Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 19 aprile 2021
FURONO LE “CERNIDE” OSSIA IL POPOLO IN ARMI A CONQUISTARE L’INDIPENDENZA USA
Da Lucinico a Lexington ed a Concord, sulle tracce di un moderno riscatto degli umili conquistato sui campi di battaglia. Il Fogolâr Civic ricorda i caduti delle milizie popolari di ogni epoca e luogo, spesesi a difesa di valori civici patriottici locali e universali.
“Vuê, il 19, tal 1775, a traevin a Lexington e Concord: ‘the shot heard round the world’ che al à dât il vie ae rivoluzion! …Lis ‘Cernidis’ merecanis… cuant che si batevin ancjemò pai ideâi e no pai bêçs come che a àn fat dopo de indipendence!”. Così, con un breve messaggio in “marilenghe”, il giovane “ambasciatore” oltreoceano del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” oltreché del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, sig. Francesco Nicolettis, neocittadino americano in forza all’Esercito degli Stati Uniti, ha voluto ricordare alla Presidenza sociale, a Udine, la ricorrenza degli epici scontri di Lexington e Concord, che segnarono l’inizio della Guerra d’Indipendenza USA contro la tirannia di Sua Maestà Britannica. Vi si distinsero i “Minutemen” ossia le “Cernide” ovvero gli “Schützen” nella tradizione alpino-adriatica: il popolo in armi, mobilitato a difendere la patria, in quel caso, contro il suo stesso Governo. “Apprezzo richiamo del nostro Nicolettis, che segue il solco di un percorso culturale di recupero anche comparativo delle memorie di emancipazione e difesa civiche che stanno alla base della coscienza di ogni buon cittadino libero e liberalmente disposto a spendersi per un supremo bene comune” ha commentato il presidente dei due sodalizi, prof. Alberto Travain: “Questa settimana, guarda caso, ricorre anche l’anniversario della nostra ‘Zuffa di Lucinico’, del 1508, prima spontanea prova di forza popolare nelle guerre del Rinascimento, il cui ricordo il Fogolâr Civic viene riproponendo sommessamente dal 2008: un ponte, quindi, tra esperienze locali lontane alquanto nello spazio e nel tempo eppure accomunate da indirizzi e valori certamente universali”.