FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 15 February 2022
RESISTERE E VINCERE CONTRO L’IMPOSSIBILE: UNDICI SECOLI CON I SAVORGNAN
Inaugurato da Fogolâr Civic e Academie dal Friûl il programma di rimembranze spontanee “Spirtus rebellis”, dedicato ai 1100 anni della più potente ed indipendente signoria storica del Friuli. Il presidente sociale prof. Travain: “Ricordiamo tiranni ed eroi popolari, oppressori e liberatori, lealisti e rivoluzionari, una Friulanità mai suddita e sempre protagonista!”.
L’annuale appuntamento commemorativo dell’assassinio di Federico Savorgnan, perpetrato da sicari del patriarca aquileiese Giovanni di Moravia, il 15 febbraio 1389, a Udine, nell’odierna Piazza Venerio, presso la scomparsa chiesa gentilizia di Santo Stefano, ha fornito, nella ricorrenza 2022, al Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ed al Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, l’occasione per inaugurare le celebrazioni dell’XI centenario del Castello e dei Signori di Savorgnano, “tirans e erois dal popul furlan”, le cui varie stirpi determinarono – in particolare quella udinese soprannominata “dello Scaglione”, “la sclese nere”, par analogia del suo stemma con quello della città friulana su cui esercitarono vera signoria. “La maggior lezione dei Savorgnan fu la reiterata capacità e volontà di resistere e vincere contro l’impossibile. Federico condusse, vittoriosamente, per ben sette anni, la piccola Udine a sfidare il Papato e i suoi grandi alleati risoluti a calpestare l’autonomia friulana ma cadde trafitto da spade fedeli al Patriarca di Aquileia: “campion di libertât cuintri de Glesie di Rome e Aquilee” lo definisce il nastro civista posto in faccia al luogo dell’antica cappella di famiglia. Più volte, da un capo all’altro del Friuli e non solo, i migliori tra i Savorgnan seppero fare eco, con le loro genti, alla tenacia dei padri aquileiesi, mai ridotti a resa da nemico alcuno. Ed, inoltre, seppero, pur nei loro disegni tirannici, regalare sogni di libertà divenuti bandiere e conquiste di popolo. ‘Spiritus rebelli’, tratto dal motto della più potente tra le loro casate, e l’effigie dell’elmo della cosiddetta ‘Mascare dal Diaul’, loro leggendaria armatura e metafora della vicenda di una prosapia votata anche al sovvertimento dell’ordine costituito pur di realizzare una sua indipendente signoria friulana, appoggiata dal popolo e sottratta a ogni controllo esterno, sarà, quindi, lo slogan che ci accompagnerà nel corso di questo anno di rimembranze”. Così, il prof. Alberto Travain, presidente delle due suddette organizzazioni udinesi, che ha parlato ai sodali presso la cappella di San Marco, nella cattedrale cittadina, cappella dedicata al santo fondatore della Chiesa di Aquileia ed evangelizzatore della Mitteleuropa, il cui luogo d’approdo in Alto Adriatico fu per lunghi secoli custodito, privilegio assoluto, dai Savorgnan, nelle pinete di Belvedere. Presente qualificata rappresentanza fogolarista: dalla vicaria prof.ssa Renata Capria D’Aronco alla caposezione udinese sig.ra Marisa Celotti ed ai consiglieri sociali maestra Manuela Bondio, sig. Eugenio Pidutti e sig.ra Lauretta Zanelli. Ha fatto pervenire indirizzo di saluto l’Assessore all’Istruzione del Comune di Udine, prof. Elisabetta Marioni. Collocata la dedica commemorativa in Piazza Venerio, lo staff di Presidenza del Fogolâr Civic ha partecipato al privato corso di formazione civica, curato dall’educatore sig. Pidutti e vertente sul tema della cinematografia di denuncia in materia di garanzie democratiche.