EuroAquileienses 15.08.2022/I (fur)

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 15 Avost 2022

FERRAGOSTO CIVICO A UDINE RICORDANDO LA GRANDE TOMBOLA CHE UNIVA LA CITTÀ E NON SOLO

Fogolâr Civic e Academie dal Friûl al Caffè Contarena per un provocatorio brindisi culturale alla “famee civiche”, alla comunità intergenerazionale, nel giorno topico del “chiuso per ferie” e dei viaggi lontano da casa e cari. Il presidente prof. Travain: “Noi siamo a dimostrare, anche con questo gesto, che siamo una famiglia e che la fiamma di un ‘fogolâr’ non si spegne mai, piccolo faro di umanità cui rendiamo omaggio! Un vero focolare ed una vera città non chiudono a Ferragosto!”.

Un discorso impegnato e solenne anche a Ferragosto, in una suadente lingua friulana, quello tenuto al Caffè Contarena di Udine, il 15 agosto 2022, dal prof. Alberto Travain, presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, che ha chiamato a raccolta i sodali anche – di proposito – nella maggiore festività estiva, dedicata al privato spasso, alle vacanze, ai viaggi, lontano da casa e anche sovente dai propri cari. “Fogolâr Civic nol stache no mai di fâsi principi e afiet di famee tant par chei che a restin che par chei che a van. E vuê, tancj che o sês, visaitsi dabon che o vês fat un at di confirmazion tant biel di amicizie e di civiche union, che nome al rinfuarce il Fogolâr nestri. Une famee no je a estris, a tratis, a oris: o e je simpri o no je. E il Fogolâr Civic al à di sei simpri a Udin, dut l’an, un stamp di famee, soredut sot fiestis, che la int si ‘nt van – ognidun par so cont – e si sbombin di ducj!”. Vibrante e schietta rivendicazione del ruolo umano, morale, sociale, del Fogolâr Civic, che proponendo la comunità come vera piccola grande famiglia, ne reclama lo spirito affettivo e solidaristico in particolare nei momenti dell’anno consacrati a chiusure familistiche, egoismo consumistico o a goldoniane “smanie per la villeggiatura”. Presente folta rappresentanza di soci e simpatizzanti: tra questi, la vicaria sociale prof.ssa Renata Capria D’Aronco, oltreché presidente dell’Arengo udinese e del Club per l’Unesco di Udine; i decani fogolaristi maestra Manuela Bondio e l’educatore Eugenio Pidutti; le caposezione sig.ra Paola Brochetta e sig.ra Marisa Celotti, le consigliere dott.ssa Maria Luisa Ranzato e sig.ra Laura Zanelli, i collaboratori dott. Carlo Alberto Lenoci e sig.ra Laura Paviotti, promotrice storica del Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”nonché i sodali sig.ra Elisabetta Mingolo e sig. Daniele Pagnutti, dei comitati civici di Santa Margherita del Gruagno e Rizzi, e l’attivista socioculturale sig.ra Mirella Bragagnolo. La giornalista Zanelli, anche presidente dell’Associazione Giulietta e Romeo in Friuli, si è complimentata con il prof. Travain per la particolare pregnanza valoriale, umana, del discorso tenuto. A lei ha fatto seguito la prof.ssa Capria D’Aronco, che ha rinnovato il suo apprezzamento per il principio di dedica agli ultimi, in questo caso di Ferragosto agli abbandonati dalla società. Travain ha anche ricordato le tradizioni ferragostane popolari udinesi, incalzato nell’amarcord dall’istitutrice Paviotti: sovrana assoluta di quei ricordi la grande tombola cittadina di “Zardin Grant”, consuetudine già ottocentesca approdata anche al Secondo Novecento. “Certo i costumi sono cambiati: se una volta gran parte della cittadinanza rimaneva in città ed era la città stessa polo di attrazione con iniziative popolari varie, oggi gran parte dei locali se ne va – ma non è proprio vero – rimpiazzata in parte dai turisti. Quali grandi eventi sociali il cartellone municipale di UdinEstate proponeva quest’anno? Perché non riproporre la grande tombola con accattivanti innovazioni e forme di coinvolgimento, legame tra la tradizione ed il futuro, eletta ad evento aggregante locale ed internazionale, intergenerazionale, interetnico ed interclassista? L’augurio è che anche di questo la prossima Amministrazione entrante possa davvero farsi sapientemente e virtuosamente carico!”. E l’incontro sociale ed il brindisi di Ferragosto del Fogolâr Civic a Udine si sono conclusi proprio con una goliardica foto ostentante le cartelle dei “tombolârs” della tradizione cittadina. Nota singolare: tra gli interventi dei soci, particolarmente pregnante è stato quello della decana fogolarista maestra Bondio, che ha portato il saluto dell’arciprete del duomo di Sondrio, nella Valtellina, confine occidentale dell’Europa “aquileiese” ossia dell’antico Patriarcato di Aquileia, rappresentando al cenacolo udinese la gratitudine della Chiesa locale per l’invio di una piccola dedica commemorativa della più grande guerra civile e religiosa della storia del comprensorio, rimontante al secolo XVII ed al cosiddetto Sacro Macello. Particolari indirizzi di saluto sono giunti dalle sodali dott.ssa Maria Santa de Carvalho di Prampero e dalla prof.ssa Elisabetta Marioni. Note sono giunte anche dagli aderenti sig. Alfredo Barbagallo, sig.ra Anna Rosa Caeran, sig.ra Milvia Cuttini, sig.ra Iolanda Deana, sig.ra Paola Taglialegne e sig.ra Rosalba Meneghini.

Precedente EuroAquileienses 15.08.2022/I (it) Successivo EuroAquileienses 15.08.2022/II (en)