EuroAquileienses 09.08.2021/I (en)

FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 9 August 2021

PINGUENTE, 600 ANNI FA ULTIMO EROICO BALUARDO DELLO STATO AQUILEIESE

Celebrata popolarmente a Udine, centro politico dell’antico Patriarcato di Aquileia, l’estrema resistenza della cittadella di Pinguente o Buzet nell’attuale Istria croata, ultima località dello Stato patriarcale ad arrendersi 600 anni or sono alla Repubblica di Venezia dopo sette mesi di assedio. Momento commemorativo e dedica a Porta Aquileia per iniziativa del movimento Fogolâr Civic Academie dal Friûl. Il leader prof. Travain: “Fu lezione di tenacia di cui l’Istria è maestra dal tempo in cui si oppose agli antichi Romani!”. Inviato anche un messaggio al sindaco della storica piazzaforte patriarchina.

Il 9 agosto 1421, dopo sette mesi di disperata e coraggiosa resistenza, l’ultimo baluardo aquileiese, la piccola Orvieto dell’Istria, Pinguente o Buzet, capitolava di fronte agli eserciti della Serenissima, non prima, però, di aver ucciso lo stesso comandante veneziano, Filippo Arcelli, che l’anno prima aveva occupato Udine e gran parte del Friuli. Un episodio indimenticabile ed a ricordarlo, presso la stessa porta urbica udinese che, nel 1420, vide entrare il condottiero invasore alla testa delle truppe marciane, ci hanno pensato il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ed il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, immancabili nel commemorare i fatti storici di maggior pregnaza per la cultura civica delle genti un tempo affratellate da Aquileia. Ed a Porta Aquileia, a Udine, ha parlato, quindi, il leader dei due sodalizi, prof. Alberto Travain, il quale ha innazitutto sottolineato il valore sempre attuale di certe memorie: “Fu lezione di tenacia di cui l’Istria è maestra dal tempo in cui si oppose agli antichi Romani! Spiace, però, che queste memorie sembrino trascurate anche dalle stesse organizzazioni culturali istriane fiorenti in regione. E ciò solo per il fatto di essere più remote rispetto a terribili drammi più recenti quali quelli dello scontro etnico e ideologico, di lager e foibe nonché dell’esodo conseguente? Ricorderei alle comunità storiche italiche d’Istria e alle loro propaggini forogiuliane che fu la Serenissima, cui pare ancora culturalmente siano devote, ad incoraggiare la slavizzazione dell’entroterra istriano, non i Patriarchi, che invece difesero militarmente quella penisola dall’incursione dei predoni balcanici. Su tutti il ricordo del dimenticato marchese partriarchino Leonardo di Tricano, oggi Arcano, in Friuli, il quale seppe con grande vigore tenere loro testa, non in quanto di etnia diversa ma trattandosi d’incursori!”. Ha preso la parola, poi, la vicaria delle due associazioni promotrici, prof.ssa Renata Capria d’Aronco, anche presidente del Club per l’Unesco di Udine e prefetto del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo, la quale ha sottolineato l’importanza di un culto della Storia come radice e maestra di vita, culto oggi tendenzialmente trascurato nella Scuola italiana: assente in genere nelle scuole friulane la pregnante storia dello Stato patriarcale, età dell’oro della vicenda locale. Nel suo intervento, poi, il giovane storico Daniele Lizzi, studente universitario di lettere classiche, ha rimarcato il valore locale ed universale ad un tempo di simili commemorazioni, vertenti, ad esempio, sul tema capitale della civica resistenza di fronte a invasori ed usurpatori. Ha tratto, infine, le conclusioni la prof.ssa Elisabetta Marioni, presidente della Commissione culturale del Consiglio comunale di Udine, la quale, nel portare il saluto dell’Amministrazione dell’antica capitale friulana, ha ringraziato il prof. Travain per il suo impegno unico, volto a non disperdere un patrimonio di memorie storiche articolato e complesso. La prof.ssa Marioni ha, poi, senza dubbio, sottolineato la necessità che l’ambito scolastico faccia la propria parte nel trasmettere una coscienza del passato produttiva, atta a dare esempi e conforto ideale alle nuove generazioni in formazione. Intervenute anche la prof.ssa Luisa Faraci e la sig.ra Anna Tomat. Presenti le fedelissime del Fogolâr Civic: la segretaria sociale sig.ra Iolanda Deana; la soprintendente sig.ra Marisa Celotti; le gonfaloniere sig.ra Paola Brochetta, sig.ra Anna Caeran, sig.ra Milvia Cuttini; le sodali sig.ra Paola Della Vecchia, sig.ra Antonietta Di Lorenzo. Deposto, infine, ad un cardine dell’antica Porta Aquileia, un nastro tricolore euroregionalista recante la scritta “PINQVENTO EXTREMO SVO PROPVGNACVLO AQVILEIENSIS EUROPA DICAT” ossia “L’Europa aquileiese dedica (questo) a Pinguente, ultimo suo baluardo”. E, ancora, in friulano: “A Buzet/Pinguente (Istrie), ultin bastion dal Stât di Aquilee”. E in inglese: “To Buzet/Pinguente (Istria), the last bastion of Aquileian State”. Un messaggio commemorativo è stato inviato anche al sindaco di quella storica località dell’Istria croata.

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