EuroAquileienses 12.04.2022/IV (fur)

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 12 Avrîl 2022

QUANDO IL CONTADINO AFFRONTÒ IL CAVALIERE: RICORDATA LA ZUFFA DI LUCINICO O DELLA “SANTE SABIDE”

Straordinario episodio delle Guerre d’Italia rinascimentali commemorato da Fogolâr Civic e Academie dal Friûl in riva all’Isonzo. Il presidente sociale prof. Travain: “Una svolta storica sul piano militare ma anche senz’altro civico!”.

Tu, che tu passis di ca par câs, pense che chi e je passade la storie di riscat dal popul e democrazie: contadinance furlane a pît, esercitade dai Savorgnans di Udin, e à olsât fâ cuintri, acu a Lucinîs, a cavalarie di vinture taliane, dant par segnade la pôre rustiche de gran siorie dominant a cjaval. E chest te de Sabide Sante dal an dal Signôr 1508. Di un tant fogolariscj e academiscj furlans, citadins sperâts di une Europe libare e democratiche, a fasin memorie e a menin braure”. Questa l’iscrizione, in friulano, deposta ai piedi della colonna mariana antistante il campanile di San Giorgio a Lucinico, in Comune di Gorizia, per iniziativa del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” che, celebrando la ricorrenza del Giorno del Friuli Austriaco con una visita ai maggiori centri dell’antica Contea di Gorizia, il 12 aprile 2022, hanno fatto tappa anche nella storica frazione goriziana, segnalata nel 2008 dallo studioso prof. Alberto Travain, presidente dei due sodalizi, come sede di uno storico avvenimento sociopolitico-militare rimontante al 1508, 22 aprile, Sabato Santo, e implicante un’inusitata disfida tra fanterie contadine e uomini d’arme a cavallo: “L’avevamo suggestivamente definita ‘Zuffa di Lucinico’ o ‘della Sante Sabide’ e la ricordavamo, a Udine, di fronte a Palazzo de Brandis, in memoria di un’illustre vittima dello scontro. Fu la prima volta, nella storia della Mitteleuropa moderna, che i rurali appiedati – ha detto Travain – affrontarono la cavalleria convinti di tenerle testa. Erano i germi dell’ideologia politico-militare insinuata dai capitani di Casa Savorgnan tra le truppe contadine del Friuli: tener testa ai cavalieri sia in tempo di guerra che in tempo di pace. Dallo stesso seme sarebbe derivata la grande rivolta antifeudale friulana del Giovedì Grasso 1511 e il contro-parlamento civico regionale della Contadinanza. Machiavelli non c’era a Lucinico per potersi oltremodo meravigliare del crescente protagonismo delle classi subalterne non solamente sui campi di battaglia! Per lui comunque si meravigliarono i cronisti locali, segno di chiara eccezionalità del caso!”. Spiegato, per l’occasione, il grande Tricolore Civico friulano ed europeo, richiamo internazionale ad affrancazione della cittadinanza. Oltre al presidente dei due sodalizi, intervenuti anche la vicaria prof.ssa Renata Capria D’Aronco, che ha rimarcato l’importanza della memoria di quello che è stato un cammino storico di riscatto degli umili; l’intendente fogolarista sig.ra Marisa Celotti ed i consiglieri sociali maestra Manuela Bondio, sig.ra Anna Rosa Caeran, sig. Eugenio Pidutti e sig.ra Paola Taglialegne.

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