EuroAquileienses 15.03.2022/III (fur)

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 15 Març 2022

RICORDATA “CORNELIA” UDINESE, STRETTI ATTORNO A UN PICCOLO “GRACCO” FRIULANO

Il Fogolâr Civic ha commemorato, a Udine, presso l’Oratorio della Purità, l’anniversario della scomparsa della decana sociale, sig.ra Mirella Valzacchi. Il figlio nonché presidente fogolarista prof. Travain, storico “tribuno culturale” locale: “Dal suo ricordo traggo il coraggio quando esso mi manca!”. Partecipate rimembranze spontanee anche da oltreconfine.

Al primo banco, un logoro vessillo bianconero listato di rosso, bandiera storica da combattimento dei “quintieri” della Udine medievale, da lei finemente riprodotta nel 1998 e presentata alla cittadinanza il 29 settembre, giorno di San Michele e festa popolare “del Cittadino”, presso il rinomato Caffè Contarena, quando il noto Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, avanguardia del fogolarismo civista udinese, inaugurò la sua campagna di promozione di un’identità civica rinnovata nella Capitale del Friuli Storico. Accanto, il suo personale foulard sociale. Così, la decana del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, la compianta sig.ra Mirella Valzacchi, è stata ricordata nell’anniversario della scomparsa, il 15 marzo 2022, con una partecipatissima celebrazione eucaristica di suffragio, presieduta dall’arciprete mons. Luciano Nobile, presso il tiepolesco Oratorio della Purità. A rendere omaggio alla sua memoria, immancabilmente il grato e affezionato figlio, prof. Alberto Travain, intellettuale e “tribuno culturale” udinese, presidente fogolarista e del suddetto circolo universitario, attorniato da qualificata rappresentanza di amici e sodali. Presente la vicaria dei due sodalizi, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, esponente eminentissima del civismo locale, presidente dell’’Associazione Udinese per il Recupero della Democrazia Storica Partecipata “Pro Arengo Udine” nonché del Club per l’Unesco di Udine e prefetto del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo. Presenti la caposezione fogolarista udinese sig.ra Marisa Celotti e i consiglieri sociali maestra Manuela Bondio, sig. Giuseppe Capoluongo (anche priore della Confraternita del Santissimo Crocifisso), maestra Rosalba Meneghini, sig. Eugenio Pidutti, sig.ra Paola Taglialegne e maestra Laura Zanelli (anche presidente dell’Associazione Giulietta e Romeo in Friuli), oltre alla sig.ra Renata Marcuzzi, storico questore movimentale. Ed ancora: il chimico Victor Tosoratti, storico presidente dell’Academie dal Friûl, prezioso e, per anni, inseparabile compagno di lotte del “tribuno” Travain, presente con la madre sig.ra Maria De Narda, anche lei amica di famiglia. Presente la studiosa dott.ssa Marisanta di Prampero de Carvalho, indimenticata Assessore alla Cultura del Comune di Udine e prima promotrice istituzionale della proclamazione del Patriarca Bertrando a Patrono Civile municipale, come sollecitato dai fogolaristi. E presente il maestro Giorgio Ferini, in rappresentanza anche del celeberrimo Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”, strettamente connesso al Fogolâr Civic. Ed ancora, il liceale Riccardo Cutrino, brillante maturando e valido collaboratore culturale del suo ex professore al timone fogolarista, giovane promessa della cultura civica, intervenuto insieme alla madre sig.ra Alessandra Madotto. Affettuoso indirizzo di saluto è pervenuto del noto esercente udinese sig. Andrea Sabbadini, amico fraterno del presidente prof. Travain ed anfitrione storico del cenacolo civista ed euroregionalista friulano, il quale ha ricordato la sig.ra Valzacchi come “amie”, “mari meraveose”, “grande persone”. Toccante anche il messaggio giunto dall’accademico capodistriano prof. David Bizjak, apprezzato docente e linguista tolminese, rappresentante del fogolarismo alpino-adriatico nella Repubblica di Slovenia, che, insieme ai genitori Anica e Valerij, si è rivolto, anche lui in bella lingua friulana, idealmente alla defunta con queste parole: “Tu sês scjampade vie, però tu restis te profonditât dai nestris cûrs, di dulà che no tu podarâs mai scjampâ parcè che chel che al cjate il so lûc intal cûr di cualchidun altri al cree li une cjase gnove e i da a chel cûr un ritmi gnûf, un colôr diviers, un calôr par simpri. Graciis di vêti cognossude, Mirele”. Indirizzo di saluto anche dall’Assessore all’Istruzione del Comune di Udine, prof.ssa Elisabetta Marioni, socia onoraria del Fogolâr Civic. Su richiesta fogolarista, la Santa Messa si è conclusa con il canto comune del “Magnificat” in lingua friulana, “cjant religjôs predilet de defonte, che dentri e viodeve il riscat de int pestade”: “Da font de mê anime o gjolt, o esulti, / il miôr de mê musiche a Diu lu cjanti, / che ancje se piçule si impense di me: / da font de mê anime o cjanti al grant Re! // O jeri tant puare e mi à preferide / parcè che plui libare in cûr mi à cjatade, / par chest ogni anime mi benedirà / o jeri tant puare e Diu mi cjalà! // Il plen di supierbie Idiu lu savolte, / il grant inte Storie dal alt lu dismonte, / ma il debul al sacie di ogni bontât: / il plen di supierbie al sbasse il so cjâf! // Gno popul consoliti che no ti bandone, / che Lui di difinditi ti à fat la promesse, / la fuarce dai debui e reste in Jahvè: / gno popul consoliti che Diu al è cun te!”. Accorati anche la partecipazione e il ricordo di varia cittadinanza che ha condiviso le rimembranze della scomparsa, figura nota e apprezzata in città, elegante ultima “pasquottina”, sarta raffinata della Vecchia Udine, fierissimamente udinese, friulana e mitteleuropea, madre e inseparabile collaboratrice del figlio Alberto sulle barricate della cultura civica e della vita. Figlio Alberto che l’ha ricordata come maestra autorevole d’irriducibile fierezza popolare ma anche di profonda sensibilità umana, oltreché di buongusto ed urbanità:Si jerin cognossûts jê e gno pari cjarissim juste intun bal, compagn che tes flabis. Però la vite, po, no je stade nome che une flabe. Le ricuardi pardabon di persone coragjose e cuant che il coragjo mi mancje, le pensi, che cussì o cjapi fuarce e braure di scombati!”. Ricordi ed espressioni di stima nei confronti della sig.ra Valzacchi erano già stati espressi in mattinata a Cividale, in occasione delle ultraventennali rimembranze fogolariste del padre eponimo del Friuli, Giulio Cesare, dove la co-borghigiana e compagna d’infanzia nel borgo amatissimo udinese di Poscolle, prof.ssa Capria D’Aronco, ha riassunto, con grandissimo affetto ed ammirazione, l’animo dei sodali nei riguardi di questa compianta “Cornelia udinese”, madre esemplare di un piccolo “Gracco” friulano, culturalmente votato da decenni ad affrancare da tirannia la migliore coscienza del suo popolo. “Una persona bella dentro e fuori” aveva soggiunto l’affezionata sig.ra Taglialegne, rappresentando il diffuso apprezzamento per umanità e grazia della persona. Un ricordo affettuoso anche, nello specifico, dalla cara amica sig.ra Celotti. Dopo la ricordanza religiosa serale alla Purità, si è tenuto convivo sociale domestico presso i soci Bondio e Pidutti, consiglieri fogolaristi nel “quintiere” cittadino dei Borghi Superiori ovvero di Gemona. Particolare nota aggraziata: nei materiali commemorativi, il presidente prof. Travain ha riproposto affettuoso ritratto della compianta madre e decana sociale, dedicatole liberalmente da affezionata storica condomina, sig.ra Elisa Dimichino Serini, sintesi umana di una memoria privata e civica che si fa abbraccio e baluardo eroico contro l’oblio.

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