EuroAquileienses 24.06.2022/II (en)

FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 24 June 2022

CIVISMO UDINESE SU OCCIDENTE ED EGITTO: “CHI ACCREDITA UN PAESE CANAGLIA NON NE È AFFATTO MIGLIORE!”

Rinnovato presidio Fogolâr Civic e Academie dal Friûl presso la colonna forense udinese della Giustizia per l’irrisolto Caso Regeni. Il presidente prof. Travain attacca anche il turismo friulano, italiano ed europeo nel Paese delle Piramidi: “Antipatriottico sino a mancata soluzione del contendere!”.

Contestualmente alle spontanee rimembranze solstiziali estive udinesi del dio celtico solare Beleno, trascendente sprone alla straordinaria e vittoriosa resistenza civica aquileiese del 238 contro il “tiranno” imperatore Massimino, venerdì 24 giugno 2022, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” hanno dato seguito al mensile rinnovo di una targa sociale rivendicativa di debiti approdi per il Caso Regeni, come ormai tradizione dal 2017, presso la Colonna della Giustizia, in Piazza Libertà, nel cuore storico del capoluogo friulano, a ricordare “moderno ed estremo esempio di civismo e coraggio di un giovane figlio dell’agro di Aquileia contemporaneo contro la tirannide che oscura dovunque libertà e verità!”. Così il presidente delle due organizzazioni, prof. Alberto Travain, intervenuto con qualificata delegazione ovvero le cinque caposezione fogolariste udinesi maestra Manuela Bondio (quintiere di Mercatovecchio), sig.ra Paola Brochetta (quintiere di Gemona), sig.ra Anna Rosa Caeran (quintiere di Mercatonuovo), sig.ra Marisa Celotti (quintiere di Aquileia) e prof.ssa Renata D’Aronco (quintiere di Grazzano), oltreché validi consiglieri e sodali: il dott. Carlo Alberto Lenoci, la dott.ssa Maria Luisa Ranzato e la giornalista Laura Zanelli. “Per noi – ha detto il presidente fogolarista – il Caso Regeni è punto d’onore umano e patriottico. Che un Paese ‘canaglia’ verso il proprio popolo e anche verso l’estero, quale risulta l’Egitto, non solo sul Caso Regeni, possa ancora essere considerato interlocutore sia dall’Italia che dall’Unione Europea nel quadro di una politica di sfruttamento e predominio stranieri nei Paesi arabi è cosa orripilante, che abolisce ogni remora di ordine morale nei rapporti internazionali. L’Egitto di al-Sisi mica sarà migliore della Russia di Putin? Certamente anche i cittadini comuni, anche i tanti friulani, italiani ed europei che, per diporto, vanno in viaggio in Egitto altro non fanno che calpestare disinvoltamente la memoria del loro concittadino ucciso. Capitasse a loro!”.

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