EuroAquileienses 06.11.2021/I (it)

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 6 novembre 2021

LA ‘NUOVA SELVA DI SAN GOTTARDO’ RICORDI I BRIGANTI CHE LA INFESTAVANO E CHI LI DEBELLÒ!”

Il presidente di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl sul destino dell’area di Cascina Mauroner, incredibilmente abbattuta dal Comune di Udine, nonostante costituisse un simbolo storico del territorio.

La cassine Mauroner – che le vês tirade jù a pote vie – a son passe cent agns che e je zone archeologjiche impuartantone di Udin bande la Tor”. Ha esordito così, rivolgendosi informalmente al Sindaco di Udine, il presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” nonché del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, prof. Alberto Travain, a fronte delle pubbliche espressioni di stizza del Primo Cittadino per le obiezioni opposte dalla Soprintendenza al progetto comunale di un bosco urbano in luogo dell’antica Cascina Mauroner, incredibilmente abbattuta dall’Amministrazione, sebbene rappresentasse in sintesi la memoria storica del quartiere. Obiezioni, quelle della Soprintendenza, motivate da interesse archeologico che per il sindaco prof. Fontanini pare non rilevare. “Mi visi ancjemò Gjino di Cjaurià che al scriveve un tant. Se chê pûr sfondrade di Soreintendence e met il cjapiel archeologjic, reson e à. E veve di fâlu, però, ancje in chê volte che, no tancj agns indaûr, a àn savoltât borc S.t Pieri, tra Gjervasute e S.t Svualt, che al jere un sglavin di robe romane, che si lu saveve benon di cent agns. E pûr a àn savoltât dut e fatis vilutis: une vergogne. Soreintendence no à credit di nuie. In chest câs, però, e pues vê reson”. Pur ribadendo la sua scarsissima considerazione dell’Istituzione statale preposta alla tutela dei beni culturali e ambientali del territorio, portando ad esempio negativo il caso della sua evidente sostanziale latitanza nella zona archeologica di Borgo San Pietro, nella periferia sudoccidentale della città, il presidente fogolarista ha sostenuto comunque le ragioni dell’organo ministeriale, avallando l’ipotesi di plausibili testimonianze romane ivi sepolte. Riguardo, poi, all’eventuale realizzazione del bosco urbano, il prof. Travain ha suggerito al Sindaco di “intitulâ la boschete aes selvis di S.t Gotart là che a jerin i brigants netâts fûr di Beât Beltram” ossia d’intitolarlo al ricordo delle selve in cui nel Medioevo si annidavano i famosi briganti di San Gottardo, debellati dall’irriducibile Patriarca Bertrando, Patrono Civile degli udinesi.

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