EuroAquileienses 17.10.2021/I (en)

FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 17 October 2021

UDINE: TRICOLORE CIVICO EUROPEO NEL “GIORNO DELL’EUROREGIONE”

Il movimento civista ed euroregionalista del Fogolâr Civic ha ricordato, nel cuore del Friuli, il 224° anniversario del Trattato di Campoformio che ricongiunse politicamente Friulani, Veneti ed Istriani alla Mitteleuropa. Il presidente sociale prof. Alberto Travain: “Oggi l’Europa è l’estrema garante dei nostri diritti di cittadini calpestati dagli Stati nazionali!”.

Il 17 ottobre 1797, a Villa Manin di Passariano, in Friuli, Napoleone firmava il cosiddetto Trattato di Campoformio che riuniva gran parte dei Friulani, dei Veneti e degli Istriani al grande impero europeo degli Asburgo, erede di quello di Carlo Magno. Il 17 ottobre 2005, sempre a Villa Manin, i governatori di Stati, Regioni e Contee contermini d’Italia, Austria, Slovenia e Croazia, sottoscrivevano una dichiarazione d’intenti volta a costituire un’“Euroregione” ossia un “Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale” (GECT) tra Alpi e Adriatico. Per questo, dal 2013, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” celebra, in quella data, ogni anno, in Piazza Libertà, ad Udine, capoluogo dell’ex Friuli veneto, presso la Statua della Pace donata alla località dall’imperatore austriaco Francesco I, il cosiddetto “Giorno dell’Euroregione”, occasione “per ricordare il passato e per guardare al futuro di una comunanza transfrontaliera che ha radici profonde ma non troppo incidenti nella quotidianità dell’oggi” secondo il presidente del sodalizio prof. Alberto Travain. Domenica 17 ottobre 2021, per la nona volta, quindi, una rappresentanza del Fogolâr Civic ha spiegato, di fronte allo storico monumento, il suo grande tricolore eurocivista, opera della scomparsa decana sociale, sig.ra Mirella Valzacchi, intitolato nel 2006 “Tricolore Civico Europeo”, bandiera dell’Europa dei cittadini, non degli Stati e dei loro Governi. “Il messaggio che oggi, ancor più di ieri, ritengo di trarre da questa ricorrenza – ha detto il presidente fogolarista – è quello di guardare oltre quei confini che 224 anni or sono non esistevano. Scopriremo talvolta di essere migliori e talvolta peggiori dei nostri confinanti: di aver tanto da imparare e altrettanto da insegnare. Facciamolo, allora. Mentre lo Stato italiano, contro i disposti eurocomunitari, variamente si accinge a discriminare coloro che scelgono di non vaccinarsi fomentando odio e ribellione tra il popololo stesso tenta di fare l’Austria –, la Corte costituzionale della Repubblica di Slovenia vieta il Green Pass per i lavoratori pubblici quando l’Ungheria ha già fatto da tempo carta straccia di ogni restrizione. Guardiamoci attorno e cerchiamo di essere cittadini degni di tale nome, non sudditi intolleranti nei confronti di chi si ribella legittimamente alla negazione dei propri diritti. Se l’Italia è questo, quanto abbiamo allora bisogno di Europa, madre e tutrice di quei diritti?”. Ha preso parte alla cerimonia, presieduta dal prof. Travain, la vicaria sociale prof.ssa Renata Capria D’Aronco, anche prefetto del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo e presidente del Club per l’Unesco di Udine; le caposezione udinesi sig.ra Marisa Celotti, sig.ra Iolanda Deana; le sodali prof.ssa Luisa Faraci e sig.ra Laura Zanelli, anche presidente dell’Associazione Giulietta e Romeo in Friuli, sig.ra Laura Zanelli; le simpatizzanti sig.ra Paola Della Vecchia e sig.ra Antonietta Di Lorenzo. Foto di rito a cura dell’amico sig. Attilio Calligaro.

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