EuroAquileienses 31.12.2022/I (it)

Comunicato FOGOLÂR CIVIC alla stampa italiana – Udine, 31 dicembre 2022

VOTO” CIVISTA ALLA CROCE DI BONAVILLA RICORDANDO IL PATRONO DELLA DEMOCRAZIA UDINESE

Fogolâr Civic e Fogolâr Politic hanno rinnovato, alle porte di Udine, l’annuale dedica di San Silvestro al mitico cimelio del Patriarca Bertrando, patrono laico dei cittadini della capitale del civismo friulano. In un cartiglio il fervido auspicio: “Che nus deliberi di tiranie”.

Anche per questo 2022, presso Bonavilla ovvero “Cjasemate”, al confine tra gli attuali Comuni di Martignacco e Pasian di Prato, si è ripetuto l’omaggio spontaneo di fine anno del civismo di Udine – città l’anno entrante ottocentenaria! – all’antica croce campestre, cimelio della leggenda del Patriarca Bertrando, patrono laico degli udinesi e loro grande benefattore anche in senso politico democratico, novello Clistene e Platone locale. Una piccola corona civica è stata perciò collocata, sabato 31 dicembre 2022, presso lo storico monumento per iniziativa di Fogolâr Civic e Fogolâr Politic, movimento l’uno ultratrentennale vent’anni or sono così intitolato, l’altro da poco costituito a tradurne messaggi e operato in politica. “Che nus deliberi di tiranie e al vuardi il nestri pas”: questo, su cartiglio tricolore civista friulano e transfrontaliero “euroaquileiese” oltreché europeista, l’auspicio rivolto al “Patron Beltram” da una mobilitazione cultural-popolare che ha saputo perseverare per più di tre decenni nella testimonianza di una volontà di edificanti recupero e attualizzazione di tradizioni e memorie anche mitici di riscatto di una cittadinanza spesso minacciata nei suoi diritti e aspettative legittimi. Il prof. Alberto Travain, leader del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e coordinatore ora del derivato sodalizio politico civista friulano Fogolâr Politic “Europa Aquileiensis” ha preso la parola di fronte a un manipolo di fedelissimi collaboratori e sodali per una brevissima allocuzione consuntiva in cui ha rimarcato come nel ventennale dell’intitolazione “civifogolarista” si sia registrato un innovativo passo verso un futuro movimentale teso a trasferire anche in campo politico-amministrativo il gran patrimonio di approfondimento e proposta socioculturali costituito dall’operato del Fogolâr Civic e delle realtà ad esso storicamente afferenti. “Superadis lis divisions dai prins timps dal Covid, cumò o sin plui fuarts e plui unîts di prin. Vive la Vuardie Viere, chê che no mole! E us dîs graciis de vuestre furlane e aquileiese fedeltât che o mostrais ancje in muse di vergognôs sorestants di Udin che chest an chi a àn sbeleât vîfs e muarts di chel nestri impegn di tancj agns par che Udin al ves un Patron Civîl che al unissi dute la int intune democrazie ma vere! No si scomponìn, che al sarà il condurâ juste il nestri svindic: folc che ur trai al è l’auguri!”. Così il professore, in lingua friulana, ha parlato ai decani fogolaristi ossia alla maestra Manuela Bondio e all’educatore Eugenio Pidutti, alla segretaria sociale sig.ra Iolanda Deana e alla referente locale sig.ra Milvia Cuttini. Intervenuta anche, con la collaboratrice sig.ra Renata Marcuzzi, la presidente dell’Arengo civico popolare udinese, prof.ssa Renata Capria D’Aronco, che ha portato il saluto ed espresso al prof. Travain la gratitudine più sincera della cittadinanza della cosiddetta “Capitale del Friuli Storico” per l’impegno indefesso a favore della migliore cultura locale.

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