EuroAquileienses 15.12.2021/I (fur)

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 15 Dicember 2021

LA RIVOLTA SCOLASTICA DEL FRIULI CONTRO IL VACCINO ITALIANO A RICATTO

Nella regione crocevia d’Europa lo storico movimento civico culturale del Fogolâr Civic ed il circolo universitario Academie dal Friûl plaudono alla montante resistenza civile nel mondo della scuola contro una campagna vaccinale fondata sul ricatto economico ed occupazionale: “Un crimine politico imperdonabile per una Repubblica democratica!”.

“‘Invece di imporre un obbligo a tutti e di rendersene responsabili e garanti, si è preferito dividere il popolo con una falsa libertà di scelta ricattandone economicamente le fasce più deboli! Un crimine politico imperdonabile per una Repubblica democratica!’. Il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico ‘Fogolâr Civic’ e il Circolo Universitario Friulano ‘Academie dal Friûl’ plaudono alla notizia, affidata a ‘vox populi’ rivelatasi di questi tempi molto più credibile della stampa locale, in ordine alle diverse forme di ribellione all’obbligo vaccinale imposto dal Governo al personale scolastico a partire dal mercoledì 15 dicembre 2021. Numerosi nelle scuole friulane gli insegnanti e i collaboratori che si preparano a una lunga lotta di resistenza civile. Le minacce di sospensione dello stipendio, tra l’altro, incutono ancor meno timore tra i docenti precari, da mesi senza paga causa l’invalso vergognoso costume di retribuire le supplenze brevi praticamente solo da dicembre! Fogolâr Civic e Academie dal Friûl appoggiano idealmente, così, tale molteplice mobilitazione e ringraziano per il senso civico dimostrato da quanti, per tanti mesi, a proprie spese, a suon di tamponi, hanno testimoniato l’inaspettata capacità di tenuta di un fronte popolare cementato dal tentativo di salvare la patria da un incredibile ed inaspettato giogo. Resistere contro chi ha gestito una pandemia dividendo il popolo in due contrapposte fazioni di cui la più superba, feroce ed intollerante sembra essere quella filogovernativa, novella parte ‘ghibellina’, accreditata istituzionalmente eppure erroneamente come esemplare sul piano civico per aver scelto di sottoporsi gratuitamente a vaccinazione mentre chi ha optato per i tamponi, tutti a proprie spese, pur esercitando un proprio diritto, si è visto bollare e segregare alla fine come irresponsabile untore. Che in una Repubblica democratica che dice di essere fondata sul Lavoro nonché di voler rimuovere le disuguaglianze si sia vincolata la libertà di scelta nel contrasto comune alla pandemia a ragioni di censo, per cui i meno abbienti sono stati costretti a vaccinarsi innanzitutto perché non in grado di sostenersi attraverso i tamponi è una delle macchie davvero più orribili che all’Italia repubblicana si possano imputare. Un crimine economico-politico ai danni delle civiche libertà! Una campagna vaccinale fondata sul ricatto economico e occupazionale, sulla perdita dello stipendio e magari del posto di lavoro non è degna di un Paese occidentale che si dice democratico. Siamo ora non alla dittatura, ma all’oscenità ossia di fronte a una barbarie che, grazie alla forza, manipola il diritto, delegittimandosi certamente eppure imponendo una tirannia sostenuta da parte anche significativa del popolo. Dov’è finito tutto quel manierismo, quel velleitarismo, resistenziale della retorica del 25 Aprile? Tutti schierati con il nuovo fascismo?”. Questa la nota diffusa sui social il 15 dicembre 2021 dal Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e dal Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” circa gli sviluppi dell’imposizione dell’obbligo di vaccinazione in particolare nel mondo della scuola, dove già parte degli insegnanti non viene pagata da mesi per malcostume amministrativo e quindi le sanzioni di ordine economico in caso di riottosità non fanno concretamente paura, essendo già quei lavoratori abituati a lavorare gratis per lo Stato…

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