EuroAquileienses 09.12.2021/I (en)

FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 9 December 2021

AQUILE DICIOTTENNI

Rinnovati privatamente a Udine i riti della “maturità civica”. Foulard civista e bandiera friulana per il neomaggiorenne Riccardo Cutrino, impegnato studente e giovane intellettuale, beniamino del Fogolâr Civic. Il presidente prof. Travain: “Facilmente voi giovani sarete migliori di noi!”

Non ci aspettiamo da voi maggior senso di legalità bensì di giustizia!”: così, a Udine, il presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, prof. Alberto Travain, rivolto alla classe di cittadinanza neomaggiorenne che i due sodalizi, come loro costume, hanno voluto omaggiare nell’anniversario della Rivendicazione della Contadinanza del Friuli (9 dicembre 1503), commemorativo della più eccezionale conquista democratica della storia friulana ed europea moderna, giorno dell’orgoglio civico regionale. È toccato, quest’anno, allo studente udinese Riccardo Cutrino, sempre più valido e qualificato collaboratore nelle iniziative di cultura civica poste in essere dal suo noto ex docente delle secondarie inferiori, ricevere l’ormai tradizionale foulard bianco, evocante la “toga virilis” romana, antichissimo simbolo di cittadinanza universale, localmente associato al mito di Madre Aquileia, foulard liberalmente confezionato dalla sodale fogolarista sig.ra Rosalba Meneghini. È stato il prof. Travain in persona a consegnare al ragazzo il fazzoletto civista presso quella Scala di Mercatovecchio della pubblica Loggia udinese che 518 anni prima una delegazione di contadini salì ricercando l’appoggio del Comune attorno all’istanza di un moderno tribunato regionale della plebe da opporre al parlamento feudale del Friuli. Insieme al foulard, il diciottenne udinese ha anche ricevuto dal professore la bandiera friulana od aquileiese, per non dimenticare il seicentenario del supplizio dell’ultimo eroico alfiere del Patriarcato politico del Friuli, l’irriducibile Marco di Moruzzo. “La speranza è quella che i giovani possano essere civicamente e umanamente migliori delle generazioni che li hanno preceduti!” ha rimarcato il tribuno culturale friulano. E il giovane Curtino si è poi recato nel duomo di Udine, per rendere omaggio alla sepoltura del Patrono Civile municipale, Patriarca Bertrando di Saint Geniès, nel ventennale della sua proclamazione, personaggio cui lo studente, nel 2021, ha dedicato magistrali orazioni e conferenze pubbliche. È seguito il simbolico tocco dell’Urna Patriarcale con il fazzoletto e con la bandiera donati al “coscrit”, riverbero di antico costume popolare. Oltre alla madre del ragazzo, sig.ra Alessandra Madotto, presenti, in delegazione d’onore, le due più attive caposezione fogolariste udinesi, sig.ra Anna Rosa Caeran e sig.ra Marisa Celotti, per i quintieri di Mercatovecchio ed Aquileia. Nota di partecipazione è giunta anche dalla referente del quintiere di Mercatonuovo, sig.ra Milvia Cuttini, oltreché dalla vicaria sociale prof.ssa Renata Capria D’Aronco, figura di spicco della società civile locale, presidente dell’Associazione Udinese per il Recupero della Democrazia Storica Partecipata “Pro Arengo Udine” e prefetto del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo. Trattenuta da impegni istituzionali, anche la prof.ssa Elisabetta Marioni, socia onoraria del Fogolâr Civic nonché assessore comunale all’istruzione ha inviato un messaggio di felicitazioni. “È stato un onore per me e vi ringrazio – ha detto Cutrino – ed è stata anche la conferma della mia partecipazione civica e del mio impegno da cittadino udinese e friulano. Guardiamo al futuro rispettando il passato!”. Toccante la dedica del fazzoletto e dell’antica insegna: “Nella bandiera, alla cui difesa seicento anni or sono un valente friulano sacrificò se stesso pur di non cederla a nemico invasore, campeggia sovrana una giovane aquila: una giovane aquila, quale tu sei per i tuoi concittadini, pare qui levarsi dal proprio nido, da quegli affetti, legami inscindibili della prima stagione di ogni esistenza. Una giovane aquila, come quella dorata dal sole che salutò dal cielo turchino la fondazione di Aquileia, metropoli alpino-adriatica, euromediterranea, antico faro della tua civiltà, divenendo simbolo di questo cuore d’Europa da cui ora tu spicchi il volo come autore della tua storia e di quella del mondo. Di quel cuore d’Europa non dimenticare di essere primo titolare e custode. Dipenderanno anche da te ogni giorno rispetto e difesa dei diritti dell’Uomo. Diritti per cui, con grande valore, ci si è battuti anche nella storia della tua piccola regione di frontiera, crocevia di popoli derivante il nome da quello di Cesare, il governatore che elevò a cittadini i sudditi locali e marciò sulla Roma delle ingiustizie. Questa è la terra che ti ha visto crescere: culla di uno dei più antichi e potenti parlamenti d’Europa e persino di un contro-parlamento popolare; patria di gente fiera e tenace; gente che ha osato, nella sua storia, coraggiosamente sfidare potenti prepotenti del mondo e ribellarsi a tiranni locali, che ha interpretato e predicato in Europa e nel mondo valori culturali e spirituali irrinunciabili, che ha costruito la sua identità sulla dignità. Di questa terra e di queste genti, di ciò che sono state e di ciò che avrebbero voluto essere, tu sei oggi erede. Il loro futuro dipende anche da te!”. Particolari parole di stima sono state espresse nei confronti del ragazzo dal presidente prof. Travain: “Limpido ed irriducibile già in prima media, animato da vera passione civile e dedizione culturale al territorio. Memorabili i suoi discorsi al Consiglio Comunale dei Ragazzi di Pradamano, località che oggi innanzitutto a lui deve il ripristino della memoria storica del pozzo paesano, raccordo e simbolo della comunità. Oratore eccellente, raffinato conferenziere, equilibrato, pacato eppure profondo ed appassionato. Promotore anche di percorsi civico-turistici sulle orme del mito della Nuova Aquileia udinese! Insomma, Riccardo Cutrino promette bene! Il Beato Bertrando ne sorvegli i passi!”. Al termine, brindisi d’ordinanza al Caffè Contarena. 

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