EuroAquileienses 26.10.2021/I (en)

FOGOLÂR CIVIC press release (to the Italian press) – Udine, 26 October 2021

REGENI RICORDATO A UDINE: “I PROCESSI DI NORIMBERGA SI FANNO DOPO AVER ABBATTUTO I TIRANNI!”

Rinnovate nel capoluogo friulano le commemorazioni mensili spontanee dello scempio in Egitto del giovane ricercatore di Fiumicello. Il presidente del Fogolâr Civic, prof. Travain: “Serbare memoria è coltivare la fiamma di un doveroso, civico, riscatto!”.

Rinnovato a Udine il ricordo civico spontaneo mensile dell’impunito scempio in terra d’Egitto dello studioso friulano Giulio Regeni nel 2016. Lunedì 25 ottobre 2021 – “Zornade de Autodeterminazion Nazionâl Furlane (Viene 1918) / Friulan National Self-determination Day (Vienna 1918)”: così nella datazione della dedica commemorativa –, presso la Colonna della Giustizia, in Piazza Libertà, a cinque anni e nove mesi dal sequestro del giovane ricercatore inviso al tirannico Governo egiziano del generale al-Sisi, il presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, prof. Alberto Travain, ha rinnovato, alle ore 19.40, richiamo al momento dell’arresto, la collocazione di una piccola targa, in friulano ed inglese, attestante l’immutata, ferma, indignazione della “miôr int di Udin e di Furlanie”, “the best Udine and Friulian people”. Le ultime notizie riguardanti il fiasco, per ragioni procedurali, del perseguimento, da parte italiana, delle normali vie giudiziarie contro quattro membri dei servizi di sicurezza egiziani, rafforzano a livello internazionale l’idea di un’Italia debolissima, incapace di ‘fargliela pagare’ a chi ha calpestato così orrendamente un suo probo cittadino ed oltraggiato la dignità dell’intero Paese. Il grande processo di Norimberga fu celebrato dopo la sconfitta militare di Hitler. Prima non avrebbe mai potuto tenersi, se non come farsa. Il punto è questo: uno Stato occidentale, tra quelli che si dicono democratici, ha modo davvero, attraverso le vie pacifiche, di garantire, per sé ed i suoi cittadini, il rispetto internazionale? Oppure dovremmo spiegare ai nostri figli che i nostri interessi economici vengono assolutamente prima di loro stessi, però non si può dire? Se questo fosse, a che servirebbero le Istituzioni, a che servirebbe lo Stato? Sul Caso Regeni, lo Stato italiano pare che non abbia mai veramente alzato la voce. E allora, quale considerazione l’Italia pretende di avere sulla scena internazionale? Simili colpe di un’Italia così imbelle vogliamo scaricarle, anche in questo caso, sulla Germania, riferimento di ogni brontolio a sud delle Alpi? Teniamo viva, almeno, la memoria di questo oltraggio subito: possa essere stimolo per un riscatto di là da venire!”. Queste le amare considerazioni del presidente fogolarista udinese.

Precedente EuroAquileienses 25.10.2021/II (fur) Successivo EuroAquileienses 26.10.2021/I (it)