EuroAquileienses 24.05.2022/I (en)

FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 24 May 2022

BORGO SOLE RINNOVI A UDINE LA GRANDE CIVILTÀ DEI BORGHI

Il presidente di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl ha invitato l’unica Pro Loco “borghigiana” udinese a farsi volano di un rinnovato fermento identitario rionale, affondato vent’anni in città unitamente alla manifestazione Paliodonna. Il prof. Travain: “In un mondo globalizzato, le città necessitano dell’umanità e dello stimolo dei suburbi per progredire senza abdicare alla propria funzione di nuclei di civiltà!”.

Vent’anni or sono tentammo di salvare dalla rivolta dei cosiddetti Borghi l’unica manifestazione agonistica rivelatasi discretamente in grado di rimodernare il tessuto delle identità cittadine. Paliodonna fu, allora, vinto dalla Città Storica di Udine e dai suoi quintieri capitanati dal Fogolâr Civic, mentre dal Castello volavano i fischi dei borghigiani ribelli e si ordivano goffe trame contro i vincitori, sebbene rimanga nella memoria l’applauso civista del direttivo del Borgo Aquileia che, dal balcone di Palazzo Manin, salutò vittoriosi i colori di Udine. Ebbene la fine di Paliodonna fu anche la fine dei Borghi udinesi, incapaci di sussistere senza pregnante confronto agonistico, unico antidoto a diffusa carenza di formazione e coscienza storiche identitarie, cui non le logiche bottegaie o le banalità nazionalpopolari possono ovviare efficacemente. Di quei Borghi, l’unico a progredire anche giuridicamente, assumendo le vesti di una Pro Loco, è stato Borgo Sole, ideato e guidato dall’arch. Giuseppe Vacchiano, realtà tributaria ed eccezionale interprete di un grande lavoro di attualizzazione storico-culturale svolto a suo favore dal nostro Circolo Universitario Friulano ‘Academie dal Friûl’. Ebbene, sul campo, ora, con certi orizzonti e fini sociali, è rimasta soltanto quella Pro Loco, ad incarnare un’idea rionale capace davvero di passato e futuro. A quella Pro Loco noi chiederemmo decisamente di riassumere oggi le redini di un movimento dei Borghi udinesi che non esiste più ed, anzi, di farsene rinnovato volano. C’è bisogno di questo. C’è bisogno ancora di una cerniera vivace e virtuosa tra la superba e smunta realtà metropolitana udinese ed una scoordinata ed ombrosa esperienza territoriale. C’è bisogno ancora della forza d’urto dei suburbi urbani per ridare vita e speranza a ogni città e segnatamente qui a quella di Udine. Io mi appello, noi ci appelliamo, come un tempo i Savorgnan, tiranni e tribuni della plebe friulana, a quei Borghi udinesi che oggi, in un mondo globalizzato di unità urbane, interconnessione planetaria di città, possono rinascere come nuclei di umanità, civiltà e politica a misura d’individuo, oltretutto forti di un vissuto storico di cui fare tesoro…”. Queste le riflessioni del presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, prof. Alberto Travain, intervenuto ad un vertice con il direttivo della Pro Loco di Città “Borgo Sole Udineovest” APS, tenutosi, a Udine, in Piazzale Carnia, al Villaggio del Sole, martedì 24 maggio 2022. Favorevoli i riscontri incontrati, ad idiniziare da quello dato dal presidente arch. Vacchiano, che ha ricordato come punto fermo la promozione del bene immateriale dell’identità inclusiva, orizzonte storico della Pro Loco rionale, pronta ad assumere ora il ruolo al quale la contingenza storica sembra richiamarla.

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