EuroAquileienses 19.03.2022/III (fur)

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 19 Març 2022

UN LIBRO IMPRESCINDIBILE PER L’IDENTITÀ FRIULANA ED “EUROAQUILEIESE”

Pubblicati gli atti del convegno di studi dedicato, nel settembre scorso, alla figura di Marco di Moruzzo ovverol’ultimo portabandiera della prima Mitteleuropa”, a conclusione di un progetto culturale transfrontaliero dell’Amministrazione comunale locale, affidato alla guida del prof. Alberto Travain, intellettuale udinese e presidente dei noti sodalizi Fogolâr Civic e Academie dal Friûl. Il testo sarà inviato ai Presidenti dei sette Paesi europei affratellati dalla vicenda di Madre Aquileia e del suo patriarcato, di cui il Moruzzese, sino al sacrificio della vita, serbò eroicamente la gloriosa insegna.

Si è concluso con la pubblicazione degli atti del convegno di studi dello scorso settembre il progetto “Nelle terre di Marco di Moruzzo”, promosso dall’Amministrazione della località collinare friulana, con il contributo della Regione e della Fondazione Friuli; il partenariato del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”; dei Comuni di Faedis, Rive d’Arcano, Ragogna, Martignacco e Fagagna; del Liceo Scientifico Statale “Giovanni Marinelli” di Udine; dell’Istituto Comprensivo di Majano e Forgaria; dell’Ente per il Turismo della Città di Buie (Istria – Croazia) e della Pro Loco Moruzzo; con il supporto dei Comuni di Majano e Pagnacco; dell’Università dell’Età Libera di Moruzzo “Cora Slocomb di Brazzà Savorgnan”; del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”; dell’Università Popolare Aperta di Buie (Istria – Croazia); dell’Assemblea Civica Partecipativa Udinese “Arengum/Arengo/Renc” e del Club per l’Unesco di Udine. Ecco, fresco di stampa, allora, in foggia distinta, il libro dal titolo Marco di Moruzzo, l’ultimo portabandiera della prima Mitteleuropa, a cura del prof. Alberto Travain, con contribuiti dello stesso (A. TRAVAIN, “Une acuile d’aur tal cîl turchin…” Appunti per una storia dell’insegna cui restò fedele l’ultimo alfiere dell’Europa aquileiese) oltreché dell’universitario Daniele Lizzi (D. LIZZI, Banderarius erat Ecclesie Aquilegiensis: l’ultimo vessillifero patriarchino al crepuscolo del Friuli indipendente; id., Nelle terre di Marco di Moruzzo: luoghi evocativi delle sue vicende e memorie personali, familiari, sociali e civili), dell’accademico prof. Maurizio d’Arcano Grattoni (M. D’ARCANO GRATTONI, «Marcho nostro»: note domestiche e un acceso libello sull’ultimo signore di Moruzzo dei consorti d’Arcano) e dell’illustratore arch. Luigino Peressini (Europa Aquileiensis descripta a Foroiuliensibus Luigino Peressini et Alberto Travain A.D. MMXXI). La presentazione si è tenuta sabato 19 marzo 2022, presso l’auditorium “Riedo Puppo” di Moruzzo, nella ricorrenza dell’esecuzione dell’aquilifero aquileiese che rifiutò la resa a Venezia quando la Serenissima occupò il Friuli. Dopo i saluti istituzionali – intervenuti la sindaca dott.ssa Albina Montagnese, il vicesindaco sig. Enrico Di Stefano, l’assessore alla Cultura dr. Renzo Driussi oltre al consulente dott. Franco Rota – ha preso la parola il direttore scientifico del progetto, l’intellettuale udinese prof. Alberto Travain – collegato da casa via web, dichiarandosi egli ribelle al Governo italiano e a talune sue restrizioni spacciate per prevenzione in campo sanitario – il quale ha voluto innanzitutto sottolineare il tratto specifico della pubblicazione, non tanto un libro di lettura quanto una banca dati, assolutamente incompleta – nonostante lo spoglio di molte migliaia di documenti eppure di fronte all’impossibilità di un esame a tappeto di talune fonti nei tempi e nei modi imposti dalle correnti restrizioni antipandemiche – ma incredibilmente ricca d’informazioni e di congetture che ne fanno un testo davvero imprescindibile per chi voglia avventurarsi nell’approfondimento delle materie trattate. “Questo è davvero un libro eccezionale – ha ribadito anche a margine dell’evento il prof. Travain – poiché eccezionale sarà il contributo che esso potrà dare alla coscienza storica, sociale ed istituzionale, di un’identità friulana e aquileiese internazionale, transfrontaliera mitteleuropea o ‘euroaquileiese’ come si vuol dire, con auspicabili ricadute non solamente culturali, ma anche politiche ed economiche edificanti per l’intera area di tradizionale influenza dell’antica metropoli di Aquileia, di cui non solo Moruzzo, in altri tempi, era detto ‘specola’, ma – emerge dalle fonti – dovette anche essere ultimo baluardo a custodia della sua bandiera, forse il vero tesoro che il giovane figlio dell’eroico Marco, Pileo, avrebbe per lo meno tentato di mettere in salvo sfuggendo agli artigli del Leone di San Marco in una disperata fuga verso il Nord. Se, quindi, il Lizzi qui viene a proporre davvero la prima biografia organica mai pubblicata del personaggio ed una geniale sua traduzione sperimentale in mille richiami – di chiaro interesse civico e turistico – su un territorio che non riconosce confini regionali o statali, l’Arcano Grattoni offre documenti sensazionali, familiari segreti, di un’orgogliosa memoria postuma relativa alle gesta del consanguineo scomodo, rimasto fedele sino al sacrificio al suo principe e alla patria friulana. Al sottoscritto la firma del primo studio discretamente documentato e organico inerente all’ultramillenaria insegna recata in campo dal Moruzzese ossia quella di Aquileia e Friuli. Alla matita del Peressini, invece, la sfida del primo artistico tentativo di rappresentazione spaziale del nesso internazionale costituito da memorie e concetti caratterizzanti quella cosiddetta ‘civiltà’ aquileiese, divenuta mito e fil rouge auspicabile per riannodare proficuamente, in qualche modo, di nuovo le sorti dei popoli storici della Mitteleuropa, richiamati al prima radice comune!”. Intervenuti anche il citato giovane storico Daniele Lizzi ed il rinomato illustratore ed intellettuale arch. Luigino Peressini. Assente per impegni accademici il prof. Maurizio d’Arcano Grattoni, che ha comunque inviato caloroso messaggio di presenza ideale. L’assessore alla Cultura dr. Driussi ha infine annunciato che copia della preziosa pubblicazione – editorialmente curata da Anna Maria Domini e stampata presso la Tipolitografia Martin di Cordenons – sarà presto inoltrata presso le Presidenze dei sette Stati europei affratellati dalla vicenda di Madre Aquileia e del suo patriarcato, alla difesa della cui bandiera il nobile friulano sacrificò la vita. Per la cronaca, a rappresentare in sala i sodalizi guidati dal prof. Travain, originari e assidui sostenitori dell’eroica memoria di Marco di Moruzzo, ossia, nello specifico, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ed il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, è intervenuta la vicaria sociale prof.ssa Renata Capria D’Aronco, insieme ai consiglieri sig.ra Paola Taglialegne e maestra Laura Zanelli oltre alla sodale sig.ra Renata Marcuzzi.

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