EuroAquileienses 25.12.2021/I (en)

FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 25 December 2021

LA SACRA FAMIGLIA COME METAFORA DI UN AUSPICIO DI RICONCILIAZIONE INTIMA, SOCIALE E CIVICA

Questo nel messaggio natalizio, a Udine, del presidente di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl, prof. Travain, indirizzato a sodali e simpatizzanti dal portale della cattedrale cittadina attestante la più antica effigie locale del nucleo familiare del Bambinello.

Figura di spicco del più battagliero civismo udinese, il presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, prof. Alberto Travain, ha scelto il portale centrale del duomo della sua città, “su cui campeggia la locale più antica effigie della Sacra Famiglia”, per un particolare messaggio benaugurale a sodali, amici e simpatizzanti in occasione delle festività natalizie 2021. Un messaggio che da quell’effigie ha tratto tutt’altro che banale spunto, prendendo le mosse dalla “sciagura” ancor prima “civile, culturale, umana” che “sanitaria” di un “annus horribilis” ha detto – segnato da lacerazioni e discriminazioni istituzionali e sociali profonde e ingiustificate, il cui responsabile primario ha affermato essere il Governo italiano, avallato da tutte le Istituzioni della Repubblica con il beneplacito del Quirinale. Ogni nucleo umano, cui quella Sacra Famiglia rimanda, ad ogni livello di consorzio civile, secondo il leader fogolarista, sarebbe, in Italia e anche certo in Friuli, oggi stato squassato da una perversa volontà politica che ha lungamente preferito dividere il popolo intorno a una libera scelta vaccinale piuttosto che unirlo contro tempestiva, qualora sensata, imposizione dall’alto: “Non v’è focolare, non v’è sodalizio, in cui l’intolleranza seminata in questi mesi contro ogni libera opzione contraria al cosiddetto ‘vaccino’, non abbia tentato di prevalere su affetti, amicizie e solidarietà. Insensata ‘ferocia’, anche alimentata da mistificazione istituzionale e mediatica del concetto stesso di senso civico, confuso con una passiva adesione a garanzie ipotetiche di contrasto alla pandemia che amaramente ogni giorno di più si dimostrano infondate. E confuso anche, per estensione, con il più militante e becero biasimo nei confronti di chi è riuscito sinora a difendere la propria alternativa scelta di lotta al morbo mortifero nonostante incostituzionali discriminazioni e ‘gabelle’ imposte dallo Stato italiano”. Non si sarebbe fatta carta straccia solamente della Costituzione e ancor prima dei diritti umani fondamentali – ha detto Travain – ma addirittura si sarebbe capillarmente mandato a brani un intero popolo nelle sue formazioni sociali. “A Natale, antica festa del Sole vittorioso sulle tenebre invernali prima di assurgere a natalizio cristiano, il migliore augurio che possiamo farci reciprocamente, sotto questa Sacra Famiglia, è quello di ridivenire, a tutti i livelli ed in ogni senso, ancora una famiglia, capace d’includere le varietà d’opinione sempre nell’orizzonte sincretico di un bene comune individuale e collettivo”. Puntare, insomma, ad una riconciliazione umana, sociale, civica, dopo l’incredibile scisma antropologico generato da maldestro tentativo di coniugare, nel cosiddetto Occidente democratico, libertarismo e sorta di autoritarismo d’emergenza. Presente qualificata rappresentanza fogolarista nelle persone della vicaria prof.ssa Renata Capria D’Aronco; delle caposezione sig.ra Paola Brochetta, sig.ra Anna Rosa Caeran, sig.ra Marisa Celotti, sig.ra Milvia Cuttini; dei consiglieri sig. Giuseppe Capoluongo, sig.ra Rosa Masiero, maestra Rosalba Meneghini oltre alla benemerita socia onoraria prof.ssa Elisabetta Marioni, anche assessore comunale all’Istruzione, al fotografo sociale sig. Attilio Calligaro ed allo scrittore e cultore di storia patria sig. Gianni Meneghin. Indirizzi benaugurali sono pervenuti alla Presidenza, poi, dalla segretaria sociale sig.ra Iolanda Deana e dai sodali maestra Manuela Bondio, sig.ra Renata Marcuzzi, prof.ssa Maria Luisa Ranzato, oltreché dagli affezionati studenti superiori Paolo Cescutti e Riccardo Cutrino e dagli universitari Daniele Lizzi e Carlo Alberto Moretti. Ed ancora auguri dallo primo coordinatore “fogocivista” del Friuli occidentale dr. Gianpiero Babuin; dall’intellettuale romano sig. Alfredo Maria Barbagallo; dal trevigiano sig. Carlo Frisacco, discendente dell’ultimo capitano patriarcale del Cadore; dal pittore udinese prof. Michele Ugo Galliussi; dal milite USA friulano sig. Francesco Nicolettis; dalla storica preside bolognese prof.ssa Vittoria Sacchetti; dall’arch. Giuseppe Vacchiano, presidente della Pro Loco di Città “Borgo Sole Udineovest”.

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