EuroAquileienses 24.12.2022/I (it)

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 24 dicembre 2022

CHI PUÒ RISPETTARE, IN PATRIA E NEL MONDO, QUELLA STESSA ITALIA CHE RINNEGA REGENI?”

Il civismo udinese raccolto dal Fogolâr Civic ha rinnovato anche sotto Natale memoria mensile dell’oltraggio impunito nei confronti di un intero Paese. Il presidente sociale prof. Travain: “Eppure un’‘Italietta’, che ha ancora il coraggio di dirsi patriottica, stringe la mano agli assassini del nostro ricercatore!

Con un giorno di anticipo rispetto alla scadenza mensile osservata dal 2017 a questa parte, sabato 24 dicembre 2022, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, il circolo universitario “Academie dal Friûl” e il neocostituito sodalizio friulano di cultura politica “Fogolâr Politic” hanno rinnovato, presso l’antica colonna udinese “della Giustizia”, popolare presidio commemorativo dello scempio di Giulio Regeni, “eroe friulano cosmopolita”, a sei anni ed undici mesi dal suo impunito martirio sotto la Repubblica Araba d’Egitto. “Ecco quanto vale e si fa valere l’Italia nel mondo! E poi si parla di patriottismo? Alla Destra al governo oggi sarebbe da dire che – tanto per restare in clima natalizio – almeno ai tempi di Mussolini una scarica di cannoniere dalla flotta italiana su Alessandria d’Egitto nessuno sarebbe riuscito a evitarla! Oggi, altro che scariche di cannoniere! Quest’‘Italietta’ stringe la mano agli assassini di un pertinace studioso friulano, reo d’indagare i campi scabrosi del regime al potere sul Nilo e per tanti e tanti va bene così? Chi dovrebbe, allora, rispettare quest’Italia? Chi può amarla?” ha rimarcato il leader dei tre sodalizi, prof. Alberto Travain: “Piange il cuore di fronte a simili viltà! E se le destre hanno le loro pecche, sulle pseudosinistre al caviale, asservite ai poteri plutocratici e alle loro istanze, si stenda un pietoso velo di biasimo, anche riguardo alla gestione del Caso Regeni. Non migliore, su diversa scala, si è dimostrata la stessa regione natia di Regeni, che ha visto il sindaco del capoluogo e il presidente regionale primeggiare nell’ammaina, dai pubblici palazzi, delle insegne rivendicative di giustizia per lo scempio e l’oltraggio privato e nazionale subito. Tra i maggiori centri territoriali soltanto Udine ha resistito sinora a una tentazione così infame, isolato merito dei suoi ‘sorestants’ che, in questo caso, hanno dato ascolto al più vivido orgoglio friulano, senz’altro deluso da certa ’Italietta’! Sono parole gravi, queste, che spiacciono a chi le pronuncia prima ancora che ad altri. Ritrovarsi orfani di una patria amorevole, seria, credibile, in cui confidare, è terribile, desolante””. Presente, oltre a Travain, una qualificata delegazione fogolarista udinese integrante la maestra Manuela Bondio e la signora Milvia Cuttini, la prof.ssa Renata D’Aronco e la signora Iolanda Deana, l’educatore Eugenio Pidutti e la signora Renata Marcuzzi.

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