EuroAquileienses 10.02.2021/I (it)

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 10 febbraio 2021

GIORNO DEL RICORDO” TRANSNAZIONALE CONTRO LA FEROCIA DEI NAZIONALISMI

Sostando, nel Duomo di Udine, presso lo stallo dei Patriarchi di Aquileia, vescovi-principi della prima Mitteleuropa unita, rappresentanza presidenziale del Fogolâr Civic euroregionalista friulano ha voluto rendere omaggio alla memoria di tutte le vittime dei nazionalismi eccitati da Stati e regimi che sostituirono, tra Alpi e Adriatico, il cosmopolita impero degli Asburgo: “Il ‘Giorno del Ricordo’ sia legittimamente occasione divisiva, non in senso nazionale, ma umanitario!”.

Nel “Giorno del Ricordo” della persecuzione degli italiani della sponda orientale dell’Adriatico facente seguito alla Seconda Guerra Mondiale, mercoledì 10 gennaio 2021, rappresentanza presidenziale del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ha reso omaggio, nel Duomo di Udine, alla memoria di tutte le vittime dei nazionalismi che, sostenuti da Stati e regimi sorti sulle spoglie del cosmopolita impero degli Asburgo, nel Novecento fecero scempio di ogni buon principio di convivenza tra etnie diverse. La rappresentanza ha sostato in silenzio presso lo stallo dei Patriarchi di Aquileia, vescovi-principi di quella prima Mitteleuropa unita tra Alpi e Adriatico che fece scuola come laboratorio di felice sintesi di popoli e culture. “Dopo Aquileia, Venezia e Vienna, sapienti guide sovranazionali, l’inciviltà della divisione e della prevaricazione etnica, ideologica e persino razziale ha preso il sopravvento, provocando immani tragedie e innumerevoli vittime da ogni parte. Il ‘Giorno del Ricordo’ dovrebbe giustamente essere occasione divisiva, però, non in senso nazionale, bensì umanitario. Dovremmo dividerci tra chi condanna e chi ancora celebra le violenze italiane, tedesche e jugoslave del Novecento: certamente non tra italiani, tedeschi ed ex jugoslavi del Terzo Millennio! Un ‘Giorno del Ricordo’ transnazionale tra genti sorelle della Mitteleuropa”. Questo il commento del presidente fogolarista, prof. Alberto Travain, promotore orgoglioso delle tradizioni di unità nella diversità del crocevia friulano del Vecchio Continente.

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