EuroAquileienses 26.03.2022/I (fur)

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 26 Març 2022

LA RIVOLTA DEI TOLMINOTTI RICORDATA DOV’ERA LA LOGGIA DEI RIBELLI BORGHI SUPERIORI DI UDINE

Fogolâr Civic e Academie dal Friûl sulle tracce dei moti civili che affratellarono, nel Settecento, friulani e sloveni, maggiori popoli metropolitani dell’antico Patriarcato di Aquileia. Riscoperto il luogo in cui si riuniva dell’inquieto Comune suburbano udinese settentrionale che tanto diede filo da torcere per tutto il secolo alle Autorità mobilitando borghi e contado. Il presidente sociale prof. Travain: “Riflessi della vecchia Udine ‘democratica’ dei Savorgnan di cui qui campeggiava il più antico stemma!”.

Il 26 marzo 1713, scoppiava a Tolmino, oggi in Slovenia, la più grande insurrezione popolare della storia isontina: la cosiddetta Rivolta dei Tolminotti, contro imposte e angherie degli esattori. Ribellione e solidarietà civiche al di là delle differenze etnico-linguistiche: mentre calavano da nord, su Gorizia, i contadini ribelli sloveni, a sud le milizie popolari friulane rifiutavano di mobilitare, solidarizzando con i rivoltosi. Intervennero le truppe croate e i capi dell’insurrezione finirono al patibolo. Tre anni dopo, fu la volta di Udine, dove, per analoghi motivi, il Comune suburbano dei Borghi Superiori, raccogliendo anche la protesta delle campagne, inscenò una grande manifestazione, marciando sul Castello e prendendo d’assalto la casa di un esattore. I decani, oggi diremmo i sindaci, di quei borghi scomparvero per sempre nelle carceri veneziane. Già al tempo vi fu chi paragonò, mise in relazione, i due moti popolari. In Età Contemporanea è stato l’immancabile Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” che, insieme al Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, entrambi presieduti dal prof. Alberto Travain, a riproporre il ricordo di questo remoto ‘gemellaggio’ civista friulano-sloveno. Ecco perché, sabato 26 marzo 2022, in fondo a Via Deciani, dove sorgeva l’antica loggia comunale dei Borghi Superiori udinesi, una qualificata rappresentanza dei due sodalizi a posto un’iscrizione commemorativa, in lingua friulana, così recitante: “Ca si unive il Borc Disore di Udin, che, tal an 1716, al guidà la proteste furlane di popul cuintri dai dazis de Republiche Venite, tant che i Tolminots, tal 1713, inviers dai agravis sot de Austrie imperiâl”. Svolto per l’occasione il grande Tricolore Civico internazionale, transfrontaliero, euroregionalista, opera della compianta decana sociale del Fogolâr Civic, sig.ra Mirella Valzacchi, intitolato a tali orizzonti nel 2006, proprio il 26 marzo, sul monte di Mengore, sopra Tolmino, le campane del cui celebre santuario mariano leggenda vuole che abbiano chiamato i valligiani alle armi e segnato l’inizio della ribellione. “Questa è una vicenda che noi amiamo molto ricordare per il bel messaggio di civica fratellanza al di là delle frontiere di lingua ed etnia. Una vicenda in cui, poi, noi vediamo filtrati i valori sociopolitici dell’antica Udine democratica, ‘zamberlana’, dei Savorgnan e dei borghi cerniera tra città e campagna, nel quadro di un sogno di capitale vera del popolo del Friuli! Ed, a proposito dei Savorgnan, di cui quest’anno siamo a commemorare gli undici secoli della prima menzione, va detto che proprio sulla storica loggia, purtroppo scomparsa, dei Borghi Superiori, in quel Settecento si vedeva scolpito il più antico emblema della casata: una cesta di vimini!”. Dopo l’appassionato discorso del leader fogolarista, ha preso la parola l’arch. Roberto Pirzio-Biroli, noto professionista di fama internazionale ed esponente dei Savorgnan del ramo di Cergneu-Brazzà, il quale ha voluto richiamare il ruolo metaforico della cesta traslata in architettura nell’elemento del capitello reggente le costruzioni. La prof.ssa Renata Capria D’Aronco, vicaria dei due sodalizi, ha ripreso il tema di una necessaria solidarietà civica, anche internazionale, di fronte a minacce e pericoli incombenti su singoli individui e collettività. Presenti, per la cronaca, l’intendente fogolarista sig.ra Marisa Celotti, i consiglieri sociali maestra Manuela Bondio, sig.ra Anna Rosa Caeran, sig. Eugenio Pidutti, maestra Laura Zanelli e la collaboratrice sig.ra Renata Marcuzzi.

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