EuroAquileienses 25.04.2021/I (fur)

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 25 Avrîl 2021

CELEBRAZIONI LAICHE EUROREGIONALISTE DI SAN MARCO A UDINE

Nell’ultimo tempio del grande patriarcato aquileiese che unì le genti della Mitteleuropa, il movimento culturale del Fogolâr Civic ha ricordato l’evangelista che fu matrice di una grande civiltà comune tra Adriatico e Danubio.

Il 25 aprile 2021, ricorrenza storica di San Marco, il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ha deposto una dedica floreale presso la cappella del duomo udinese dedicata da secoli all’evangelista cui, secondo radicata leggenda, andrebbe attribuita la prima predicazione del Cristianesimo nella Mitteleuropa attraverso l’antica metropoli di Aquileia. “Al pari de civiltât nestre euroregjonâl”: così, in lingua friulana, il cartiglio ad accompagnare un mazzo di rose variamente riferibili alle tradizioni marciane in Alto Adriatico. A conclusione del momento commemorativo, riprendendo uno storico costume veneziano, il presidente del Fogolâr Civic euroregionalista, prof. Alberto Travain, ha donato una rosa – il celebre “bocoło” – a tutte le signore del movimento in rappresentanza nella cattedrale. Presenti, oltre al leader fogolarista, la sua vicaria prof.ssa Renata Capria D’Aronco, la segretaria sociale sig.ra Iolanda Deana, la portavoce sig.ra Rosalba Meneghini, la soprintendente sig.ra Marisa Celotti, i gonfalonieri sig.ra Anna Rosa Caeran, sig. Giuseppe Capoluongo, sig.ra Milvia Cuttini, prof.ssa Luisa Faraci, dott.ssa Maria Luisa Ranzato e le sodali sig.ra Paola Della Vecchia, sig.ra Antonietta Di Lorenzo, giornalista Laura Zanelli. Intervenute anche rappresentanze del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, del Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis”, del Club per l’Unesco di Udine, dell’Associazione Udinese per il Recupero della Democrazia Storica Partecipata “Pro Arengo Udine”, della locale Confraternita del Santissimo Crocifisso e del Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione” oltreché del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo. “In questo duomo, ultimo testimone dell’essenza di un patriarcato aquileiese fondato autorevolmente sulla memoria di un evangelista, patriarcato che in questo tempio ebbe a celebrare i suoi estremi fasti di compagine internazionale affratellante terre e nazioni oggi quasi ignare di un passato comune, siamo a rendere sincero omaggio, nella figura di San Marco, ad una gloriosa matrice di ciò che ci ha uniti per secoli al di là di tanti confini e che, quindi, anche in termini laici, senz’altro merita una maggiore valorizzazione come proposta di riferimento storico-culturale transfrontaliero”: questo, in sintesi, il significato dell’iniziativa, secondo il presidente fogolarista udinese prof. Alberto Travain.

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