EuroAquileienses 09.10.2022/I (fur)

Note CCU BORGO STAZIONE pe stampe taliane – Udin, 9 Otubar 2022

BONIFICARE’ IL BORGO STAZIONE DI UDINE USANDO GLI STUDENTI?

Il conservatore dello storico coordinamento rionale, prof. Travain, comprende pienamente le perplessità degli universitari di fronte all’idea di uno studentato in un quartiere “difficile”: “Pretendano le garanzie che sinora le Autorità non hanno mostrato di saper assicurare!”.

Certo che ci farebbe comodo spregiudicatamente usare gli studenti universitari per bonificare socioculturalmente il quartiere della Stazione: ci farebbe comodo schierali sul campo in cui hanno fallito tutte le Amministrazioni udinesi ma innanzitutto lo Stato italiano e la sua inadeguata legislazione. Con buona pace dei commentatori che si scandalizzano di fronte al dissenso di studenti e Rettore in ordine all’idea di costituire presso Casa Burghardt uno studentato, in un contesto che quotidianamente solleva dubbi sui reali ordine e sicurezza – reali e non solamente percepiti – che le Istituzioni di questa Repubblica dicono di garantire, non si sa dar torto a chi non ritiene di vedersi, a proprie spese, schierato sulla prima linea di un fronte in cui è evidente che le Autorità hanno scelto da tempo una strategia di contenimento, non certo d’assalto e d’inquadramento della situazione. In qualità di conservatore dello storico Coordinamento Civico Udinese ‘Borgo Stazione’ non posso che auspicare che universitari e Rettore pretendano garanzie tali da rendere possibile e proficuo per tutti il prospettato loro ingresso in Casa Burghardt, ricordando come l’edificio stesso sopravviva, pur alterato ovvero deturpato – a seconda dei punti di vista – grazie a una mobilitazione popolare che nei primi anni di questo secolo e di questo millennio ha fatto per quanto possibile da pungolo e da presidio della qualità della vita del rione. Cari studenti, saremo senz’altro vostri alleati!”. Così il conservatore del Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”, prof. Alberto Travain, a commento degli sviluppi della vicenda della destinazione a studentato dello storico magazzino tardo-ottocentesco degli spedizionieri ungheresi insediatisi nel rione ferroviario udinese all’indomani dell’inaugurazione della locale Stazione asburgica.

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