ha ringraziato il Fogolâr Civic e l’Academie dal Friûl per il pluridecennale impegno notoriamente svolto in tale direzione. Presente anche la presidente della Commissione Cultura del Consiglio comunale, prof. Elisabetta Marioni, che ha rimarcato la necessità di sostenere iniziative simili, che rimandano ad ideali di cittadinanza rivitalizzanti al mito cittadino del grande Patriarca Bertrando. Tutti gli interventi hanno rilevato la necessità di ricostruire una cultura civica incentrata sulla cortesia e sulla ricerca di un’armoniosa collaborazione tra cittadini e amministratori. Al tiglio di via della Faula, era intervenuto anche il presidente della suddetta Pro Loco di Città, arch. Giuseppe Vacchiano, primo presidente circoscrizionale della storia udinese contemporanea, ricordando, in particolare, le istanze delle periferie odierne e la necessità di un loro autentico coinvolgimento nel tessuto cittadino. Al termine, le insegne commemorative degli antichi “quintieri” comunali, ossia le Circoscrizioni medievali, recate da rappresentanza sociale del Fogolâr Civic (q. Mercatovecchio: alfiere prof.ssa Renata Capria D’Aronco; q. Aquileia: alfiere sig.ra Marisa Celotti; q. Mercatonuovo: alfiere sig.ra Milvia Cuttini; q. Gemona: alfiere sig.ra Paola Brochetta; q. Grazzano: alfiere sig.ra Iolanda Deana), si sono deferentemente inchinate per rendere omaggio a secoli di umanità e di comunità vissute dagli storici suburbi cittadini, le cui antiche assemblee o vicinie, come in gran parte della Mitteleuropa, si riunivano, appunto, attorno ai tigli. Intervenute varie espressioni della società civile e culturale cittadina, tra cui la prof.ssa Paola Quargnolo, l’ing. Gildo Solari, le signore Laura Paviotti e Primarosa Braschi. “I borghi udinesi furono storicamente il nerbo della friulanità anche linguistica della città e base importante del suo legame popolare con il territorio e la cultura del Friuli: bisognerebbe tenerne conto” ha annotato il prof. Travain come chiosa finale all’iniziativa. 

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