EuroAquileienses 29.11.2021/II (it)

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 29 novembre 2021

GLI AUTOBUS CARICHI SOTTO PANDEMIA SONO IL FALLIMENTO DELLA REPUBBLICA!”

In una lettera indirizzata a Prefetto, Questore e Sindaco di Udine, il sodalizi friulani del Fogolâr Civic e dell’Academie dal Friûl denunciano le mancate garanzie di prevenzione anti-Covid nel sistema dei trasporti pubblici. Il presidente sociale prof. Travain: “Altro che dare la colpa dei contagi ai no-vax! Scuse per coprire le carenze a monte!”.

Indirizzata, il 29 novembre 2021, al Prefetto, al Questore ed al Sindaco di Udine, massime cariche della rappresentanza statale italiana nella capitale morale storica dell’antico Stato friulano, una lettera del presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, prof. Alberto Travain, ha inteso rimarcare “l’incredibile incoerenza – sostiene il leader civista udinese – di un sistema di prevenzione e contrasto alla pandemia Covid implicante, pare, sin dagli inizi, sostanziale avallo di una situazione dei trasporti pubblici a dir poco sfuggita di mano se mai davvero governata seriamente. Da mesi, da anni ormai, le immagini della ressa su treni, autobus e corriere in tutta Italia fanno scolorire qualsiasi maldestro tentativo di accusa circoscritta ai no-vax in ordine all’aumento esponenziale dei contagi”. Anche il celeberrimo prof. Andrea Crisanti, docente di microbiologia all’Università di Padova, in questi giorni ha dichiarato alla stampa di non gradire questa caccia alle streghe, forse foglia di fico per coprire errori a monte. “La calca nei bus in periodo Covid è il fallimento di questa Repubblica! Altro che no-vax!” recita l’oggetto della missiva del prof. Travain. Eccone il testo. “Autorità, la presente per formalizzare comunicazione di quanto rilevato dal sottoscritto venerdì 26 novembre 2021, intorno alle ore 13, su bus urbano della linea 2, presso il Centro Studi di Udine. Chi scrive, infatti, ha potuto assistere ad incontrollato affollarsi dei mezzi pubblici al termine delle lezioni scolastiche, in direzione evidentemente della Stazione e dell’Autostazione, con incontrastato accalcarsi di studenti, seduti e in piedi, chiaramente volti verso le proprie destinazioni di provenienza. Sceso a fatica attraverso la calca, nel Centro Storico, in Via Poscolle, è stata mia cura, alle ore 13.15, chiamare il 113 per chiedere lumi sulla situazione ed elevare fiera protesta. Sarebbe questo il modo di tutelare una comunità da una pandemia? Vorremo ancora scaricare sui no-vax la gravissima responsabilità delle carenze di questa Repubblica – di questa Repubblica nel suo complesso: non solo dello Stato, bensì di tutte le sue Istituzioni – circa il contenimento dell’emergenza Covid? Sarebbe troppo comodo e criminale! Altro che banchi a rotelle! Altro che prevenzione a scuola! Ecco perché i ragazzi dovrebbero vaccinarsi e ancor prima i docenti e i collaboratori scolastici: perché questa Repubblica, anche in Friuli, a Udine, pare dimostrare diffusamente di non avere sotto controllo il sistema dei trasporti e di non poter fornire garanzie di prevenzione effettiva mentre abbondano, al contrario, le chiacchiere da propaganda! Un fallimento eclatante, Autorità Spettabili, e proprio in un’epoca ed in un momento in cui molto forte è la necessità d’Istituzioni veramente credibili. Non è stato certo il sottoscritto a scegliere che la propria antica Patria friulana fosse in tali mani. Se ne prende atto, senza rinunciare comunque all’illusione che anche il contributo di un’umile, civica, segnalazione possa, in qualche modo, rendere giustizia ad una verità senza dubbio grave, che sta creando pericolosamente lacerazioni enormi in seno alla compagine del popolo italiano. Chiaro è, in ogni caso, che le restrizioni ora imposte dal Governo ai non vaccinati serviranno in gennaio-febbraio purtroppo a dimostrare dolorosamente, dati alla mano se non alterati, a quali altre cause debbasi imputare la recrudescenza della pandemia nel territorio di questa Repubblica. ‘Magari cussì no’ si direbbe in friulano, amatissima nostra lingua… Con osservanza e nella speranza che, Autorità, possano farsi vere promotrici di un sensato bene delle nostre genti nel rispetto dei diritti positivi e naturali di civiltà…”. Lo stesso prof. Crisanti sopraccitato, in un’intervista a il Fatto Quotidiano ha detto che “la Gran Bretagna ha il 73% di vaccinati, l’Irlanda l’84% con punte del 93% sopra i 18 anni, ma i contagi esplodono. La battaglia non si deve fare sui non vaccinati. Ci sarà sempre chi non vuole vaccinarsi per ragioni ideologiche o per fobia, non ha senso accanirsi creando una spaccatura del Paese e facendo leggi che intaccano le libertà democratiche”. In Friuli, Fogolâr Civic e Academie dal Friûl applaudono e richiamano a maggior presidio le Autorità statali sulle garanzie minime di contrasto alla diffusione del contagio: “Fin che gli autobus sono zeppi, non si osi parlare di appello al senso civico dei cittadini ma di inefficienza delle Istituzioni! Visto che anche i vaccinati possono trasmettere e contrarre la malattia, Green Pass o no, i mezzi pubblici restano pericolosi luoghi d’infezione potenziale causa l’assenza ovvero la carenza di effettivo presidio dei distanziamenti e mascheramenti sinora assunti come forma base di prevenzione!”.

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