EuroAquileienses 09.08.2022/I (en)

ARENGUM/ARENGO/RENC press release (to the Italian press) – Udine, 9 August 2022

A UDINE IL SINDACO FUORI DALL’ARENGO

Le magistrature civiche elettive propongono l’esclusione del Primo Cittadino dall’Assemblea popolare in ossequio ad antico spirito indipendente degli udinesi rispetto alle autorità sovraordinate: “Un passo coerente lungo la strada dell’innata autodeterminazione di un popolo municipale al centro del Friuli!”.

Il Sindaco come autorità governativa statale sarà escluso ora dall’Arengo udinese moderno in nome di una tarda e inveterata tradizione, aspramente contestata un tempo dai luogotenenti veneti, sospettosi riguardo a certe disinvolture dei loro sudditi locali, intese come forme implicite di autodeterminazione. Pura innovazione contemporanea sarà d’ora in poi l’istituto della delega, sinora non ammesso, nelle votazioni arengarie eppure garanzia a copertura di quella fascia di cittadinanza altrimenti impossibilitata ad intervenire alle adunanze dell’Assemblea popolare urbana. Ecco alcune delle novità introdotte in via sperimentale nella prassi del rinnovato Arengo partecipativo, che si riunirà il 29 settembre 2022 a Udine, novità proposte collegialmente dalle magistrature civiche in carica, chiamate a consiglio, il 9 agosto, dal cameraro prof.ssa Renata Capria D’Aronco sotto le volte del celeberrimo Caffè Contarena, foro coperto della Nuova Aquileia udinese. Presenti, il procuratore assembleare dott.ssa Maria Luisa Ranzato, il cancelliere prof. Alberto Travain e i consiglieri rionali sig. Giuseppe Capoluongo, sig.ra Marisa Celotti e sig.ra Iolanda Deana. Tema di discussione sono state anche le pratiche di verbalizzazione dello scrutinio palese “per voces” caratteristica “identitaria” dell’Arengo udinese e della tradizione democratica friulana originaria. Singolare ospite d’onore della seduta, dono d’infanzia della nonna materna dell’odierno detto segretario arengario: una minuta campana in rame, recante il simbolo pur controverso del Leone di San Marco, vero cimelio della cultura civica locale contemporanea, utilizzato a fine Anni ‘80 nella rubrica radiofonica civista intitolata “La Cjampane dal Arengo”, condotta da giovanissimo e già combattivo Travain, debuttante al tempo sulle barricate delle mobilitazioni popolari a tutela dei beni culturali e ambientali di Udine e del Friuli. Fu così, quindi, che l’Arengo medievale, fondato vuolsi dal Patriarca Bertrando, in città ricomparve come memoria attiva ed ispiratrice di nuove stagioni di democrazia e partecipazione. Soppresso nel 1513 a causa di eccessi ed “autoriconvocato” nel 2015 grazie a intuizione di detto Travain, l’Arengo udinese ossia l’Assemblea ora istituto spontaneo della cittadinanza si è autosospeso nel 2020 per protesta contro il Comune, accusato di scarsa considerazione. E il duello continua oggi con l’esclusione del cosiddetto Primo Cittadino dalla presidenza onoraria dell’assise, in vece dell’antico Capitano aquileiese e poi del Luogotenente veneziano.

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