EuroAquileienses 05.08.2021/I (it)

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 5 agosto 2021

CIVISMO FRIULANO CONTRO LA TIRANNIDE SEGREGAZIONISTA DEL GOVERNO ITALIANO

A fronte delle ultime segregative restrizioni anti-Covid disposte da Palazzo Chigi, il presidente dei sodalizi friulani del Fogolâr Civic e dell’Academie dal Friûl promette ai sodali una linea inclusiva in sede di programmazione sociale e grida all’abominio morale e politico: “Se lo Stato italiano, così, discrimina i suoi cittadini, io non lo farò con i miei sodali!”.

Amici, collaboratori, simpatizzanti! In merito alla vaccinazione anti-Covid, personalmente garantirò, finché mi sarà possibile, a tutti i sodali del movimento civico che ho l’onore e l’onere di guidare, felicemente partecipanti alle numerose attività sociali, quel libero diritto di scelta, senza timori di discriminazione, che subdolamente e illegittimamente ora lo Stato italiano nega ai suoi cittadini, facendosi beffe dell’Unione Europea che ne difende, invece, in questo caso, le fondamentali libertà. Non faremo gli eroi, ma non saremo sudditi, da buoni friulani del miglior ceppo! ‘Melius est quod patria destruatur quam libertas amittatur’: ‘Miôr disfats che sotans!’”. Questo il messaggio alla compagine civista che si raccoglie dietro le insegne del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, diffuso il 5 agosto 2021 dal presidente delle due organizzazioni, prof. Alberto Travain, a fronte di quelle che lo stesso ha definito “goffe, incoerenti e inefficaci restrizioni imposte da un Governo italiano cui non si capisce se prema più combattere validamente il Covid o semplicemente promuovere un vaccino che, però, ben si guarda dal rendere obbligatorio, preferendo dividere e segregare gli italiani incredibilmente non in base al rifiuto di obbedire a un disposto bensì ad un libero esercizio di scelta”. “Procedura incredibile, vergognosa, senza precedenti – ha detto il professore – nella storia della Repubblica: un’incostituzionale censura d’opinione ed un’altrettanto incostituzionale discriminazione di Stato! La Costituzione valeva soltanto per mandare in galera i patrioti veneti che, nel 1997, misero in scena la ‘liberazione’ del campanile di San Marco a Venezia da questa ‘Repubblica, una e indivisibile’? Quanto a me, non mi renderò, nel mio piccolo, affatto corresponsabile morale di questo abominio politico. Non si tratta di scienza e nemmeno logica: è solamente abominio politico. L’attività dei nostri sodalizi sarà organizzata in modo che nessuno sia discriminato ed escluso come pare vogliano le Autorità italiane! Iniziative, quindi, all’aperto ed aperte a tutti. Alla faccia di questo Governo, che ha esaurito i titoli per aver rispetto, e di chi lo scimmiotta a livello regionale e locale, soffiando irresponsabilmente sul fuoco della divisione e dell’astio tra concittadini! Tutto questo nell’ambito dei nostri sodalizi non deve avvenire: personalmente non lo permetterò, a costo di mandare tutto a carte all’aria!”.

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