EuroAquileienses 30.09.2022/I (it)

Comunicato ARENGUM/ARENGO/RENC alla stampa italiana – Udine, 30 settembre 2022

ARENGO-FIUME A UDINE: SETTE ORE DI PROPOSTE, DIBATTITI E DELIBERE POPOLARI

Riunitasi, per la sesta in Età Contemporanea, la storica Assemblea partecipativa della “Capitale del Friuli Storico”. Eletto il nuovo esecutivo arengario. Presto i verbali depositati in Comune e la pubblicazione del deliberato.

Camerarius” ossia presidente: prof.ssa Renata Capria D’Aronco; “Procuratores” ovvero garanti: sig. Renato Placereani e dott.ssa Maria Luisa Ranzato; “Cancellarius” ossia segretario: prof. Alberto Travain; “Consiliarii” ovvero delegati rionali: sig. Alfredo Maria Barbagallo (Quintiere Mercatovecchio), maestra Manuela Bondio (Quintiere Gemona), geom. Giuseppe Capoluongo (Quintiere Grazzano), sig.ra Marisa Celotti (Quintiere Aquileia), sig. Daniele Salerno (Quintiere Grazzano), sig.ra Marie Christine Termine (Quintiere Gemona): ecco le nuove magistrature popolari elette, giovedì 29 settembre 2022, dal “6° Arengo Contemporaneo del Popolo Udinese”, riunito, nella Città di Attila, a Palazzo di Polcenigo ovvero Garzolini di Toppo Wassermann, sede prestigiosa dell’Ateneo friulano, che per tutta la giornata ha esposto il caratteristico stendardo civico bianconero orlato di rosso. Dopo un autocongelamento tra 2020 e 2021 – atto di protesta contro un Comune e una classe politica accusata d’indifferenza nei confronti dell’istanza civica di partecipazione –, l’Assemblea popolare cittadina si è aperta, come di consueto, con l’ingresso in aula di pregiata icona del suo leggendario fondatore, il patriarca medievale aquileiese Bertrando, dal 2001 Patrono laico della città: un costume avviato nel 2015, quando, su stimolo della più autentica società civile, l’Arengo risorse a 502 anni dalla sua abolizione, avvenuta in seguito alle lotte civili e sociali che insanguinarono la regione nel Rinascimento e videro senz’altro il Congresso udinese farsi roccaforte di parte popolare contro gli aristocratici, auspice il tribuno Antonio Savorgnan. All’onorifica funzione di portantini della detta icona, sulla quale avrebbero poi giurato le magistrature espresse dall’Assise, due esponenti storici del civismo udinese, impegnati anche nella tutela ora dei beni culturali e ambientali dell’area del Grovanese, ossia la sig.ra Elisabetta Mingolo, battagliera presidente della prestigiosa Associazione “Alveare” APS dei Rizzi (Udine), ed il sig. Daniele Pagnutti, promotore del novello sodalizio culturale “Amici di Santa Margherita” nel borgo di Santa Margherita del Gruagno (Moruzzo), affratellato per storia al “Cjiscjel” udinese. All’Assemblea, pur consesso di singoli cittadini, anche indirizzi di saluto e rappresentanze dal Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e dal Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, primi promotori dell’iniziativa arengaria; dalla Pro Loco di Città “Borgo Sole Udineovest” APS e dal Club per l’Unesco di Udine; dalla Confraternita del Santissimo Crocifisso e dal Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”; dal Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis” e dal Balivato per le Tre Venezie del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo; e ancora: dal Circolo Nuovi Orizzonti dei Rizzi… Davvero un’assemblea-fiume, i cui lavori, aperti al mattino, alle 10.30, e chiusi, in serata, alle 19.30, anche contemplando una pausa pranzo, sono durati, in pratica, sette ore. Sette ore di congresso, animate da passione civile ed accesi dibattiti sulle più varie tematiche inerenti alla gestione della cosa pubblica oltreché al ruolo e all’organizzazione del civismo nella vita politica e sociale di Udine. Numerose certo anche quest’anno le delibere assembleari, che danno senso compiuto ad un organo veramente partecipativo. Infine, prima che la campanella storica, offerta alla prof.ssa D’Aronco dal primo promotore dell’Arengo odierno prof. Travain, siglasse il termine dei lavori, ecco il silente omaggio dell’Assemblea alla grata memoria di “Edo” Tomasetti, noto e apprezzato civista friulano, d’origini milanesi, anima, insieme alla moglie Franca, la “Passionarie di Basilian”, di esemplari e vittoriose mobilitazioni popolari sullo scorcio del Novecento contro devastanti riordini fondiari nelle campagne a occidente di Udine, intaccanti gravemente un paesaggio d’eccezionale preziosità ambientale e culturale. Seguirà, a settimane, l’ordinaria consegna dei verbali dell’Arengo al Comune di Udine e la pubblicazione delle connesse delibere. Soddisfazione per i riscontri partecipativi e collaborativi registrati dalla risoluzione di “scongelamento” dell’Assemblea a ridosso dell’imminente decadenza dell’Amministrazione municipale, accusata di mancato rispetto e considerazione dell’iniziativa arengaria, è stata espressa dalla rieletta presidente prof.ssa D’Aronco, che ha ringraziato tutti i cittadini e le associazioni che hanno voluto testimoniare la loro adesione ad un vero progetto di tribuna civica democratica, con particolare nota di merito per il propulsivo ed irriducibile segretario assembleare prof. Travain, autentico “cancelliere di ferro” dell’Arengo udinese. Ecco la relazione consuntiva 2019-2022 letta ed approvata in arengo, buona sintesi del pregresso e delle ragioni di un’iniziativa che ambisce a crescere. “Cari concittadini e concittadine – ha esordito la prof.ssa D’Aronco – , a sintetizzare animo, operato ed orientamento generali della monocratica ufficialità in cui si è articolato l’esecutivo popolare eletto dall’Arengo udinese 2019, ufficialità ora giunta a scadenza in regime di prorogatio causa condivisa sospensione politica delle attività assembleari il 29 settembre 2020, basterà la lettura della missiva che, in tale data, la sottoscritta, in qualità di cameraro presidente del Congresso civico, amaramente firmò e fece pervenire al Protocollo municipale, indirizzata al Sindaco, agli Assessori ed ai Consiglieri dell’Ente Comune. Eccone il testo. ‘Pregiatissimi, come da annuncio formalizzato in occasione delle celebrazioni popolari spontanee per il 797° natalizio urbano, tenutesi a Udine il 13 settembre 2020 presso la Guglia del Mercatonuovo in Piazza Matteotti, celebrazioni alle quali era assente ingiustificata ogni rappresentanza ufficiale del Comune, si partecipa amaramente ai Loro indirizzi, con la presente, che, da quest’anno, l’Assemblea civica popolare udinese denominata Arengo, istituto storico di democrazia diretta avviato nel Medioevo dal patriarca aquileiese Bertrando, Patrono Civile municipale, e rivitalizzato nel 2015 da volenteroso civismo locale, sospende le sue attività sine die, causa mancata considerazione da parte dell’Amministrazione comunale, la quale, negando anche mero riscontro alle civiche istanze avanzate dal Consesso, ne ha screditato tanto gravemente funzioni e significato, pregiudicandone, allo stato attuale, qualunque proficuo sviluppo futuro in armonia costruttiva con l’Ente insediato a Palazzo D’Aronco. Questo, nonostante l’impegno specifico a riconoscere e sostenere politicamente e istituzionalmente l’iniziativa arengaria spontanea avviata nel 2015, volta allo sviluppo di periodiche pratiche di partecipazione civica collegiale autodeterminata, propositiva e deliberativa, giuridicamente pur non vincolante, nella prospettiva di una sua integrazione nell’ordinamento municipale, assunto il 6 maggio 2018, con sottoscrizione di documento, presso la fontana di Piazza San Giacomo, dai candidati alla poltrona di Sindaco ammessi all’ultimo ballottaggio amministrativo locale. Per cinque anni, regolarmente, ogni anno, l’Arengo ha depositato presso gli Uffici municipali le proprie delibere assembleari, a disposizione dell’Amministrazione. Con quali risultati, oltre allo sporadico, personale e comunque onorevole ma estemporaneo interessamento del passato sindaco prof. Honsell? Quali conseguenze costruttive ha avuto l’unico incontro tenutosi tra il Primo Cittadino in carica prof. Fontanini e le magistrature arengarie il 20 settembre 2018? Siamo alla frutta! Affinché la generosa fiammella di antica democrazia partecipativa, che aveva portato nel 2015 alla riproposizione dell’Arengo a Udine in chiave attualizzata, non debba spegnersi ora con la ben motivata rinuncia alla convocazione dell’Assemblea popolare, che avrebbe dovuto, secondo costume, riunirsi oggi, 29 settembre, San Michele Arcangelo, tradizionale sua ricorrenza, seguiranno senz’altro iniziative civiche consonanti di cui già formula bella menzione l’allegato verbale dell’ultima adunanza delle deputazioni arengarie in scadenza, tenutasi l’8 settembre scorso. Se il Comune, alla fine, saprà ravvedersi e recuperare iniziative e forze notoriamente e generosamente votate alla promozione della dignità civile e culturale del Popolo udinese, tornerà a suo merito, come a suo demerito, oggi, invece, incombe inesorabilmente l’ignominiosa accusa di affondamento silente e furbesco di un istituto di democrazia riemerso dal passato, quello più glorioso, della nostra Udine, un passato in grado di farsi lezione per il presente e di suscitare tra la più virtuosa cittadinanza nuove rivendicazioni di peso e considerazione nella gestione del territorio. Con formale ossequio e l’orgoglio sincero di aver tentato di dare un futuro agli insuperati antichi diritti di partecipazione dei cittadini di questa nostra pretesa comunità urbana’. Con l’inequivocabile documento citato, si affidano agli atti anche le note stampa della Cancelleria inerenti non solo al periodo di mandato dell’esecutivo assembleare in scadenza, ossia dal 30 settembre 2019 ad oggi, ma dalla firma dei capitolati arengari da parte dei candidati sindaco al ballottaggio comunale 2018, ciò a descrizione dello sviluppo delle relazioni tra Arengo ed odierna Amministrazione, oramai a fine consigliatura. Relazioni deludenti: nessuno dei firmatari del 2018, ossia il prof. Pietro Fontanini, sindaco in carica, ed il dott. Vincenzo Martines, all’opposizione, ha tenuto fede agli impegni assunti per se e propria parte nei confronti arengari e quanto vi è stata estemporanea convergenza, si è sempre evitato accuratamente di evidenziarla e di coltivarla. Nel consesso informale delle magistrature arengarie in regime di prorogatio si è ritenuto ora di considerare una ripresa delle attività assembleari, anche introducendo alcuni correttivi utili a rendere più emancipato e partecipato il Congresso civico, correttivi integrati nel bando di convocazione dell’Assemblea, che, quindi, s’invita a ratificare contestualmente all’approvazione della relazione consuntiva presente. Grazie!”.

GIURAMENTO MAGISTRATURE CIVICHE 2022

Icona del Giuramento (opera di Roberta Masetti 2001)

Giuramento del “Camerarius” prof.ssa D’Aronco

Giuramento del “Procurator” sig. Placereani

Giuramento del “Procurator” dott.ssa Ranzato

Giuramento del “Cancellariusprof. Travain

Giuramento del “Consiliariussig. Barbagallo

Giuramento del “Consiliariusmaestra Bondio

Giuramento del “Consiliariusgeom. Capoluongo

Giuramento del “Consiliariussig.ra Celotti

Giuramento del “Consiliariussig. Salerno

Giuramento del “Consiliariussig.ra Termine

Esecutivo arengario udinese 2022-2023

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