EuroAquileienses 06.08.2022/I (fur)

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 6 Avost 2022

TRAVAIN SINDACO DELLA NUOVA UDINE DI BERTRANDO?

Voci insistenti danno il noto leader culturale civista udinese tra i possibili candidati alla massima carica di Palazzo D’Aronco. Il combattivo presidente di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl: “Ufficialmente nulla confermo e nulla smentisco. Certamente è ora che una certa Udine alzi la voce nelle dovute sedi e mostri la faccia, di nuovo gagliarda ed irriducibile, per sé stessa ed un Friuli libero da barbarie e da tirannia!”.

Pregiatissimi, apprendo dal sito web municipale che il 6 giugno prossimo il Consiglio udinese commemorerà il Patriarca Bertrando quale Patrono Civile locale. Fa senz’altro onore a questo Consiglio l’aver accreditato a livello statutario la tradizione che vede nello stesso un padre della patria e della democrazia nel Comune di Udine. Non fa, invece, onore a quel medesimo consesso l’aver ratificato la più antidemocratica costituzione rionale della storia cittadina, addirittura prevedente Consigli di Quartiere non eletti bensì nominati dall’Amministrazione. Questo non significa onorare Bertrando. L’augurio è, certo, che il Consiglio entrante possa far di meglio anche su questi temi. Personalmente, ad una democrazia gettata alle ortiche, preferisco una signoria illuminata, alla stregua di quella il cui stemma, irridente, campeggia sulle Loro teste, spacciato per simbolo comunale! Apprezzeranno, forse, la franchezza? Chissà… Apprezzino un cordiale saluto!”. Il tutto suggellato dallo stesso stemma, quello dei Savorgnan, paladini del grande Bertrando e delle istituzioni del Comune popolare del tempo, retto dall’Arengo civico e dalle deputazioni dei quintieri”. Questa la lettera che due mesi or sono approdava in Consiglio comunale a Udine, a firma del prof. Alberto Travain, combattivo presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, da oltre tre decenni protagonista in città di una promozione senza precedenti in età contemporanea, volta al recupero e all’attualizzazione culturale, sociale e politica della figura e del mito civici correlati all’antico e popolarissimo principe-vescovo che leggenda vuole fondatore . A due mesi di distanza, su quaranta consiglieri ed un sindaco, riuniti il 6 giugno 2022, per la prima volta, appositamente allo scopo di ricordare, ai giorni nostri, il Patrono Civile degli udinesi, ecco che solamente il consigliere dott. Enrico Bertossi ha degnato di risposta la missiva civista, alquanto contrariato per i contenuti ed invitante, di conseguenza, il prof. Travain a volersi misurare su questi temi nell’arena politico-.amministrativa delle prossime elezioni. Non l’avesse mai scritto! Da settimane, ormai da due mesi, insistente e giammai smentita a Udine, si diffonde la voce che, stavolta, alla prossima tornata elettorale per Palazzo D’Aronco, l’irriducibile “tribuno” culturale dell’Udinesità, ideatore e animatore da oltre trent’anni di mille iniziative volte a recuperare e a rivitalizzare socioculturalmente uno spirito civico da vera e possente capitale democratica del Friuli Storico, davvero potrebbe scendere in campo, candidato sindaco con lista propria, e portavi il peso, al di sopra delle parti, di un impegno e di una visione della città che potrebbe incidere non minimamente sugli equilibri già precarissimi della compagine politica udinese e, di conseguenza, anche di quella friulana. Nulla di ufficiale, ma nessuna smentita…

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