EuroAquileienses 13.12.2021/I (fur)

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 13 Dicembar 2021

OMAGGIO CIVICO A SANTA LUCIA, PATRONA DELLE TRADIZIONI UDINESI E DEL DIRITTO AL SOGNO…

Fogolâr Civic e Academie dal Friûl hanno celebrato il genio identitario portatore di strenne nella Capitale del Friuli Storico: “Per un diritto di cittadinanza della fantasia nel materialistico mondo di oggi”.

A Sante Luzie, patrone des tradizions di Udin”: questa l’intenzione della dedica floreale deposta lunedì 13 dicembre 2021 ai piedi della statua di Santa Lucia presso la chiesa udinese del Redentore, la parrocchiale dei Borghi Superiori della Capitale del Friuli Storico, da delegazione del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” guidata la presidente sociale prof. Alberto Travain. “In questa mitica figura così cara ai cittadini di Udine, grandi e piccini, e di mezzo Friuli oltreché di mezza Europa, portatrice amatissima di strenne, oltreché martire eroica, simbolo di luce nel periodo più buio dell’anno, genio tutelare della vista e delle attività ad essa strettamente correlate, noi vediamo una sorta di patrona identitaria della tradizione popolare udinese, culto culturale che dal 1999 noi abbiamo cercato di contribuire a rinnovare e potenziare attraverso originali iniziative. La ricorrenza del 13 dicembre meriterebbe, infatti, di essere davvero riproposta ogni anno a Udine come vero Giorno della Tradizione locale nelle sue mille espressioni. Un’occasione anche per riproporre in termini elevati la diatriba infantile circa esistenza effettiva dei genii delle strenne, affermazione del diritto al sogno contro i più beceri pragmatismo e materialismo. Un grande momento di coinvolgimento potrebbe risultare per il mondo studentesco, non solamente per gli alunni più piccoli e lo stesso dicasi per le categorie artistiche, artigiane e professionali in qualche modo legate a quella figura. Non a caso Giovanni da Udine, grande pittore del Rinascimento, pare fosse devoto a Santa Lucia! Personalmente, attraverso quei fiori, io ricordo e celebro quest’anno anche certo mia madre ossia la sig.ra Mirella Valzacchi, decana del Fogolâr Civic, scomparsa in marzo, ultima ‘pasquottina’ ossia ‘caterinetta’ della più rinomata sartoria d’alta moda della vecchia Udine e del Friuli: ciò perché in città, sin dal Medioevo, Santa Lucia fu lungamente amata protettrice delle sarte locali. Un bagaglio enorme di cultura, storia, sentimenti e memorie privati e pubblichi: come mai, da sempre, il Comune di Udine non si impegna a fondo, in prima persona, in una poliedrica, attualizzante e lungimirante promozione di un dato così emblematico, caratterizzante l’essenza stessa dell’Udinesità di ieri e di oggi a partire dalle giovani generazioni?”: così il presidente prof. Travain. Nella delegazione civista d’onore, le caposezione fogolariste udinesi sig.ra Anna Rosa Caeran per il quintiere di Mercatovecchio, sig.ra Marisa Celotti per il quintiere di Aquileia e sig.ra Paola Brochetta per il quintiere di Gemona, con la consigliera sig.ra Rosa Masiero. Per il quintiere di Grazzano, presenti i consiglieri sociali sig. Giuseppe Capoluongo e maestra Rosalba Meneghini. Note di condivisione sono pervenute dalla vicaria sociale prof.ssa Renata Capria D’Aronco e dalla caposezione per il quintiere di Mercatonuovo, sig.ra Milvia Cuttini. Dopo il civico omaggio a Santa Lucia, la comitiva si è raccolta presso la storica Trattoria ai Frati, dove si è trattenuta per un simposio dedicato alla tradizione delle strenne solstiziali. Sul tema culturale ed esistenziale del diritto al sogno, proposto da prof. Travain, è ritornata la maestra Meneghini: “Bisognerebbe rieducare gli adulti a raccontare le fiabe ai bambini anche se la vita di oggi 13limita di molto questa possibilità. In fin dei conti, le fiabe sono la chiave della fantasia e quindi della capacità umana di credere in ciò che non si vede!”. La maestra ha ricordato come i bimbi di Udine un tempo ricevessero da Santa Lucia “le cose belle e grandi”, da Gesù Bambino “le cose utili” e dalla Befana “le cose piccole”. Di doni giunti in barca e di bancarelle per l’Epifania a Marano Lagunare ha parlato la sig.ra Brochetta e bancarelle analoghe a Torre del Greco hanno segnato i ricordi del sig. Capoluongo. La sodale maranese ha rimembrato inoltre la maestrina di Udine che, al tempo delle elementari portava in regalo delle caramelle ai suoi piccoli alunni nella ricorrenza di Santa Lucia. E la sig.ra Caeran ancora ricorda la campanellina dell’asinello che a Montebelluna recava i doni all’Epifania. Befana anche a Monselice, ha detto la sig.ra Masiero, e festa per Santa Lucia a Verona con la gran tradizione del piatto di dolciumi regalato dai figli ai genitori. La sig.ra Celotti, da Zompitta, nel Rojale, si è soffermata sulla semplicità trasognata delle strenne di un tempo: mandarini, noci, caramelle, ritrovati al mattino sul comò di mamma… E sulle filastrocche imparate e ripetute dai bambini: “Santa Lucia, mamma mia / porta i doni in casa mia / con la borsa del papà Santa Lucia porterà”. Un amarcord proiettato al futuro nei disegni del Fogolâr Civic.

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