Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 17 Dicembar 2021
ADDIO CIVICO UDINESE ALLA “SIGNORA DEL CAFFÈ TOMASO”
Il cordoglio del maggior civismo culturale della Capitale friulana per la scomparsa della sig.ra Luisa Munini, storica gerente di celebre locale della tradizione, focolare civico ed intellettuale. Il prof. Travain, presidente del Fogolâr Civic che vi aveva sede: “Luisa amava Udine e fu ricambiata!”.
“Un gioviale eppure composto sorriso affacciato per trent’anni al banco di uno storico locale udinese, cenacolo sociale, focolare civico ed intellettuale di cui era vestale insieme al figlio Andrea Sabbadini. Amava tanto il natio e fiero paesello di Caporiacco ma era molto grata e devota a Udine che l’aveva accolta maternamente nel suo grembo economico ed umano. E fu, infatti, la migliore Udine, nel 2014, quella popolare ed istituzionale, a esprimerle, in occasione del Compleanno della Città, la sua stima attraverso il conferimento della cittadinanza culturale urbana, deliberato dal Fogolâr Civic”. È, dunque, scomparsa Luisa Munini, la “Signora del Caffè Tomaso”, di cui scrisse magistralmente, nel 2006, il grande giornalista Mario Blasoni (M. BLASONI, Da operaia a Signora del Caffè Tomaso, “Messaggero Veneto”, 23 gennaio 2006). Così la ricorda il prof. Alberto Travain, amico di famiglia oltreché presidente del vecchio Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” e soprattutto leader di quel vulcanico e battagliero Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” che proprio ai tavoli del Caffè Tomaso brindò al battesimo della compagine il 27 febbraio 2002. “Dietro la discreta sua giovialità c’era una vita di sacrifici e il rigore morale di una friulana dei tempi andati. Anzitempo vedova dell’amato coniuge, ‘Siore Luise’ vedeva nel figlio, noto esercente del Centro Storico cittadino, titolare del Bar Ambarabà di Via Mercatovecchio, la più felice realizzazione della sua esistenza. All’amico Andrea, che tanto si è speso per la cara mamma, il sottoscritto, insieme a tutto il Fogolâr Civic e all’Academie dal Friûl, si stringe in un mesto e fraterno abbraccio. Se ne va un altro pezzo di una Udine forte, sincera ed umile, orgogliosa e gentile, irriducibile e umana. Un debito abbraccio anche al cagnolino, al piccolo Fiocco, sosia dell’Idefix asterixiano, che, superbo esempio degli amici animali, è stato, irrinunciabile, a fianco all’adorata padrona nell’ultima fase della sua vita”. A riprova del legame storico tra il maggior civismo culturale udinese e la storica gerente del Caffè Tomaso di Via della Prefettura valga il ricordo della pièce teatrale in lingua friulana “Destin di un ambient”, ivi rappresentata il 30 dicembre 2002, per il trentennale della gestione Munini-Sabbadini, dedica del Fogolâr Civic a ospitale locale che, per lunghi anni, costituì davvero il quartier generale del più innovativo movimento di cultura popolare identitaria della Udine e del Friuli a cavallo tra il XX e il XXI secolo.