EuroAquileienses 21.02.2022/I (it)

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 21 febbraio 2022

COSA INTENDE FARE IL COMUNE DI UDINE PER L’XI CENTENARIO DEI “SUOI” SAVORGNAN?

Lo chiedono Fogolâr Civic e Academie dal Friûl all’Assessorato municipale al Turismo, ricordando la stretta simbiosi, persino araldica, tra quella storica signoria, il capoluogo friulano e addirittura la squadra di Calcio che lo rappresenta idealmente nel mondo.

Pregiatissimo, la presente per chiedere cortesemente quali iniziative nello specifico l’Assessorato al Turismo ed ai Grandi Eventi del Comune di Udine intenda realizzare a celebrazione dell’XI Centenario del Castello e dei Signori di Savorgnano, eccellenza storica regionale ed internazionale, ma soprattutto elementi capitali per la realtà udinese, la quale addirittura, con un ramo di questi, condivide lo stemma comunale, unitamente alla celebre omonima società sportiva. Cordialità”. Questo il testo della lettera indirizzata, il 21 febbraio 2022, dal presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, prof. Alberto Travain, all’Assessore al Turismo ed ai Grandi Eventi del Comune di Udine, dott. Maurizio Franz, e, per conoscenza, al Primo Cittadino del capoluogo friulano, prof. Pietro Fontanini. L’iniziativa segue l’inaugurazione delle celebrazioni fogolariste dedicate a tale rimembranza, inaugurazione avvenuta il 15 febbraio scorso, in Piazza Venerio, sul sedime dell’antico nucleo insediativo urbano della più potente tra le casate di quei feudatari. “Noi faremo, certo, del nostro meglio: il tradizionale nostro rapporto con la vicenda dei Savorgnan – e soprattutto con il ceppo udinese ‘dello Scaglione’è di natura culturale e politica e richiama momenti costitutivi di un embrione di democrazia nella storia di Udine e del Friuli, pur sotto minaccia signorile tirannica. Dedicheremo il 2022 alla riscoperta di luoghi, fatti e personaggi spesso scomparsi o mistificati nella coscienza popolare e dotta, sino a quella politico-istituzionale. Sfateremo la leggenda nera che di quei Signori ha fatto il prototipo del friulano suddito – ciecamente asservito, ad esempio, a Venezia – quando ricorderemo il quattrocentesco trattato austro-udinese di Mercatonuovo. E via di questo passo. Dal Comune di Udine ci aspetteremmo… lungimiranza! Una lungimiranza capace di fare del territorio autocosciente carta d’identità oltreché orgoglioso biglietto da visita!” ha detto, a margine, il presidente dei due vulcanici sodalizi civisti.

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